CinCin50

NaviGialle50

 

I primi 50 anni di Corsica Ferries si festeggiano su Facebook!

 

 

 

                            1968-2018: 50 anni di #NaviGialle!

 

1968: tutto ha inizio nel mese di maggio, la Francia è paralizzata da continui scioperi e la Corsica rischia il completo isolamento.

 

In questo clima di inquietudine e rivolta, Pascal Lota, corso fiero e tenace e poco più che trentenne, ha la singolare intuizione di annullare il problema francese passando dall’Italia.

 

Fonda la Corsica Line, noleggia una nave blu, la chiama Corsica Express, fa dipingere il moro della bandiera corsa sul fumaiolo, supera innumerevoli ostacoli e realizza il suo sogno: il 24 maggio 1968, il Corsica Express, partito da Genova, entra nel porto di Bastia!

 

Oggi, con una flotta di 13 navi, Corsica Ferries prosegue sulla strada tracciata da Pascal Lota, risponde in modo sempre più puntuale alla domanda nazionale e internazionale ed è al quinto posto nella graduatoria mondiale delle principali Compagnie di traghetti.

 

2018: per celebrare questo importante anniversario, Corsica Ferries invita i fan della Community di Facebook a scoprire immagini inedite, sorprese, curiosità, a partecipare a contest divertenti e a condividere, in modo vivace, allegro e anche un po’ nostalgico, i ricordi dei loro viaggi a bordo delle Navi Gialle, attraverso fotografie, aneddoti o racconti.

 

Due hashtag dedicati: #CinCin50 e #NaviGialle50 permetteranno di raccogliere tutti i ricordi dei fan in un album “social” e contribuiranno ad arricchire la storia della Compagnia.

Anche di emozioni.


Dal 1968 Corsica Sardinia Ferries è la prima Compagnia di navigazione privata per il numero di passeggeri trasportati sulla Corsica, che serve tutto l’anno Corsica e Sardegna.

La Corsica è collegata da Tolone, Nizza, Savona e Livorno e, in estate, da Piombino; la Sardegna è collegata da Livorno, Nizza e Tolone e, in estate, da Piombino. L’isola d’Elba è collegata da Piombino e da Bastia (Corsica) nella stagione estiva. Corsica e Sardegna sono unite da collegamenti annuali.

Dal 2018: un nuovo collegamento con le Baleari, da Tolone ad Alcudia.

Corsica Sardinia Ferries gestisce una flotta di 13 navi e si occupa direttamente di tutti i servizi all’utenza: dalla prenotazione, all’imbarco, all’accoglienza, al servizio di catering a bordo.

Tutte le attività di Corsica Sardinia Ferries sono certificate ISO 9001:2008.

A Savona Vado, in un’area di 50.000 mq in concessione alla Compagnia, sono concentrate le attività organizzative, amministrative e logistiche della società che nel 2017 ha trasportato oltre 3.800.000 passeggeri.

 

 

Le novità estive di Bolzano

 

Castelronda-  9 e 10 giugno 2018

Due giorni per tuffarsi nel Medioevo tra spettacoli di corte, costumi d’epoca e allestimenti in stile living history. Un ricco programma nei castelli di Bolzano e dintorni. Dame e cavalieri vi aspettano per un fine settimana indimenticabile all’insegna del divertimento e della storia.

Oltre alle rievocazioni medievali nei castelli, i gruppi di sbandieratori animeranno le vie del centro di Bolzano e di Appiano con musica ed evoluzioni a più bandiere.

 Ogni castello ha predisposto interessanti appuntamenti per fare un viaggio nel passato: racconti di storie, concerti di strumenti medievali, rappresentazione di battaglie, cavalieri e sbandieratori accompagneranno grandi e piccoli alla scoperta dei secoli passati.

 

Castelli partecipanti:

Castel Roncolo – Bolzano

Castel Mareccio – Bolzano

Castel Rafenstein – Bolzano

Castel Moos-Schulthaus – Appiano/Monte

Castel Boymont – Appiano

Castel Hocheppan

Castel Cornedo

 

 

Pacchetti vacanza: le offerte degli hotel a Bolzano

Bolzano è una città giovane, vivace e dinamica. Durante tutto l’anno c’è voglia di muoversi. Il verde delle colline circostanti invita a passeggiare tra i vigneti e i frutteti, mentre nei teatri e nei musei si respira aria di cultura.

