Personale di Sandra Rosadini…

                                                         Lab Rosa a Firenze

” Viaggio attraverso l’anima secondo atto”. E’ la mostra personale dell’artista Sandra Rosadini presso il Lab Rosa a Firenze in via Luigi Boccherini numero 2/a dal 26 novembre all’ 8 dicembre orario 9.30 12.30 e 16.00 19.00 escluso il lunedì.

Un viaggio nel mio interiora6575935e nel quale attraverso colori, emozioni, sensazioni e dove la materia fa da stimolo nella ricerca dentro di me. Un racconto nel gioiello con forme e materiali diversi come le conchiglie, l’ebano, l’argento e il rame. Ma anche un viaggio fotografico nel quale interpreto questi stati d’animo mettendomi nell’opera stessa. Il tutto accompagnato ed arricchito dalle parole del Maestro Claudio Franchi, che ha realizzato l’anello di papa Ratzinger ed i suoi pezzi sono nei musei vaticani, il quale ha scritto il testo critico che sarà all’interno del mio catalogo in mostra.

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Come la gabbia ospita il corpo dell’autrice a mimare l’essenza di una vita evolutiva nel complesso inscindibile anima-corpo, così gli ornamenti appaiono come ideali nidi in grado di accogliere le preziose essenze recuperate dal cuore della terra, gemme dalle tonalità calde e fumè, in un dialogo spesso ispirato al racconto dei simboli. Le forme levigate delle pietre esplicitano il rapporto tra la loro dimensione organica e il nido che le ospita, come semi di una nuova vita che trova motivo per riposare, per poi spiccare il proprio libero volo nell’universo infinito delle emozioni. Dal nido-bozzolo alla spirale il passo è breve, dice Claudio Franchi,  una sorta di percorso a ritroso nella categoria ampia della conoscenza.

E’ così che l’autrice si immagina, replicando se stessa in una metafora che disegna il levitare del corpo liberato della gravità, espresso nella complessa trama di terminali nervosia6575939 spinti in lieve ascendenza verso l’indefinito.

Ballet of Moscow

Al Teatro Politeama Pratese

 Cenerentola ,  un balletto da favola !

  L’appuntamento è fissato per il 29 Novembre 2016 alle ore 21.00 presso il Teatro Politeama di Prato. In scena l’incanto delle coreografie e dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo.

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Il mitico amore tra Cenerentola e il Principe; il nascere e il fiorire dei sentimenti umani, gli ostacoli e la realizzazione del loro sogno. Nella musica di Prokofiev si possono percepire tutti i caratteri della dolce sognatrice Cenerentola, del suo timido padre, della cavillosa matrigna, delle capricciose sorellastre, del fervido giovane Principe, in una maniera che lo spettatore non rimane indifferente alle loro gioie e ai loro dolori. La danza è gioiosa, vivace, frizzante, poetica e il Ballet of Moscow ci presenta una Cenerentola sempre più dolce e sognatrice: la scarpetta scompare; al suo posto il Principe va alla ricerca di una fanciulla dal piede puro – che a ben guardare è anche il punto di forza del danzatore, dal quale trae forza, equilibrio ed elevazione.

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La fanciulla, guidata dal ricordo della madre, intraprende la propria strada alla ricerca della sua identità e dell’amore. Cenerentola non è solamente un personaggio delle favole – diceva Prokof’ev – è soprattutto una creatura che palpita, inducendo alla commozione, alla tenerezza.

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L’appuntamento, a PRATO con questa produzione è fissato per il 29 Novembre 2016 alle ore 21.00 al Teatro Politeama. Il New Classical Ballet of Moscow è stato fondato nel 2001 da Timur Gareev, ad oggi, è ancora uno dei migliori balletti internazionali. Il repertorio include alcuni classici del patrimonio artistico-musicale come Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Cenerentola, appunto, Biancaneve, Giselle, Don Chisciotte, Carmen, Coppelia e tanti altri.

