Gotthard Panorama Express: lo straordinario viaggio panoramico in treno e battello.

 

  La tratta panoramica del San Gottardo, nel cuore della Svizzera, si fa ancora più bella: a partire dalla primavera del 2017, lo storico itinerario tra Lucerna e Lugano sarà arricchito da particolari straordinari.

 

Durante il viaggio a bordo del battello a vapore sul Lago dei Quattro Cantoni e del treno panoramico che attraversa le Alpi, ai passeggeri verranno fornite informazioni sulla storia e l’importanza di questa rotta di transito. Dopo 135 anni, il Gotthard Panorama Express in-fonde nuova vita alla storia della ferrovia del Gottardo.

 

Quando fu aperta, nel 1882, la tratta panoramica del Gottardo permise ai passeggeri di vivere le Alpi in treno, riscuotendo subito un grande successo. Dalla fine del 2016, grazie al tunnel ferroviario più lungo del mondo, la galleria di base del San Gottardo, è possibile attraversare le Alpi in un battiba-leno, passando in linea retta nel bel mezzo del massiccio del San Gottardo. Gli amanti dei panorami possono continuare a valicare le Alpi con la tratta panoramica del San Gottardo, facendosi entusia-smare dall’affascinante percorso ferroviario. Con più di 200 ponti e sette gallerie elicoidali, il viaggio conquista i passeggeri grazie ai suggestivi mutamenti della natura e alla simbiosi tra ambiente e tec-nica.

 

Da maggio 2017, quest’opera d’arte storica proporrà ancora più esperienze emozionali. Nei mesi pri-maverili ed estivi, il Gotthard Panorama Express transiterà tra Lucerna e Lugano, entusiasmando con ampie finestre panoramiche, messe in scena inerenti alla storia del Gottardo, punti fotografici e spie-gazioni sulla tratta ferroviaria. Tramite una app, ai viaggiatori verranno illustrati i punti d’interesse lungo la tratta, le proposte escursionistiche e i retroscena sul mito del Gottardo. Ma non è tutto: questo viaggio emozionale combinerà in maniera unica una corsa sul treno panoramico con un giro in battello a vapore sul Lago dei Quattro Cantoni, da cui i passeggeri potranno ammirare i paesaggi della Sviz-zera Centrale.

Una combinazione unica nel suo genere. Anche chi ha fame durante il viaggio trova pane per i propri denti. Se si desidera pranzare sul battello, è possibile assaporare deliziose specialità regionali. Il viaggio con il Gotthard Panorama Express è un’esperienza sensoriale a tutto tondo e con-sente di immergersi nella storia e nei miti della regione.

Il Gotthard Panorama Express fa parte del Grand Train Tour of Switzerland, un itinerario combinato di 4 o 8 giorni per partire alla scoperta dei più bei percorsi panoramici in Svizzera.

Maggiori informazioni e immagini sul Gotthard Panorama Express si trovano su mystsnet.com/gopex

Treno, autobus e battello. Il modo migliore per viaggiare in Svizzera.

Per maggiori informazioni, comunicati stampa come anche immagini e video è possibile consultare la nostra piattaforma Media & Trade:mystsnet.com facebook.com/SwissTravelSystem e twitter.com/Travel_STS

#grandtraintour e #swisstravelsystem

 

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     Le novità dei collegamenti da Piombino.  

   Una delle novità dell’estate 2017 riguarda Piombino, il nostro hub più a sud, facilmente raggiungibile dai turisti provenienti dal centro e dal sud Italia.

Sardegna

Da Livorno il collegamento è annuale e le partenze sono quotidiane, mentre in alta stagione, sono previste 2 partenze al giorno.

Sulla linea Livorno/Golfo Aranci, sono programmati veloci e confortevoli viaggi diurni e notturni con Mega Express e Cruise Ferries.

Anche per la stagione 2017 sono confermate le linee Nizza/Golfo Aranci con scalo intermedio a Porto Vecchio e Tolone/Porto Torres che prosegue fino a Porto Vecchio.

Elba

Il collegamento sarà attivo con l’HSC Corsica Express Three, dal 1° giugno al 1° ottobre 2017, sulla linea Piombino/Portoferraio.

 

In soli 40 minuti: sarà il modo più veloce e il mezzo più moderno per raggiungere l’isola!

 

 

 

Corsica

Livorno – dal porto più vicino alla Corsica, fino a 4 partenze al giorno per Bastia.

Savona – Porto Vado: La Corsica è raggiungibile tutto l’anno, con Cruise Ferries e Mega Express. In estate, sono programmate fino a 3 partenze al giorno.