Nel periodo estivo gli hotel cittadini offrono speciali pacchetti in occasione di eventi come:

 

Shopping & Cultura 1.4 – 31.10.2018

Piazza Walzer – 7-10.6.2018

Bolzano Danza – luglio 2018

Estate Musicale – 27.7 – 1.9.2018

Giro delle Dolomiti – 21 – 29.7.2018

Bolzano, la porta delle Dolomiti  – 1-31.8.2018

 

 

 

 

Alla scoperta di Bolzano, porta delle Dolomiti

Fino alla fine di ottobre Bolzano offre un ricco programma di visite guidate alle principali attrazioni storico-artistiche e di escursioni guidate nel territorio altoateisno. Completa l’offerta un fitto calendario di appuntamenti presso siti normalmente non accessibili.

 

Novitá 2018! Anche quest’anno sono stati inseriti in calendario speciali appuntamenti tematici, per scoprire la cittá nelle sue molteplici sfaccettature. Accompagnati dalle nostre guide esperte, gli ospiti hanno cosí la possibilitá di visitare luoghi meno conosciuti della centro, ma non solo. Da non perdere il nuovo itinerario “A tutta birra!” che conduce attraverso le vie e le piazze del centro storico e prosegue con la visita di uno dei birrifici artigianali di Bolzano. Ogni birrificio ha la sua birra, la sua speciale ricetta e il suo rituale. Scoprite con noi i valori che trasformano i birrifici in un luogo d’incontro e di convivialità e lasciatevi guidare nella  degustazione delle diverse tipologie di birra dai mastri birrai di Hopfen & Co. e Ca’ de Bezzi.

 

Altre news:

Bolzano tra miti e leggende – ogni lunedí nel mese di maggio, settembre e ottobre

Bolzano sotterranea – ogni primo martedí del mese

Bolzano, cittá dei castelli – ogni secondo martedí del mese

L’altra Bolzano – ogni terzo martedí del mese

 

A tutta birra! – ogni venerdí di settembre

Visita guidata gastronomica alla scoperta delle antiche locande di Bolzano – ogni venerdí da giugno ad agosto

Giro delle Dolomiti – ogni giovedí da giugno ad agosto

 

Savia non fui

Dante e Sapia tra letteratura ed arte.”

   La figura di Sapia gentildonna senese, protagonista tra l’altro del canto XIII del Purgatorio di Dante, è stata ben celebrata anche tramite numerose tavole del pittore Gino Terreni, al Museo San Pietro di Colle Val d’Elsa in occasione della mostra: “ Savia non fui – Dante e Sapia tra letteratura ed arte.”

Bravi e sopratutto esaurienti i relatori mentre osservano che la Divina Commedia andrebbe riletta di continuo, per le riflessioni che si aprono di continuo nei confronti del lettore, e che ‘Colle’ con la figura di questa nobildonna rivive grazie alle splendide opere esposte; non mancando d’osservare che: “Terreni, tra l’altro, aveva lo studio anche qui, proprio nella Torre di Arnolfo, in seguito si è vi è stata la donazione graditissima da parte dei figli Leonardo e Sabrina Terreni.”

Questo personaggio legato al territorio e Colle Val d’Elsa – spiegava poi la dottoressa Caciorgna – non molto interpretabile, come del resto fu Pia de Tolomei, è stato troppo in ombra. E’ una ‘Sapia’ che vogliono ancora rinfamarla, con quegli occhi cuciti col fil di ferro, che guarda le ombre a mento alzato come i cechi, si sostiene l’un l’altro coi penitenti, e buon lustro di tutto questo ne da la splendida collezione privata a carboncino nonché le miniature qui presenti. “

Gino Terreni pittore espressionista – prosegue – la presenta sempre spogliata e disperata, una donna non certamente fortunata, eppure interessante proprio per questo, da compatire, ma anche da apprezzare poi, più tardi quando si dedicò alla beneficenza.”