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Questa entusiasmante produzione, che conta della partecipazione di ballerini come Andrei Sorokin, solista del Teatro Marinsky di S.Pietroburgo ed Kristina Kochetova, solista del Teatro di Ekaterinburg,, deve la sua particolarità al romantico finale Tutto intepretato perfettamente dal famoso New Classical Ballet of Moscow crea un’atmosfera in cui si culla nel sogno esoterico di una scenografia da “ Mille e una notte”…. Basandosi sulle grandi tradizioni del balletto russo, intende evocare le rappresentazioni più ammirate dallo spettatore moderno. Così il fine del Ballet of Moscow è di far vibrare le corde dell’ anima, per renderla sempre più sensibile a un tipo di arte che ha la peculiarità di commuovere in un epoca che ha reso l’uomo un oggetto privo di modelli…

CENERENTOLA – Ballet of Moscow

29 NOVEMBRE 2016 ore 21.00

TEATRO POLITEAMA PRATESE 

Prevendita Botteghino Teatro tel.0574.603758

Biglietti online e punti vendita: www.boxofficetoscana.itwww.boxol.it

Infoline: 334.1891173 www.moscowballet.eu

 

SPECIALE FAMIGLIA PRE-NATALE E NATALE SULLA NEVE

 

Soggiorni suggestivi, sulla neve, proposti dall’hotel Cristallo di La Villa,un 4 stelle in Alta Badia (Bolzano). – www.hotelcristallo-altabadia.it – 0471/847762

Promozione speciale: <Dolomiti Super Premiere>: 4 x 3, ovvero quattro giorni ma si pagano tre – dal 3 al 24 dicembre, a scelta.

Inoltre, a scelta tra il 17 dicembre e il 26 dicembre, sette giorni 815 euro a persona.

“Che cos’è il Natale? E’ tenerezza per il passato, coraggio per il presente, speranza per il futuro. 
E’ il fervido auspicio che ogni tazza possa trasbordare di benedizioni eterne, e che ogni strada possa portare alla pace.”

 

La magica atmosfera delle Dolomiti Vi aspetta.
Neve, luci, tradizioni e deliziosi profumi.
Relax, divertimento, serate luccicanti e tante sorprese.

IL PACCHETTO SPECIALE COMPRENDE:

7 notti con trattamento di mezza pensione in diverse tipologie di camera

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•    Serata di Gala con cenone di 6 portate
•    Pomeriggio della Vigilia con punch e tante dolci delizie per tutti
•    Visita di Babbo Natale con tanti regali per i più piccoli 
•    Possibilità per tutti i bambini di preparare i biscottini di Natale con i nostri Chef
•    Mini Club organizzato nella nuova sala giochi

 

CRISTALLO STANDARDS
•    Trasferimento alla stazione di risalita di vostra scelta tra Corvara o La Villa (per una sciata, una passeggiata o un pranzo panoramico in un rifugio)
•    Libero accesso al Centro Benessere, alla piscina coperta, alle saune ed alla palestra fitness per tutto il giorno
•    Merenda pomeridiana nella nostra Stube
•    Programma settimanale gratuito con degustazioni, gite, aperitivi, musica dal vivo, ecc.
•    Possibilità di deposito bagagli ed utilizzo di uno spogliatoio il giorno della partenza, per godersi un’ultima giornata in Alta Badia
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Break Out

Doppia / Tripla / Quadrupla Standard o Family Standard Mansardata: Euro 815.00
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Design Suite / Singola Superior : Euro 1110.00

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BENOZZO  detto  ‘GOZZOLI’  a San Giamignano 

San Gimignano ci riserva un’occasione imperdibile, quella di poter ammirare – dal 18 giugno al 1 novembre 2016 – le opere di uno dei più famosi pittori del 400 italiano, quel Benozzo Gozzoli che trascorse ben quattro anni nella città turrita. L’evento è inserito nel più ampio contesto espositivo curato dalla locale Pinacoteca, che ha visto l’avvicendarsi di mostre dedicate al Pinturicchio e Filippino Lippi negli scorsi anni .