La linea Portoferraio-Bastia, operativa dal 1 giugno al 22 settembre, unirà le due isole due volte a settimana, permettendo agli elbani, ai corsi e ai turisti di ritagliarsi una vacanza oppure di programmare un’escursione in Corsica o all’Isola d’Elba.

Le linee Porto Vecchio/Porto Torres e Porto Vecchio/Golfo Aranci collegheranno la Corsica e la Sardegna, permettendo di saltellare da un’isola all’altra.

La fitta rete di collegamenti tra la Francia, la Corsica, la Sardegna, la Toscana, la Liguria e l’Isola d’Elba offrirà la possibilità di collezionare più esperienze in una sola vacanza, magari passando dalla Costa Azzurra, alla Toscana, attraverso la Corsica e la Sardegna.

Novità: in alta stagione partenze dal porto di Piombino per la Sardegna (Golfo Aranci) con la M/N Sardinia Vera.

Piombino-Golfo Aranci in notturna, con partenza alle 22.30 e arrivo alle 07.00 e Golfo Aranci-Piombino, viaggi diurni e notturni.

Dal 15 luglio al 5 settembre, fino a 5 viaggi settimanali!

Sempre dal Porto di Piombino si potrà raggiungere Porto Vecchio, da metà luglio a fine agosto.

Piombino-Porto Vecchio in notturna, con partenza alle 22.30 e arrivo alle 07.00 e Porto Vecchio-Piombino, viaggi diurni.

Servizi che ci differenziano:

Ristorazione a vari livelli: dai Ristoranti à la carte coordinati da uno Chef Stellato, ai Self Service, alle Caffetterie…

Accoglienza Amici a 4 zampe, con servizi e cabine dedicate

Accoglienza Bambini, con sale giochi, pasti che rispondono ai loro gusti

Novità: entrata in linea della M/N Pascal Lota – La nuova ammiraglia farà il suo debutto il 1 giugno, servirà quasi tutte linee della Compagnia ed effettuerà oltre 400 viaggi, toccando moltissimi porti.

La M/N Pascal Lota si presenterà ai passeggeri ricca di comfort: tre bar interni, il ristorante à la carte Dolce Vita, il buffet Veranda “All you can eat”, il self service Yellow’s, una gelateria, la pizzeria Gusto, un Corner Burger, una boutique, una Comfort Lounge, un’area attrezzata per bambini e una piscina con il Lido Bar, posta sul ponte solarium.

Anche su questa nave, i nuovi locali, che si distingueranno per nome, arredi e tipologia di offerta, hanno una precisa personalità ed esprimono i moderni concetti di ristorazione, rispettando le mode, le filosofie di vita, le esigenze salutistiche e le voglie della clientela più attenta.

Accanto ai locali pubblici e alle aree dedicate alla ristorazione, ci saranno spazi privati come le 297 cabine – interne ed esterne – adatte a ogni necessità, in termini di dimensioni e posizione, tutte dotate della biancheria necessaria al viaggio (lenzuola e asciugamani) e lo spazio Comfort Lounge: un’area riservata, prenotabile per un brunch a buffet a volontà.

 

Svizzera, cuore pulsante della vecchia Europa

   La Svizzera non è solo “orologi, cioccolata e baite alpine”. Girando per Lugano, Basilea e Zurigo ci si rende rapidamente conto che, quelli, sono solamente cliché. Il territorio elvetico offre invece di tutto, in quanto rappresenta il cuore pulsante della vecchia Europa dove, come in un caleidoscopio, si mescolano mirabilmente le sue etnie: germanica a nord, francese ad ovest, italiana a sud. Anche per questa centralità, la Svizzera ha da sempre attirato intellettuali ed artisti, divenendo luogo prediletto dove molti di loro hanno trovato fissa dimora. E’ perciò che in Svizzera si respira l’arte in senso lato, con un panorama museale rivolto al contemporaneo davvero unico al mondo.

Basilea

La città ad altissima densità museale resta certamente Basilea ma, guarda caso, è anche luogo laddove realtà germanica e latina si prendono davvero per mano nello spazio di pochi chilometri. Ai frettolosi si consiglia quantomeno il Kunstmuseum, custode di una cospicua raccolta by Holbein. Il Rinascimento trova valido supporto in Konrad Witz, Martin Schongauer, Lucas Cranach il vecchio, mentre l’arte fiamminga e olandese vanta dipinti di Peter Paul Rubens, Rembrant, Jan Brueghel il Vecchio. Ampia è la collezione impressionista, presente nelle sale espositive con Edouart Manet, Claude Monet, Paul Gauguin, Paul Cézanne, Vincent Van Gogh, Arnold Boklin, Ferdinand Hodler. Il cubismo si identifica nelle opere di Picasso, Braque e Juan Gris, mentre l’espressionismo è rappresentato dai lavori di Edvard Munch, Oskar Kokoschka, Emil Nolde.

