TRENTINOMULTICOLORE

dai mille risvolti

    Se dici Trentino ti accoglie una magnifica regione ospitale a 360° sia nel periodo invernale che in quello estivo. E visto che la bella stagione si è affacciata, ci soffermeremo sulle varie località cominciando – perchè no? – dall’incantevole Valsugana con la sua ‘dolcevita’. Fellini a parte, qui la bella e la ‘dolce’ vita si ritrova nelle acque dei laghi di Levico e Caldonazzo, squisitamente bandiera bleu per lunghe nuotate, tuffandosi poi letteralmente nella Spa termale di Levico e Veriolo Terme dalle proprietà acquifere arsenicali e ferruginose.

Segue poi, per ogni esigenza, l’attività sulle bike-friendly per lunghe pedalate studiate su misura, incontrando più tardi la natura dei boschi verdi con le belle mandrie sui pascoli.

Da anni prosegue inoltre l’adozione di una mucca dal costo di appena 60 Euro; in cambio la ‘mucchina’ darà i suoi prodotti caseari. Come in ogni posto che si rispetti, non manca la cultura data da castelli e musei, e conservando la “cultura del ricordo” nella struggente visita dei forti della Grande Guerra.

A cielo aperto è doveroso poi incamminarsi verso la vallata di “Arte Sella”, ove opere d’arte, belle e particolari, vengono realizzate esclusivamente con tronchi, foglie, rami e tutto quello che Madre Natura ci dona. Quanto ai nostri ‘Fido’ e micetti è possibile portarli con noi visto che le previdenti strutture trentine li accolgono ben volentieri, magari durante la pesca alla trota nei suggestivi laghetti. Per gli irriducibili del campeggio se ne trovano a iosa accanto ad ostelli, baite e deliziosi appartamentini.

I più curiosi saranno a conoscenza che il Lagorai è una nota catena montuosa, ma non tutti sanno che ospita persino l’Oasi WWF Valtrigona, visto l’eccellenza del luogo. Quanto alla gastronomia, le mele trentine sono d’una bontà incredibile assieme al miele, farina di mais, formaggi di malga, grappe e bevande locali e…finito di leccarvi i baffi, aggiungiamo pure le sanissime erbe officinali. Quanto alla ‘card’, credete, offre tanti, ma tanti di quelli sconti che… è tutto da prendere al volo! Questo senza dimenticare d’andare al “ Valsugana Jazz Tour” e poi ancora al ‘Festival del benessere sostenibile’, ricco di tutte le discipline olistiche, ed ancora a Levico Imperiale per i Gran balli e carrozze, sino al mese settembrino visitando il Festival dell’uva assieme a quello dei mais e cereali, eppoi a quello della arancionissima zucca, vera e propria bontà! Per informazioni: info@visitvalsugana.it.

Prosegue la presentazione trentina al “The WESTIN Excelsior”, nella splendida Firenze in qual raffinatissimo gioiello nella piazza D’Ognissanti, pertanto, altro passo, altra meta. Folgaria, Lavarone, Lusèrn…signori, l’Alpe Cimbra ci accoglie a pieni polmoni. E questo proprio con la sua lingua, quella cimbra, dove Lusèrn è l’ultima isola ove viene parlata. Meravigliosi i dipinti murali in questi luoghi che molto hanno di magico, assieme al percorso tematico del “Respiro degli alberi”, visitando ancora il suggestivo “Maso Spilzi” quale unico ed originale insediamento alpestre del 18° secolo. Da approfondire vivamente l’architettura liberty che vi si respira, inseguendo le tracce di Freud e Depero. Scende una lacrima mentre rievochiamo “Il sentiero della Pace” quale meta di silenzioso pellegrinaggio nel mezzo a fili spinati ed enormi crateri, testimonianze di trincee, casematte, gallerie e forti. “La forra del lupo” è il tracciato che porta alla gola di alte pareti rocciose, dove gli astro-ungarici scavarono le trincee. Qui convivono le anime turistiche del relax, assieme a quelle storiche e delle tradizioni, in un perfetto connubio tra loro.

E’ possibile cimentarsi nelle salite dei boschi, considerando che qui è il vero e proprio paradiso dei bikers. Quanto al lago Lavarone…beh, non fa solo da specchio in quanto invita nelle chiare, fresche e dolci acque. Gli scenari che si aprono di continuo hanno dell’incredibile e ben lo sanno i ciclisti su strada nei loro itinerari dagli incredibili dislivelli. Eccoci alla gastronomia: pardon! Alta gastronomia quale “Gli gnocchi Sbatuì de Malga”, il “Tonco del Pontesel” quale spezzatino di carni miste servito con la polenta di patate di montagna, con aggiunta di burro, cipolla a piccole dosi e ‘Vezzena’ dop ben grattugiato. E al diavolo la linea! Perchè si degustano anche i salamini insaporiti al vino rosso, ed ancora i wurstel con impasto di carne e formaggio, denominati ‘krainer’.

Simpatico osservare che dal “Maso Guez” provengono le uova dai gusci multicolori, ciò grazie alle galline ben servite da alimenti super nutrizionali tra i quali anche il siero di latte di capra.

Eppoi ancora gli strudel, le varie confetture, i mirtilli…insomma gente, tutto meno che “ariafritta”! Tra i piacevoli incontri, segnaliamo a luglio “Latte in festa” al Passo Vezzena, la Notte Bianca, Bike Events, il Festival del Gioco, la scoperta degli antichi mestieri tramite “Recuperando il tempo”, la “Serrada Futurista” , il cui il nome dice tutto quale omaggio a Fortunato Depero – ingranaggi compresi – , poi l’affascinante sport del triathlon a Lavarone dal 25 al 26 agosto.