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Benozzo di Lese  alias Gozzoli  come fu ribattezzato dal Vasari risulta essere uno dei maggiori interpreti di quella tecnica prospettica di cui Leon Battista Alberti né fu maestro. Di certo l’artista fu uno dei principali collaboratori dei Beato Angelico nella decorazione del convento di San Marco a Firenze .

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Il nostro artista Gozzoli era in quegli anni – siamo nella prima metà del 1400 – conteso delle più importanti famiglie toscane a cominciare da quella dei Medici, trascorse infatti gli anni, sino alla sua morte avvenuta nel 1497, tra Pisa e Firenze Pistoia dove lasciò affreschi e Pale d’altare  di impareggiabile fattura. In particolare a San Gimignano realizzerà oltre alla Madonna col Bambino e Angeli tra i Santi Giovanni Battista Maria Maddalena, Agostino e Marta, anche due splendide  Crocifissioni e Pale d’Altare, quest’ultime conservate nel Museo Civico.gozzoli_benozzo-crocifissioneom55b30010576_20061015_006_134 images

 

La mostra costituisce un’occasione per ammirare lo sforzo di ricostruzione dell’insieme ricco e variegato della produzione artistica di Benozzo a San Gimignano. Ricordiamo che il Comune di San Gimignano incaricò il Gozzoli di portare a compimento, siamo nel 1463, l’affresco con il San Sebastiano, che l’artista riuscì a terminare appena due giorni prima della festa del Santo.  Il progetto espositivo prevede anche la possibilità di un approfondimento dell’intera opera dell’artista presso il museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino, il cosiddetto BEGO, che di certo non lascerà indifferente il visitatore ma anzi lo invoglierà nella  ricerca e scoperta del patrimonio artistico del nostro territorio.

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Questa mostra si collega ad una serie di iniziative promosse dal sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi e dell’assessore alla Cultura Carolina Taddei ed ha come intento palese quello di promuovere i musei civici nella città .

 

Carla Cavicchini

Cavicchini.press@gmail.com

 

 

MODA E MODI DEL COTONE ETICO

BY FILMAR

Dal seme alla produzione del filato tinto”: questo è il concetto della linea-madre della Filmar Spa, nota azienda del bresciano, precisamente a Zocco d’Erbusco, fortemente attiva nella lavorazione di filati in cotone di qualità eccelsa. L’azienda da molti anni ha intrapreso un buon percorso lavorando sulle fibre naturali, scelta sostenibile nonché responsabile, non a caso il sociale è uno dei motori alti della Filmar capace d’abbracciare l’intera filiera produttiva. Il loro concetto è che la moda non sia solamente lustrini e pailettes, bensì una moda responsabile come spiega l’ interessante video Cottonforlife: lungo il filo Italia – Egitto ‘, proiettato presso l’Hotel Baglioni di Firenze in occasione di Pitti Filati.

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Accanto a Marina Spadafora, designer etica e ambasciatrice della moda nel mondo, durante la riuscita serata – dove venivano servite deliziose tartine ed ottimi drink con più tardi ottima cena nel ‘verde principesco’ dei giardini dell’Hotel – abbiamo assistito a questo interessante filmato, una serie di racconti di persone all’opera in fabbrica, sino a conoscere ciò che avviene nelle fasi di lavorazione, scoprendo l’arte del sapere, e poi i loro paesi e generazioni successive. Sami è un tipo simpatico: nato e cresciuto ad Alessandria d’Egitto, è figlio di coltivatori di cotone ed oggi dopo un bel salto di qualità è diventato un apprezzato fotografo nella nostra penisola. In modo allegro, con grande affetto e tenerezza, parla della nonna Anna che ben 70 anni fa si innamorò d’un agronomo egiziano sposandolo pure. Elena invece è chimica di laboratorio della Filamar e fa continuamente la spola tra l’Italia e l’Egitto grazie a stage e corsi di formazione. Karim ringrazia poiché l’aiuto ricevuto gli ha permesso di continuare la coltivazione di quello che è denominato anche “oro bianco”.