Basilea

Costruttivismo, Surrealismo, Dadaismo completano un quadro antologico rispettabile con creazioni di Fernard Léger, Paul Klee, Alberto Giaciometti e Marc Chagall.

 

 

 

A Lugano, appena superato il confine di Ponte di Chiasso, da non perdere l’avveniristico LAC, splendido centro culturale sul Lago Ceresio,  polo di riferimento per  arti visive, musica, arti sceniche. Da non perdere l’Artificio, manifestazione legata alla valorizzazione delle arti locali.

 Si tratta di una riuscita

Lugano

esposizione dedicata alle opere di artisti ticinesi, esposte in boutique, vetrine, negozi cittadini. Una visita alla casa-museo Hermann Hesse, con i ricordi del celebre scrittore tedesco, completa degnamente la visita nella città  ticinese.

 

 

 

 

A Zurigo, polo economico della Svizzera, si raccomanda assolutamente il Kunsthaus Zurich con i suoi capolavori dal XIII secolo fino ai giorni d’oggi, basti menzionare Munch, Giacometti, Monet, Picasso, Chagall. Altra perla urbana, assolutamente da non perdere, è il Museum fur Gestaltug, importante istituzione elvetica dedicata al design  e arte visiva. Da non perdere i quartieri industriali cittadini trasformati in innovativi centri polivalenti, ne sono degna prova gli archi appartenenti all’antico viadotto ferroviario dismesso, trasformati in negozi di gastronomia, atelier, gallerie d’arte.

National Museum in Zurich

Nei pressi si ritrova il turrito container del flagship-store appartenente all’azienda Freitag, famosa per le borse realizzate con teloni che rivestivano i camion. In fundo, niente di meglio che andare al Frau Gerolds Garten,  amena oasi di verde nel centro città con bar e ristoranti. Rimanendo in tema di recupero urbano, il vetusto birrificio Lowenbrau Areal, oggi, vanta nomea di ricercato centro commerciale e culturale, visibilità condivisa  con Haus Konstruktiv, antica stazione elettrica di Selnau: Ripartita in ben cinque piani e 1200 metri quadri di superficie espositiva, vi vengono organizzate mostre temporanee e presentazioni di collezioni.

Zurigo

In Svizzera andateci in treno, evitando così code autostradali nei periodi festivi o in estate. Il treno consentirà di assaporare bei panorami elvetici ma si consiglia di prenotare per tempo il viaggio, potendo così usufruire di tariffe incredibilmente ribassate.

 TEXT  Carlo Ciappina

Una storia disonesta

romanzo di   Michele Giocondi

Dal commissariato di piazza del Duomo di Firenze parte una nuova inchiesta. Ne è protagonista il commissario Marco Ristori, che i lettori già conoscono per il precedente Un’ombra più bianca del pallido.

La cronaca cittadina è sconvolta da un efferato crimine che si è consumato all’interno del mondo della politica, proprio dentro il palazzo della regione, dove è stato rinvenuto il cadavere di un consigliere regionale con il cranio fracassato. Il fatto suscita enorme scalpore, sia per le modalità del delitto, che per il personaggio e il contesto in cui è avvenuto. Le indagini ufficiali, gestite in prima persona dai vertici dell’ordine pubblico cittadino, sembrano non approdare a niente, nonostante il dispiego di uomini e mezzi. Il questore si rivolge allora ufficiosamente al suo commissario preferito, a Marco Ristori, sino ad allora estraneo alle indagini, e gli chiede di collaborare riservatamente. Il commissario si mette subito all’opera e piano piano vede emergere un quadro complesso, uno di quelli da mettere veramente in crisi, perché alla fine conduce ad un dilemma drammatico: seguire la legge, che però rischia di generare ulteriore ingiustizia, o agire secondo coscienza?

 Ecco uno dei temi che la letteratura ha affrontato innumerevoli volte sin dai tempi più antichi, per lo meno da Sofocle in poi: quando la norma non è in grado di inquadrare una situazione delicata come quella che Ristori si trova davanti, cosa fare? Un caso davvero difficile, uno di quelli che non fanno chiudere occhio, e che alla fine Ristori risolverà a modo suo …

La Firenze di oggi, con i personaggi, le vicende e le trame più o meno lecite che vi si intrecciano, ancora permeata di quell’arguzia boccaccesca che l’ha contraddistinta da sempre, torna protagonista nel nuovo giallo di Michele Giocondi. E torna ad appassionare i lettori…

L’autore, Michele Giocondi, è un professore di italiano e storia nei licei, oggi in pensione. E’ autore di un apprezzato dizionario dei sinonimi e contrari, più volte ristampato, nonché di vari saggi e articoli. Con Una storia disonesta riprende il suo cammino narrativo, proponendo un avvincente giallo che vede protagonista il commissario Ristori, incontrato per la prima volta nel precedente Un’ombra più bianca del pallido.