Altamente incisive le parole di Marcello Ciccuto, professore di letteratura italiana dell’Università di Pisa nonché presidente della Società Dantesca Italiana, che racconta: “Dante insegna sempre, Sapia viene colta nella sua ‘tristizia’ e ripiegamento, viene disonorata, eppure in tal contesto viene vista come una odierna portatrice di messaggi positivi pur nella sua sfuggenza. L’invidia…! L’invidia è il male del mondo, vedi Satana, ma Sapia si pone nella preghiera a Dio simile a lui nella battaglia. Questa purtroppo è la triste civiltà del vantaggio: i senesi vogliono il porto, l’acqua, ma non sono solidali tra loro e dopo, solo dopo! capiranno quali sono i valori come Sapia fa umiliandosi.! La testa di Provenzano – termina – fu infissa e portata in giro. Questo significa fama? No, solo fiato di vento! Da capire pertanto ed apprezzare ch’ella nella sua disfatta fisica e morale, arrivò a valori più alti, pertanto questo deve essere considerato un messaggio di grande attualità.”

La morale per questa singolare ed affascinante mostra promossa dal comune locale, dall’Arcidiocesi di Siena, Montalcino, con la partecipazione ed organizzazione di Opera Civita – 7 aprile – 28 ottobre 2018 – offre spunti per capire che Sapia nata Salvani, alquanto caratterizzata per i tratti sofferenti, peccò sì tanto d’invidia sino a giungere all’insania. Ma sopratutto non ‘savia ‘ nell’augurarsi la sconfitta dei propri cittadini senesi nella battaglia di Colle Val d’Elsa…” Savia non fui, avvenga che Sapia / fossi chiamata e fui delli altrui danni / più lieta assai che di ventura mia.” Tratti che appartengono agli invidiosi, a coloro che costretti a vestire panni ispidi e pungenti dai colori morti mentre fiacchi, fiacchi si sostengono tra loro.

E’ pertanto una figura non convenzionale, delineata nell’umana fragilità, tanto d’essere considerata una specie di antieroina della storia medievale senese. Ma c’è un Dio per tutti. Alla fine, sconfitta ma saggia, conosce le virtù dedicandosi agli indigenti, riabilitando Sapia.

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com

LO SPLENDIDO CANTONE DEL VAUD

nella suggestiva Svizzera

  Sarà anche un ‘cantone’ eppure noi ci vediamo mille angoli grazie alle tante offerte che ci permette di vivere la vacanza a tutto tondo. Stiamo infatti parlando del “Cantone del Vaud “ – regione del lago di Ginevra – con collegamenti ben serviti sia per via aerea, sia con treni con partenza da Torino e Milano. Attraverso paesaggi incredibili quali le vette delle Alpi, è possibile ammirare le città lungo i laghi quali Losanna e Montreaux, perdendoci poi nella magnificenza dell’Altopiano del Giura.

Losanna, la Capitale Olimpica – sarà ospite dei Giochi Olimpici della Gioventù nel 2020 – è stata terra ed è tutt’ora meta di artisti provenienti da ogni parte del mondo grazie alla pace e tranquillità che vi si respira. Pur essendo una grande metropoli adatta quindi per affari e meta di congressi, cova in sé un grande spirito umano capace di renderla semplicemente unica.

Per un bel viaggio – da prenderlo comodo per goderne appieno le bellezze e la cultura- consigliamo vivamente le splendide soste nella Regione del Lago di Ginevra. Imperdibili pertanto le crociere sul lago – un modo per salire sui battelli ‘Belle Epoque’ sapientemente restaurati, visitare la Fortezza di Chillon situata nei pressi di Monteaux, nonché i vigneti a terrazza di Lavaux percorribili a piedi, bicicletta, oppure a bordo di due simpatici piccoli treni turistici. Tornando a Montreaux, dal 29 giugno al 4 luglio 2018, segnaliamo il <Montreaux Jazz Festival > ove regolarmente, viene registrata quella magica alchimia che prende letteralmente il pubblico ed i grandi jazzisti. Parliamo d’un palco che è stato calcato da vere e proprie icone quali Ella Fitzgerald, Leonard Cohen, Miles Davis, David Bowie, Stevie Wonder e tanti altri ancora per momenti irripetibili con performance per i visitatori, spesso e volentieri gratuite. Non a caso Freddy Mercury, quello dei Queen, scelse di abitare proprio in questo luogo paradisiaco e la statua di bronzo a lui dedicata, ne testimonia l’alto affetto a lui donato.