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Si prosegue sino alle vigne e i caratteristici borghi della Franciacorta passando alle ampie distese di cotone a Damietta sul mare di Alessandria; questo mentre Il Nilo fa da filo conduttore facendoci vedere gli antichi mestieri, i polverosi bianchi villaggi sterrati in un susseguirsi di risate, canti e feste popolari. Belle le raccoglitrici dei candidi fiocchi di bambagia con i contadini egiziani; quest’ultimi grazie agli incentivi, ed alla Filmar stessa che opera sempre con occhio attento al sociale, hanno costruito importanti reti di cooperative avviando la produzione del primo cotone organico egiziano a fibra extra-lunga. Successo? Si, oseremo dire che il taglio documentaristico voluto ha avuto un buon successo, entrando nelle case dei contadini a Kafr El Saad nel Governatorato di Damietta. Non solo, ha avuto l’onore d’essere stato visto in residenze private ad Alessandria d’Egitto nonché nell’ex Consolato d’Italia attualmente sede della Alexbank del Gruppo Intesa san Paolo. L’attenzione è stata talmente viva da proseguire nel suo percorso sino alle aule della Scuola Don Bosco di Alessandria e nelle scuole egiziane agrarie dove la Filmar aiuta, anzi! Soddisfa i figli desiderosi di lavorare in maniera attiva con buona retribuzione.

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La cosa ha poi generato quel richiamo positivo, una sorta di “Tam – Tam”, tanto che una buona fetta di persone quali ingegneri, tecnici, operai, manutentori, hanno partecipato entusiasti a tale progetto. In maniera semplice, credendo fieramente nel loro operato, hanno parlato di macchinari, tecnologie, colori, filati, per una solida realtà occupazionale per gli oltre 500 dipendenti dell’ Egitto ed altri 120 che operano in Italia. Da sposare pertanto il concetto che la sostenibilità è un buon sistema di vita da alimentare e custodire quotidianamente: la Filmar di questo ha voluto esserne promotrice. Ognuno di noi, guidato dalla propria coscienza, deve occuparsi di questa rete sociale in maniera rispettosa per l’ambiente poiché “NIENTE SI CREA E NIENTE SI DISTRUGGE “ ed ogni azione dev’essere mirata alla buona etica comportamentale. La difesa ragionevole deve essere un’attitudine, una buona forma di coscienza collettiva, che protegge e garantisce il nostro futuro. La speranza è che questo trend si espanda maggiormente sino a diventare vera e propria filosofia di vita nell’uso della produzione e del consumo. Pertanto il lato economico deve seguire il percorso qualitativo secondo una attenta analisi dei nostri principi morali. La Filmar Spa ringrazia di cuore la partecipazione della mainsponsorship di Alex Bank, del Gruppo Impresa San Paolo e il supporto di Falconieri – Gruppo Calzedonia – che ha fornito ampia parte degli abiti di scena. Un ringraziamento anche alla cantina Berlucchi, Ferrovie dello Stato, Poste Itaiane, Malpensa Airport, Egyptian Organic Agricolture, ed altri ancora.

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com

SIPARIO! “LUCI DELLA CITTA’ PER CHAPLIN ED IL CANTONE DEL VAUD NELL’AMATA SVIZZERA   

   Charlot era un ometto coi baffi e buone maniere che camminava ondeggiando con verve e stile nella sua stretta giacchetta, le enormi scarpe, l’immancabile bombetta ed il bastone in bambù. Malinconico, buffo, tenero, a tratti geniale e spiritosissimo, diventò un cult per la sua ingenuità nei confronti delle ingiustizie dell’avida società moderna. “Tempi moderni” ed altri film ne furono fedele testimonianza e Chaplin, grazie al suo acume, fotografò uno spaccato di vita sull’alienazione umana con relative classi sociali emarginate.