Il libro, come il precedente, è pubblicato dalla casa editrice fiorentina goWare, specializzata in editoria digitale. Costa 6,99 euro in versione digitale e 12,99 euro in versione cartacea, ma ci sono varie promozioni in corso. E’ acquistabile sia in versione digitale che cartacea presso qualunque libreria, andandolo poi a ritirare, oppure ordinandolo direttamente a Amazon e presso le principali librerie digitali, che provvederanno a recapitarlo a casa.

Per maggiori informazioni e copie omaggio digitali: Maria Ranieri Ufficio Stampa goWare S.r.l. mari@goware-apps.com | mobile: 328 0978409

 

 

   ….Crisalide e poi farfalla !

  Se c’è una cosa che a una donna non manca proprio è il dono, analizzato in tutte le sue sfaccettature. E se dici dono ecco affiorare poco a poco il talento insito in ognuna di noi, ovvero quella competenza e saperi specifici che sfociano verso le curiosità, con la passione di vedere altrove, rimettendoci sempre in gioco. Ed è proprio in questo universo di capacità artistiche, intellettuali e cognitive, che ci vuole coraggio ad esprimere le proprie idee rimanendo ben ancorati al terreno, seppur in un contesto più leggero, talvolta con la testa sopra le nuvole, al fine d’osservare la realtà per dare sfogo alle idee più alte ed innovative.

Proprio di questo hanno parlato le socie della “Fidapa BPW Italy“ con una conferenza sul Tema Nazionale “I talenti delle donne: una risorsa economica, sociale, politica per il nostro paese”, quale intermeeting Fidapa BPW Italy tra le sezioni di: Empoli, Lucca, Montecatini Terme, Pistoia, San Miniato, Versilia. Nella splendida e quieta Villa Zaccanti di Quarrata, il ‘la’ è stato dato coi saluti – e poi presentazione – di Daniela Malanima, Presidente sezione Fidapa BPW Italy Empoli, che si è soffermata sulla progettazione e sul lavoro di squadra, ben lontani dall’individualismo, per il conseguimento di risultati ottimali. Seguivano vari interventi delle socie, quali quelli di operare insieme contrassegnati dalle divergenze di ciascuna figura, ricordando le prime musiciste del Cinquecento, la dolce Artemisia Gentileschi, eppoi ancora restauratrici, ricercatrici, ed altre ancora, veri e propri ‘geni’ del passato e dell’odierno.

Non mancavano poi riferimenti a quell’architetto iraniana morta per la stupidità umana, alla Valeria Soresin perita per essersi trovata in un momento estremamente feroce e critico, con i ricordi alla strage in Spagna e seguenti accadimenti. “Il nostro pianeta, i rinnovamenti quali anche la bioedilizia, sono cose che ricadranno sui nostri figli e sui nostri nipoti – veniva sottolineato – è pertanto basilare lavorare attraverso forme di buona etica, ribadendo principi come quelli che sostengono la nostra Fidapa, tramite partecipazione all’Onu, far valere i propri diritti nelle parità salariali, con occhio attento nei confronti della maternità, ancor oggi purtroppo penalizzata”.

Interessante poi il richiamo mitologico, esposto dalle varie relatrici, tramite “ Uno sguardo sul femminile” con quell’Eva onnipresente e quindi ben entrata nell’immaginario collettivo con tanto di seduzione e sinuosità, accanto ai modelli altamente ‘tentativi’ del serpente e dalla mela. Un riferimento poi a quel mondo contrassegnato da emozioni e passioni tragedia greca = logos e teatro ) arrivando ai modelli patriarcali di Freud. Questo tuttavia svincolato da Jung con i riferimenti alla genesi del mondo greco: animos – logos che volge alla ragione ed all’intelletto e anima o eros, catalizzatore di emozioni, comunicazioni e cura delle relazioni. Giusta e dovuta la considerazione che deve essere fondamentale senza prevaricazione in un buon rispetto reciproco.