Altro giro, altra corsa. Architettonicamente parlando, senza dubbio, in fatto di chalet, il più noto è lo “Chalet Balthus“ abitazione lignea più grande della Svizzera. Acquistato nel 1977 dal pittore Balthus, ne fece luogo di ritrovo d’Europa mondana ed artistica. Di proprietà privata, non è visitabile, ma incanta a vederlo seppur esternamente.

Glacier 3000 è il punto culminante delle Alpi del Vaud sopra il borgo di Diablerets e, in quella zona la neve ‘semina’ d’inverno e d’estate. Li Mario Botta, il grande architetto, realizzò la teleferica con stazione terminale a mò di “Forca del Diavolo”. Perchè questo. Dovete sapere che il ghiacciao, posto nelle condizioni più avverse possibili, fu teatro di leggenda, tanto da venir considerato luogo affascinante senz’altro, ma! Sopratutto “Casa del Diavolo”! Sta di fatto che il ponte sospeso ‘Peak Walk‘ impressiona con la sua passerella, offrendo tuttavia un panorama mozzafiato sul Glacier des Diablerets. A lato, splendide montagne dominano tale incanto. Adrenalina poi alle stelle per chi vuol correre sulla slitta estiva a rotaie, mentre i più tranquilli possono attraversare il ghiacciaio col “Bus della neve” sino a raggiungere il suggestivo rifugio.

Spostandosi, imperdibile la fioritura dei narcisi proprio in questo periodo ‘usciti’ da paesaggi profumati ed immacolati. Questi delicati fiorellini riescono a sbucare dai manti nevosi, utilizzando l’energia accumulata nei bulbi, per fiorire precocemente. Perchè proprio la neve aprilante riesce a far questo e quindi visite guidate portano a veder tali ‘fioriture’.

Picasso non ha certo bisogno di presentazioni: è giusto ricordarlo per la mostra a lui dedicata dal 21 giugno al 7 ottobre 2018 al Musèè Jenisch di Vevey. Un artista che amava molto le stampe, le acqueforti, riproducendo il mondo circense…quei saltimbanchi così spettacolari, nonché tori, toreri e corride, cavalli, ed ancora quelle scene erotiche d’una sofisticatezza unica.

Adesso vi incuriosiamo ben bene con “La Stravaganza”.

Poichè trattasi cara gente, di un festival, “Festival d’arts visuel Images”, centrato sulla fotografia en – plein air in Svizzera. E’ tutto gratis e lungo le strade di Vevey viene promosso il concorso dei nuovi talenti dall’8 al 30 settembre 2018. Praticamente un museo a cielo aperto per gli amanti del settore ed arte in genere.

Una pausa salata e poi dolce? Lecchiamoci i baffi! Nel cantone del Vaud la gastronomia è famosa ovunque tanto che ‘contiene’ un buon staff di chef stellati e ristoranti internazionali.

Il formaggio d’alpeggio ‘Etivaz Aop’ – tipo Gruyère – viene prodotto tra maggio d ottobre utilizzando latte crudo dalle mucche che pascolano negli alpeggi. Regolato da una severa disciplina – siamo in Svizzera – viene cotto al fuoco di legno in stufe di rame e chiunque può andare negli chalet assistendo al lavoro, con visita poi alla “Maison de l’Etzivar” luogo che immagazzina ed affina tali specialità.

Sul finire della stagione fiori, campanelle e musiche, “ si aprono “ per la transumanza in vista dell’inverno e quindi i bestiame è di festa seppure nel loro pesante defilè attraverso il villaggio.

D’obbligo adesso soffermarci sui vitigni vodesi ( 19-20 maggio 2018 ) vera e propria parte integrante del paesaggio che, con i loro colori mutevoli, segnano i passaggi stagionali. I buoni vitigni hanno dato origine allo ‘Chasselas’, vino rinomatissimo, anche se non sono da meno il ‘Gamay’ e ‘Pinot nero’. Una delizia. Segue poi la cioccolata, il pezzo forte della Svizzera, coi maestri cioccolatieri che creano composizioni da urlo ( dispoiace mangiarle… anche se la ‘gola’ peccato capitale…) con visita da questi artigiani capaci di regalarci un mondo di dolcezze.