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Più tardi la sua scelta di stabilirsi in Svizzera fu ben accettata e, vista la grandezza, lo spessore di questa figura capace di segnare la figura umana, l’inaugurazione del Chaplin’s World a Corsier – sur Vevey, ne ha reso giusto omaggio. Ecco perché nel Cantone del Vaud questa cosa non bisogna proprio lasciarsela sfuggire. La tappa, Manoir de Ban, è la sede museale e le numerose opere ne fanno scoprire l’uomo e l’artista in un grandissimo percorso espositivo. Molti gli oggetti del mitico Charlot seguiti dalle esperienze multimediali con avanzata acustica, realtà virtuali ed effetti speciali. Insomma, le sue mille sfaccettature riappariranno nell’ambito cinematografico e musicale per più di tre ore facendoci sorridere, commuovere, accanto ai fedeli ‘chapliani’. Un modo per visitare anche i grandi giardini e le terrazze di questa stupenda proprietà che volge verso il lago ginevrino e le Alpi. In omaggio uno dei panorami più belli di questa accogliente terra. Dopo la visita è possibile fermarsi al ristorante adiacente, nonché al negozio attiguo.   cc monumento in vaud

   Inoltre Chaplin’Words andrà avanti in un fitto programma di eventi culturali con tanto di festival.

www. chaplinsworld.com. Per i cultori che non smetteranno mai di celebrarlo, indichiamo con piacere il Modern Times Hotel situato sulle alture sopra Vevey. Dotato di numerose sale anche per conferenze modulabili, in un intercalarsi di immagini e foto inedite segue lo stile decisamente sobrio come un sentito omaggio all’artista. Un bel viaggio poi verso la terrazza panoramica, un drink al bar lounge, un buon pasto al ristorante, l’angolo fitness e poi ancora verso il bel negozio accanto al parcheggio. www.moderntimes.ch. Cinemania? Yes! Chaplinmania!!!

Andiamcco incontro adesso all’alta gastronomia magari con una buona tavoletta del cioccolato Cailler e caffè a seguire. Nata presso la Nestlè, l’azienda quest’anno celebra il suo compleanno e nel mese di giugno è stato inaugurato il centro museale ‘Nest’. L’edificio dove nel 1866 Henri Nestlè inventò il latte in polvere, nasce proprio per comprendere come si sviluppò questa famosa multinazionale e quindi via agli archivi dei marchi che ne hanno segnato la storia, con le icone casalinghe quale il solubile caffè Nestlè. Ancora i dadi Maggi accanto ad altre rivoluzioni culinarie. Un occhio alle gestione delle risorse di cui l’acqua ben investita ne è partecipe e poi ristori a volontà contrassegnati da buone pause. www.le-nest.com.

Adesso cambiamo canale, ma non troppo visto che la riapertura dell’Alimentarium, unico Museo al mondo interamente dedicato all’alimentazione situato on the lake, è stato sapientemente ristrutturato. La fantasia qui è di casa in quanto è possibile trovare uno stampo per il gelato a forma di cavoletto di Bruxelles, un vero dolce egizio risalente al regno dei Pepi (2251 – 2157 a.C.) ed ancora un taglia patate d’inizio del XX secolo. I più curiosi senz’altro scaricheranno su Internet le cose di maggior interesse, nel frattempo osserviamo che le varie installazioni ludiche permettono di scoprire come fanno gli alimenti provenienti dalle terre madri ad arrivare direttamente nelle nostre zone, magari da Ouagadougou!!! Chi lo trova sulla carta, è bene che si prenoti per il Rischiatutto! Interessante questo Alimentarium visto che annualmente propone tematiche inerenti: il tema di quest’anno analizzava i flussi migratori nei loro aspetti socio-cultural-enogastronomici. A tenere alto l’interesse per tale struttura vengono ospitati regolarmente convegni e conferenze tenute da nutrizionisti, dietologi ed esperti del settore mantenendo sempre alto il concetto che “SIAMO CIO’ CHE MANGIAMO”! www.alimentarium.ch