Quanto a “Le dee dentro di noi “, è piaciuta molto l’osservazione che i talenti in noi non solo sono innati – pensiamo anche a quelli latenti – bensì compongono anche la nostra personalità. “In questo ambiente dove circola una grande energia – spiegava Brunella Barillaro – psicologa psicoterapeuta di Firenze – ci sono ulteriori basi per farli uscire e questa è una grande forza poiché ci aiutano a divenir più intere e più armoniche. Doveroso sottolineare che il dominio maschile è nella nostra pancia.”

Più tardi l’excursus della psicologa e psicoterapeuta Francesca Mancini capace di fare un raffronto tra tre figure – nostri supporti – estremamente diverse eppur perfettamente armoniche ove è facile per noi comuni mortali rispecchiarci in esse. Perché se Artemide, Dea di pensiero, accetta le sfide ed ha aspettative nella sua bella indole indomita, Athena è rappresentante della saggezza e dei mestieri. Estremamente razionale, segue il padre volgendo poi i suoi interessi alla costruzione ed alla matematica. Estia è invece più estroversa…forse più malinconica e sopravvive nelle grosse difficoltà. Capace di autoconsolarsi, sviluppa personalità e solitudine, è mansueta ma non debole e pondera ben bene ogni cosa. Servizievole, anche se la loro natura è quella d’essere fredde e quindi inquietano chi gli sta attorno. La dimensione spirituale è molto sentita, ma non c’è ambizione; attaccatissima al marito, se lui perisce, va profondamente in crisi.

Altro percorso, altra relatrice, altro gruppo: a voi Le vulnerabili! Demetra è di grande lealtà, però se ferita, incamera rabbia diventando rancorosa. Nutre il marito, amano collaborare e in lei non v’è competizione. Ella è la nutrice: conserva un forte istinto materno nella sua duplicità e, nelle mancanze, rifiorisce. La ciclicità è importante come la fede nel rinnovamento. Persefone: che grinta! Regina degli Inferi conosce a menadito le arti. Si evolve di continuo distaziandosi dalla madre per trovare la propria autonomia.

Un pizzico di passionalità non guasta, specie quando viene accompagnata alla libertà. Paragone con Brigitte Bardot? Ma…sta di fatto che Afrodite ha molta creatività anche se può essere fraintesa e mal interpretata.

L’incontro è finito: giusta osservazione quella raccolta da Michela Fucile “Presidente Fidapa BPW Italy Versilia” ove ogni donna riflette su stessa poiché lo scambio è importante e le capacità ci sono. Basilare non subire condizionamenti bensì aprire l’anima, il cuore, le menti, con continue ma sopratutto costruttive conversazioni, atte a debellare ogni forma di violenza. E poi…la musica. Sì, proprio la musica che fa veri e propri miracoli, tanto che se le persone si fossero dedicate a quest’arte forse non ci sarebbero stati gli attentati a Parigi, Bruxelles, ed altro ancora.

Perché allora non diffonderla “nell’aria “e non solamente nei negozi e supermercati?

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com

Svizzera dai mille volti

Mille, mille ed ancora mille attrazioni regala la Svizzera, con quel paesaggio da favola ricchissimo di fascino che magnificamente si sposa con le suggestive ‘cime’ delle imponenti Alpi, creando una meravigliosa ‘corniche’ intorno a Losanna e Montreaux.

 Gli ampi spazi dai lunghi respiri permettono di immergersi nella magnifica natura con la regione ‘ginevrina’, da sempre nota per l’alto artigianato che si distingue per l‘arte della carta, dei deliziosi merletti, con tanto minerale per forgiare capolavori, senza tralasciare quel buon legno ‘vivo’ per gli ottimi liutai.

E…le simpatiche macchinette chiamate   “musical boxes”, beh…doverose mettere anche quelle!

Buon biglietto da visita rimane tuttavia quel ‘lifestyle’ squisitamente ‘svizzerino’, caratterizzato dai suoi tanti eventi, locali ed internazionali apprezzati in ogni parte del mondo.

Lo sport montano, specie quello in sella alla ‘bici’, è frequentatissimo, come frequenti i ristoranti del luogo capaci di offrire tipiche cene a base di salsicce di porco – tutto ottimamente affumicato – con l’immancabile assortimento dei formaggi Dop quali l’Etivaz, il Vacherin Cheeses, ed anche il Gruyère. E se i piatti salati non sono l’unica attrattiva della zona, è giusto menzionare le squisite torte, che ben si sciolgono sotto il palato, quali l’Amandine semplicemente prelibatissima, ed ancora quelle marmellate di mele e pere cotte per oltre 24 ore.