E adesso tutti a tavola! “Lausanne à Table” è la manifestazione che, oltre a valorizzare i prodotti del territorio, volge anche verso le varie sperimentazioni culinarie con cooking show, dibattiti e confronti con gli esperti. Al “Mercato di strada” che poi è simile a quelli asiatici, nonché anche quello della star – chef Anne Sophie Pic, si alternano degustazioni varie comprese birre, scuole di cucina, brunch sportivi, ed altro ancora. E questo sino ad ottobre 2018. A seguire il MIAM Festival del 19, 20, 21 maggio 2018 in piazza della Riponne a Losanna per il gusto migliore offerto da artigiani, ristoratori, gestori di foodtruck e produttori del settore agroalimentare.

Immancabile la nota colorata e bizzarra de “Papier découpe”, praticamente il dècoupage quale tradizione vivissima di questo cantone. Colorato, plasmato, bianco-nero, si ispira al folklore tipico delle zone montane adeguandosi col trascorrere degli anni a forme più moderne. Degna espressione ne è il locale Museo con svariate opere risalenti addirittura all’Ottocento;m nel frattempo curiosi e volenterosi prendono lezioni dagli artigiani del luogo.

A questo punto non rimane che parlare delle offerte per il perfetto relax dei turisti; tipo la carta “Free-Access” che permette di accedere gratuitamente a servizi di trasporto in montagna, nonché cabinovie, bus, treni, con escursioni guidate verso campi da golf e tennis, oppure alla ricerca dell’avventura che solo i grandi spazi possono regalare. Insomma, pagato soggiorno e pasti il resto viene donato.

Altrimenti che ospitalità sarebbe?

Carla Cavicchini

mail: cavicchini.press@gmail.com

info: Office du Tourisme du Canton de Vaud

capo stampa e comunicazione:

Cindy Maghenzani- Queloz

telef: + 41 (0) 21 613 26 21

mail: maghenzani@lake-geneva-region.ch

www.lake-geneva-region.ch

info: www.svizzeraunica.it

Estate 2018: offerte speciali e novità Delphina Hotels & Resorts

 E’ tempo di approfittare delle promozioni speciali del gruppo alberghiero sardo, leader per le vacanze nel nord della Sardegna.

Tra le novità in serbo, stagione allungata a ottobre

 per il Resort Cala di Falco e l’Hotel Relax Torreruja Thalasso & SPA, Prende il via la settimana prossima la stagione estiva di Delphina Hotels & Resorts, gruppo alberghiero attivo da oltre 25 anni con 12 hotel 4 e 5 stelle, 2 residence esclusivi, 6 SPA e 23 ville, tutti immersi nel verde direttamente sul mare tra la Costa Smeralda, l’Arcipelago di La Maddalena e il Golfo dell’Asinara. E per chi decide di raggiungere la Sardegna in traghetto, particolarmente allettanti sono le formule dedicate alle famiglie con pacchetti molto competitivi che abbinano il soggiorno con il viaggio in traghetto per la Sardegna, con partenze dai principali porti del centro/nord Italia come Livorno e Civitavecchia, verso i porti di Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci. (info: www.delphina.it). In più, per chi desidera raggiungere la Sardegna in aereo, proposte personalizzate con partenze tutti i giorni della settimana dai principali aeroporti nazionali e la possibilità di usufruire di transfer a tariffe scontate riservati agli ospiti Delphina. Per esempio a partire da 1.488 euro una famiglia composta da 2 adulti e 1 bambino può trascorrere 7 notti in hotel 4 stelle in formula mezza pensione (colazione e cena inclusi), più nave andata/ritorno con auto e tasse comprese.

La collezione di stelle targata Delphina, da maggio si riapre

Stagione “allungata” per Delphina Hotels & Resorts visto l’opening anticipato alla seconda settimana di maggio e la chiusura il 21 ottobre, oltre a tante novità in serbo per gli ospiti. Primo fra tutti il Resort Cala di Falco con un aumento di categoria che gli permetterà di diventare 4 stelle superior. Un progetto iniziato già nel 2017 grazie ai numerosi lavori di restyling che hanno coinvolto la reception e le aree comuni dell’hotel, oltre all’ampliamento dei servizi tra cui una palestra con attrezzature Technogym e una pizzeria-grill con forno a legna sulla terrazza panoramica.

A rientrare nel progetto di incremento di categoria anche l’Hotel Relax Torreruja Thalasso & SPA a Isola Rossa, struttura prediletta dalle coppie alla ricerca di una vacanza di relax e privacy in una zona del Nord Sardegna che conserva un fascino ancora selvaggio. Per il loro comfort è prevista una nuova Imperial Suite con grandi verande per godere della vista mare su più lati, che si aggiunge alle meravigliose Junior Suite Executive, in standard 5 stelle, proposte nel 2017.