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E’ arrivato Lord Byron! Dovete sapere carissimi che il grande poeta inglese soggiornò in Svizzera soffermandosi al Castello di Chillon; pertanto sino al 21 agosto viene celebrato il 200° anniversario della visita di questo Lord con tanto di mostra dedicata. Byron, grande letterato romantico, rimase colpito dai sotterranei del Castello, ove fu imprigionato Bonivard, oppositore del Duca di Savoia. Da questo uno dei poemi più famosi: “Il prigioniero di Chillon.” Gli intrepidi, fotoreporter, investigatori, potranno grazie all’uso dell’archivio comprendere la grandezza di Byron e di ciò che scriveva: scritti altamente affascinanti quasi ‘rubati’ nelle case editrici per l’impazienza dei cultori. www.chillon.ch

Avete visto, pardon, letto “sta Svizzera” quante cose presenta? Bene, salite ancora sul calesse che le sorprese non sono finite! Spostiamoci dunque verso l’Espace Horloger – Vallèe de Joux per “James Bond Times. Da 17 settembre a 23 aprile 2017, vedremo gli orologi dell’agente più affascinante del mondo, quello ‘007’ che incantava le donne che cadevano letteralmente ai suoi piedi! La relazione di questo eroe senza tempo con tali capolavori da polso affronta temi legati alla moda, orologeria e meccanica, nonché ai tempi che furono seppur dietro l’angolo! con occhio attento al contemporaneo. La particolarità dell’esposizione è la scenografia altamente innovativa nonché ludica che accontenta ogni fascia d’età! Ahhh! Il fascino del poliziotto che non chiedeva mai! Sopratutto l’ora! www.espacehorloger.ch

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Ciuff, ciuff, arriva il trenino! Quello dei desideri! Quello del cioccolato racconta segreti delle più famose tradizioni gastronomiche della Svizzera assieme al formaggio che contiene tanto calcio e fa bene alla crescita. Se sali su quello ‘cioccolatoso’ in prima classe, vai da Montreux sino alla Maison di Gruyère e li scopri tutti i segreti della produzione dei latticini. Ancora verso il borgo medievale di Gruyères e la scappata allo splendido castello è d’obbligo. Il palato – mmmm…che scioglievolezza – presso la Maison Cailler a Broc, permette di vedere la ‘creazione’ del cioccolato e, con l’acquolina che sale, la degustazione è gratuita. Tra l’altro questa cosa ‘dolcezza’ conviene poiché comprende il viaggio in treno, i trasferimenti con gli autobus e gli ingressi alle varie maison. Finito? Macchè!!! Sono compresi anche i caffè e fragranti croissant del mattino.

Delle offerte parliamo? Diremo che è obbligo visto che vaudla carta “Free Access”per coloro che soggiornano nelle località di Villars,Gryon e Diabletets sino al 30 ottobre, l’accesso è gratuito ed illimitato nella maggior parte degli impianti di risalita e mezzi di trasporto di montagna, infrastrutture comprese. Decisamente non è poco questo ‘ventaglio ‘ di offerte per piccoletti e maturi. In pratica l’ospite paga il soggiorno e pasti, il resto è offerto! www.free-access.ch

I piccolini cicciolini, che bello! Fino a 9 anni per loro è tutto gratis e quindi benvenuti nelle Alpi a Villars,Diablerets, Chateau – d’Oex e Leysin! Impianti di risalita, l’alloggio, bed & Brekfast, sino agli hotel a 5 stelle, vengono generosamente ‘regalati’ ai nostri ometti e signorinelle. L’unica condizione richiesta è il rispetto degli ambienti e della natura. Questo perché un bimbo curioso, attento ed educato, sarà un ottimo adulto. Gli interessati possono cliccare: www.alpes.ch

Info: Office du Tourisme du Canton de Vaud

Regione Lago di Ginevra

Capo Stampa e Comunicazione; Cindy Queloz

telef. + 41 (0) 21 613 26 21

mail: queloz@regione-lagoginevra.ch

www. Lake – geneva – region.ch

www. svizzeraunica.it

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com