Dirigiamoci adesso verso il Cantone del Vaud nel cuore “of the lake Geneva Region”, appunto uno dei 26 cantoni della zona, dove l’altissima densità turistica rappresenta una delle sue principali risorse grazie alla cultura, ai suoi siti medievali, agli imponenti musei e tradizioni locali che attirano i curiosi da ogni parte del mondo. E non è finita, poiché Montreaux Riviera ci accoglie calorosamente con la sua posizione incantevole sulle rive del lago Lemano, ed ancora ai piedi delle Alpi.

La Svizzera, terra dai dolci paesaggi che sembrano veri e propri dipinti, ha sempre avuto l’onore d’esser stata frequentata dalla nobiltà europea e, proprio qui, in cerca di pace ed ispirazione trovarono posto Heminghway, Lord Byron, Ghandy, Jean Jacques Rosseau, ed altri ancora quali la dolcissima Sissi.

  Oggi sul lungolago è piacevolissimo camminare e rilassarsi (altro che dalla tua “China Martini!!!” ) attraverso palme e fiori esotici, ascoltando poi, come sempre, buona musica quale vera e propria eccellenza del posto. Persino Freddy Mercury, vocalist del rock group Queen, amava osservare che in questo angolo paradisiaco trovava ‘pace per la sua mente’, e proprio a Montreaux fece installare una sala di registrazione per i suoi lavori. La statua di bronzo a lui dedicata – meta di tantissimi fan – gli rende giusto omaggio.

La vecchia città di Vevey sviluppata sopratutto nel XVIII° secolo grazie alle sue industrie e commerci, conserva molta della storia riflettendo in tal modo sul suo passato. Gallerie, artisti, sono sempre state punte di diamante in quest’angolo unico ed accogliente amabilmente ‘punteggiato ‘ dalle piccole e caratteristiche ‘streets’ locali. Nella grande piazza il bellissimo e colorato mercato è sempre atteso grazie ai suoi aromi, saperi, sapori, profumi, che si diffondono persino negli angoli più reconditi della cittadina. Nei giorni “di piazza”, la gastronomia locale si accompagna all’antichità esposta, e ognuno è invitato a degustare un buon bicchiere di vino in una atmosfera piacevole tra le bande locali – che carini i loro costumi!!! – nella Grande Place.

Di grande spessore la grande statua a Charlie Chaplin, quale figura emblematica DELLA CITTADINA STESSA POICHE’ A CORSIER SUR VEVEY IL GRANDE ARTISTA prese residenza nei suoi ultimi 25 anni.

L’imponente museo ne celebra l’altissima statura poiché Charlot era così: semplice, dolce, monello, romantico, tenero ed assolutamente inimitabile.

  Giriamo pagina poiché stavolta se diciamo Castello, diciamo solamente CASTELLO!!! e non fate, poiché il maniero di Chillon sul lago di Ginevra ben circondato dalle alture, ha sempre rivestito un ruolo chiave grazie alla sua posizione strategica nel XII° e XVI° sec., con vigile controllo nelle zone dominate, dal Nord e dal Sud.

L’inespugnabile fortezza è simile ad una residenza principesca capace di specchiarsi nelle acque lacustri. Posto su un’isola di pietra è simbolo fortissimo della Svizzera stessa nonché il monumento storico più visitato nel paese. I potenti duchi di Savoia ci vissero nel XIII° e XVI° secolo, pertanto fu fortezza nonché residenza ducale.

Chissà perché i grandi della letteratura venivano proprio qui a trarne spunto per i loro componimenti: fatto sta che nel 1816, il celeberrimo poeta britannico Lod Byron si fermò a lungo in queste zone, rimanendo fortemente impressionato dai sotterranei del Castello: più tardi fu data luce a: “ Il prigioniero di Chillon”. In seguito anche Victor Hugo, Henry James, ed altri ancora, furono affascinati dal luogo.

Oggi il visitatore attento può trovare documenti, archivi, oggetti con l’iconografia estensiva per tale tour turistico.

Pausa godereccia? Embè, sìììììììììì!!!Per i vigneti di Lavaux – capitale del vino in Svizzera – è un grande onore e merito essere registrati nel panorama culturale della lista dei vini sotto l’egida dell’Unesco. Con i suoi 400 Kilometri di superficie muraria e 10.000 terrazze che si elevano oltre 40 livelli, tale vigneto è uno dei più estesi in Svizzera. Il percorso singolare ed affascinante, si snoda per oltre 14 kilometri tra Montreaux e Vevey – la Riviera Svizzera – volgendo a est verso Losanna, capitale olimpica e poi ovest, on the lake di Ginevra. Il sito di grandissimo interesse e valore, si è sviluppato addirittura intorno dal XVI sec. a.C., con le particelle di terreno donate poi ai vescovi della diocesi di Losanna.