Gli hotel e resort Delphina sono un indirizzo sicuro per una vacanza che coniuga un’ospitalità mediterranea autentica alla natura unica del Nord Sardegna. Un mondo di idee e attività che si declina nelle singole strutture, tutte diverse, ma complementari tra loro. In comune, il profondo legame con il territorio, da scoprire grazie ad una ricca varietà di escursioni via mare e via terra, il benessere con sei prestigiosi centri Thalasso & SPA ad uso esclusivo degli ospiti, un’attenta selezione di prodotti locali per piatti gustosi che valorizzano le tradizioni culinarie della Sardegna.

  LE “TESTE GRANDI”

             NELLA CRIPTA DEL DUOMO

             A SIENA

   E’ un vero e proprio peccato non aver visto prima le otto grandi sculture raffiguranti le “Teste maschili e Femminili” collocate sulla facciata ‘alta’, incompiuta, del Battistero senese. Dopo lunga esposizione agli agenti atmosferici, i pregiati manufatti – che si compongono di otto opere diverse, cinque civili e tre muliebri – sapientemente restaurati, sono oggi visibili nella cripta del Duomo, a testimonianza della mostra: “Maestri “ a rischio”. Il cantiere del Duomo di Siena e le “Teste Grandi”.

  Esse sono senz’altro da considerare, come spiegano i relatori, “opere musealizzate di forte impatto scenico”. “Un evento straordinario di un grande patrimonio da restituire anche alla cittadinanza – proseguono – , tenuto in grandissima considerazione dalla Soprintendenza compiaciuta della salvaguardia e riuscita di tale intervento utile a farci conoscere il nostro passato. Pertanto, adesso, le otto ‘Teste’ – quelle conservate di una più ampia serie – si possono ammirare al “Museo dell’Opera del Duomo” in cui è possibile cogliere le peculiari caratteristiche impresse dallo scultore.

  Interessante poi ascoltare il curatore della mostra, Roberto Bartalini, mentre osserva che è stato determinante intervenire prima che esse si sfaldassero, perdendo così il fascino di quello che nel 1356 fu creato da valenti scultori, veri e propri “Maestri di pietra”, che oggi può essere ancora ammirato anche se in parte.

Parliamo di persone malretribuite, sempre a rischio grazie all’impiego discontinuo e pagamento ‘a pezzo’ – oggi giorno diremmo a ‘cottimo’ – impiegate nel cantiere del Duomo, ma comunque maestri capaci di lavorare sotto il ‘capo’ con retribuzione di 70 soldi per ogni testa. Questo tuttavia per un progetto unitario con Domenico D’Agostino quale capo-mastro del momento.”

  Poco prima, nel 1348, Siena ed il suo territorio furono mietute dal flagello incurabile della peste nera…”non valeva medico, ne’ medicina ne’ riparo alcuno, anco chi più argomento pigliava più tosto, pareva che morisse”.

  Non fu una epidemia locale poiché tutta l’Europa ne fu contagiata e, proprio la penisola italica, subì il maggior numero di vittime. Più tardi, nel 1374, la storia si ripeté decimando un terzo della popolazione cittadina. Santa Caterina da Siena cercò altre figure caritatevoli per l’assistenza verso appestati e moribondi.

  Ma torniamo all’odierno in quanto un’attenta osservazione ha portato le protomi ad esser sostituite in loco da esatti calchi, così da scongiurare ulteriori fessurazioni ed erosioni del rilievo lapideo degli originali. Tale valenza ornamentale, senz’altro, fu eseguita per enfatizzare lo stacco della cornice ‘marcapiano’ qual coronamento.

  Plauso al restauratore Giuseppe Donnaloia.

  Una bella mostra pertanto, da vedere sino al sei gennaio 2019, promossa ed organizzata dall’Opera Metropolitana’ in collaborazione con ‘Opera Civita’ a cura di Roberto Bartalini ed Alessandro Bagnoli.  

  Il bel catalogo ‘Sillabe’ ne documenta l’ottimo lavoro.

Info: 0577- 28-63-00

s.laspina@operalaboratori.com – 055 – 290.383

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com