  Grazie al loro operato, i monaci ripulivano e coltivavano tali vigneti sulle scarpate e, per domare i versanti, costruirono i terrazzi posti sulle colline. Più tardi arrivarono i coltivatori di vino tenendo ben alto l’operato dei predecessori.

Se chiudi gli occhi, sembra di rimanere sospesi tra “cielo e terra” in queste ripide distese col lago di Ginevra ‘sotto’ ai propri piedi. Sono trascorsi secoli e secoli da quando il ghiacciaio del Rodano scolpì il ‘letto’ del lago ginevrino con poi le alture distese di Lavaux.

Anticamente la coltivazione era la prima risorsa economica delle famiglie e, nonostante il clima capriccioso e le intemperie, oggigiorno tali operatori continuano a tramandare una sfida ed un grande orgoglio per chi crede nella madre terra. La zona posta in terra altamente assolata, gode della prerogativa in virtù delle proprie pietre, d’incamerare il buon calore, calore che, conservato di giorno e rilasciato la notte, mitiga il clima invernale.

Le cantine adiacenti aperte nel periodo pasquale sino ad ottobre, rappresentano delle vere e proprie vetrine facendo assaggiare e testare le differenti annate vinicole, in un sofisticato nonché accogliente clima uguale a quello dei ristoranti rurali del cantone del Vaud. Attorno, pannelli informativi raccontano i ‘tipi’ di uve presenti, con le caratteristiche del suolo e tradizioni della regione.

Piacevole pertanto approfittare dei mezzi locali entrando nel cuore delle vigne in un tuffo sensoriale ove Bacco ne rimane l’indiscusso regnante. Sapete che i viticoltori hanno sempre amato vivere e lavorare nei villaggi tra i vigneti? Chardonne, Cully, Chexbres, Espesses, St-Saphorin, sono luoghi famosi, come del resto famoso è il ‘carattere’ tipico delle strette e rannicchiate casette abitate dai buoni raccoglitori d’uva. Una bella ‘puntatina’ da Vinorama’, loco del posto, è obbligatoria in quanto qui vengono promossi i valori del vino, godendone tutti gli aspetti sensoriali. I vini in esposizione superano le 250 etichette in un tripudio di ‘rossi’, bianchi e quelli da dessert e, il video accanto con le sue otto lingue, racconta tutto, ma proprio tutto di quella meraviglia che risponde al nome di Lavaux. Non mancano guide in loco con possibilità di parlare con gli esperti per costruirsi una vera e propria cantina nelle mura domestiche. Nel frattempo “Tasting a la carte?” Very very good per ‘Red’, ‘Expert’, ‘Discovery’, ‘Chasselas’.

Altro giro, altra corsa!!!

Per gli amanti del fumetto è imperdibile la visita a Cully ove ha sede la fondazione di Hugo Pratt, proprio il celebre Hugo Pratt , grande fumettista…quello di “Corto Maltese” morto nel 1995 e che oggi riposa in pace nel piccolo cimitero del paesello.

Adiacente, nella piazzettina che porta il nome del mitico caricaturista, trovi la statua del ‘Corto’, già, proprio lui, quella sorta di ‘ceffo’ simpatico amico dei più deboli ma anche di quelli del ‘malaffare’, definito figlio di ‘bonadonna’, marinaio, avventuriero, anche se il termine che più gli addice è quello di PIRATA!!!

Questo grazie al quel volto tutto scolpito e sigaretta penzoloni…come del resto rappresentava l’inconfondibile figura!

Ma eccoci alla “Fabbrica del cioccolato”, a Vevey! E che goduria…mentre degusti un buon cioccolatino ( anche due!!!) appena poggiato sul grande plateau per il gentile pubblico. Parliamo di Laderach, rinomata cioccolateria che ci accompagna verso i vari ‘sentieri’ adiacenti, quali la ‘bottega’ ed il suo percorso, ed ancora l’amabile sosta nel laboratorio , sino alla “Sala Corsi”.

La ‘massa’ cioccolatosa con l’alta pasticceria svizzera di qualità assolutissimamente più che eccellente, che da sempre ne garantisce la buona qualità, grazie al diretto controllo dell’intera catena di creazione che volge dal ‘petit’ seme di cacao sino al prodotto finale. E, se vuoi “mettere le mani in pasta”nel simpatico atelier, puoi creare la tua personale ‘barretta’ a tuo piacere e misura, facendoti sentire un bravissimo “re pasticcere”!!! con tanto di corona in testa!

Ocìo,

NON è DA TUTTI ‘REGNARE IN SVIZZERA!!!

Nel frattempo il viaggio volge alla fine.

Situato sulle rive del lago di Ginevra, nel cuore delle valli svizzere, a Vevey, l’Alimentarium è il primo museo al mondo dedicato all’alimentazione ‘ marchiato ‘ Nestlè.

Interessante conoscere che in tale edificio di gusto neoclassico, vengono esplorati tutti gli aspetti dell’alimentazione del genere umano sotto vari punti di vista. Li elenchiamo? Bene, sono quelli culturali, artistici, storici e scientifici. Emblema del luogo è l’enorme forchetta gigante lunga ben otto metri conficcata nel lago Lemano difronte al Museo.

In tale contesto è possibile applicarsi alle dimostrazioni scientifiche, corsi di cucina, degustazioni ed altre cose collaterali, tramite lezioni di pura didattica oppure d’interesse personale poiché il cibo rappresenta anche la nostra cultura. Tra i tanti ‘ aggeggi’ del tempo che fu – molti i pezzi antichi – capaci di stuzzicare la nostra curiosità, viene spiegato come il nostro ‘mangiare’ arrivi fresco fresco e pronto a casa nostra, attraversando le varie nazioni. Simpatiche le installazioni ludiche che spiegano il valore degli alimenti e la sua filiera produttiva, segnalando una grande attenzione per le materie prime al fine di alimentarsi correttamente senza eccessi per non andare incontro alle malattie d’ogni genere quali il sovrappeso, che può anche essere causa di morte.

E veniamo adesso all’Alimentarium Academy, piattaforma digitale per l’apprendimento unico al mondo. Un sofisticato sistema di digitalizzazione, ha permesso d’incamerare i preziosi dati, proprio per andare maggiormente incontro alle massicce richieste pervenute . E…che dire ancora? Forse che i medici del luogo, con gran piacere, osservano il fenomeno dell’Alimentarium come uno stile di vita altamente conoscitivo, atto alla preservazione della nostra salute tramite una giusta attenzione al corpo. Da tener presente che una buona educazione alimentare oltre a tenere in forma abbatte notevolmente i costi della sanità, evitando lo spreco di soldi pubblici, a favore di chi tiene al proprio benessere psico-fisico.

Ed eccoci in questo lungo tour svizzero a parlare di ‘Nest’ (nido) nuovo, luminoso ed accattivante Museo tutto vetro ed acciaio, posizionato nel cantone del Vaud. Collocato a due passi dalla stazione di Vevey, racconta la nascita del colosso azienda Nestlè. Un po’ di storia locale non guasta, ed allora è giusto sapere di quel farmacista tedesco ,Henry Nestlè che a metà dell’Ottocento, inventò il latte in polvere: un buon motivo dunque per conoscere questa famosa multinazionale. Nelle colorate stanze, mentre tante porte si spalancano , di gran gusto è percorrere la stanza del cinguettio colla tipica atmosfera francese.

L’omino colla ‘bombetta’ mima armoniosamente il percorso rappresentando una vera gioia per bimbi…e adulti. Nella stanza successiva, molte le immagini d’epoca coi ‘dagherrotipi, voci del tempo e fanciulli che piagnucolano. Ci pensa Nestlè a consolare il tutto con la successiva stanza laboratorio ed il ‘cinemino’ in bella vista. Gli operai che si presentano successivamente sono schietti, spavaldi, fieri, o forse timidi, fatto sta che mentre ci riflettiamo sopra, la pubblicità presenta il cacao a bolle, la confezione gialla della Nesquik, una bella tavola imbandita, lo svezzamento così importante, nonché NOI!!! della stampa ripresi col fermaimmagine!!!

Seguono i racconti della prima guerra mondiale: “ Entre deux guerres 1930 – 1939 “ qual periodo caratterizzato da chi lo visse sulla propria pelle!

Vere e proprie icone della casa-madre, in teche luminosissime, la storia dei dadi ‘Maggi’ con accanto il solubile Nescafè; di seguito i prodotti Perugina, Buitoni, Cailler, San Pellegrino, sino a quegli alimenti per gli astronauti che rivoluzionarono le abitudini culinarie. Cammin, cammina, ti trovi ad osservare la “Mini Fabbrica” dedicata ai piccoletti, mentre nel Zeitgeist, è possibile esplorare la contabilità e gli archivi sui marchi storici dell’azienda. E mentre Collection conserva gli oggetto di culto, Forum ha schematizzato ben bene i concetti che ci informano sulle sfide alimentari più recenti del mondo, quali l’ottima gestione delle risorse, nonché il rapporto tra l’acqua e la sua produzione.

Non mancano aree di ristoro e spazi confortevoli per un relax a pieno titolo, di cui ‘Nest’ ne rimane fedele depositario.

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com