Non è poco, decisamente, tuttavia per saperne di più: info@alpecimbra.it ed aggiungiamo ancora che Il Giro d’Italia qui è stato sempre ben presente, che i sentieri sono mappati, che l’ospite ‘lavora’ da solo oppure in compagnia – da considerare questo un bel valore aggiunto – , che il trekking con le caprette fa ritornare bambini, c’è poi la possibilità di adottare un albero, il sentiero dei giganti gode di abeti incredibili e…. punto e fine. Perchè è giusto andare incontro adesso a Trento, Il Monte Bondone e la Valle dei Laghi quali dolci atmosfere da vivere. Trento e il Duomo.

Una storia secolare di tradizione mitteleuropea e stile italiano orientata decisamente verso il terzo millennio. Una ghiotta occasione ancora per la visita verso siti romani e la splendida basilica ‘paleo-cristiana. Inoltre a Trento si ‘pecca ‘ volentieri, la gola ‘tira’ verso la tradizione dei grandi vini con ancora tutti quei salumi, dolci casalinghi ed il pane croccantissimo. Molti attendono con ansia – 7 luglio – “la Moserissima”, ciclostorica trentina, quale pedalata vintage internazionale con biciclette da corsa d’epoca costruite prima del 1987. Onore pertanto a Moser e famiglia, capace di costruire la storia del ciclismo.

Parliamo adesso di ‘MUSE’ modernissimo Museo delle Scienze disegnato da Renzo Piano quale occasione per scoprire le sue gallerie in un amabile percorso tra scienza, natura e società. Signori, l’identità delle Alpi viene svelata: a luglio una bella full-immersion tra i ghiacciai, in questo centro di rete di musei scientifici capace di raccontarci il sapere scientifico nonché locale e globale. Quanto al Monte Bondone, la natura incontaminata coi suoi panorami ‘toglirespiro’ stupisce di continuo. Vera e propria palestra plen-air, si presta per gli amanti dello sport e outdoor, ma anche ferrate, deltaplano, trekking, biciclette da corsa, e poi per grandi eventi sportivi internazionali come la leggendaria Charly Gaul, prestigiosa granfondo tappa italiana dell’Uci. Segnaliamo il Giardino Botanico Alpino e quel grande telescopio di 80 cm di diametro per l’osservazione della volta celeste, nelle belle notti estive. Tra gli eventi “Latte in festa”, “Fen, Fen “dedicato alla fienagione, nonché quella bella giornata da vivere rigorosamente ‘green’! La Valle dei laghi presenta degli specchi incredibili ( attenzione…non fate come Narciso ) con la caratteristica di borghi, castelli medievali e vigneti. E’ luogo adatto per deltaplano, parapendio, canoa, vela, kayak e, sulle rive d’un lago, si trova la “Centrale idroelettrica di Santa Massenza di Dolomiti Hydrotour”, ove la suggestione si alimenta in quello ‘scavo’ roccioso a 600 metri di profondità, dove appunto l’acqua si trasforma in energia.

Anche qui, nelle dolci acque lacustri, non viene rispettato il comandamento della ‘gola’ in quanto il “Vino Nosiola” ed il ‘Trentino Vino Santo doc’ vengono trattati con assoluta dedizione nelle mille distillerie e cantine che costellano il territorio.

Finale? Un buon “cin cin” alla faccia dei morigerati poiché noi con onore, siamo ‘goduriosi’.

Per saperne di più: info@discovertrento.it

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com

IL TRENINO VERDE DELLE ALPI

Una nuova proposta panoramica

Domodossola – Briga –

Kandersteg – Spiez – Thun – Berna

Trenino panoramico con fermate nel

cuore della Svizzera autentica

Partenze ogni due ore

Tempo di percorrenza: 2h20min

Torino – Domodossola:

179km, 3h in treno

Maggiori informazioni:

bls.ch/treninoverde

I Top 5.

Storia. Briga, la città delle alpi. Il collegamento storico verso il nord con il

castello Stockalper.

Palato. La rampa sud con il sentiero ferroviario tra Briga e Hohtenn: scoprite le

specialità vallesane sulle terrazze soleggiate di Ausserberg.

Montagna. Kandersteg, villaggio tipico dell’Oberland Bernese e punto di

partenza per il lago di Oeschinen.

Relax. Navigate sul lago di Thun con il storico battello a vapore «Blümlisalp»

oppure con una bella colazione.

Urbanismo antico. Berna, caratteristica capitale federale con la città vecchia

patrimonio UNESCO, la fossa degli orsi, shopping sotto i portici.

Carta giornaliera «BLS Trenino Verde»

Scoprire la Regione del Trenino Verde

delle Alpi con la carta giornaliera

«BLS Trenino Verde» e viaggiare a

volontà tra Domodossola e Berna e

con i battelli sul lago di Thun.

A soli Euro 59.-

Proposte di un giorno:

Berna

Lago di Thun con battello

Disponibile anche carta 2 giorni

Le Navi Gialle hanno una destinazione in più: GARDALAND!

Prenotando un viaggio dal 1 al 30 giugno, si potrà partecipare all’estrazione di 100 biglietti di ingresso a Gardaland

 

31 maggio 2018 – “Se parti con noi, puoi arrivare a GARDALAND!

 

Questo è lo slogan del Concorso a premi, che nasce dalla collaborazione tra la Corsica Sardinia Ferries,

la Compagnia delle Navi Gialle, nata nel 1968, che trasporta ogni anno oltre 3,8 milioni di passeggeri e GARDALAND, azienda leader nel settore dell’entertainment, che gestisce il Parco divertimenti più visitato d’Italia, nato nel 1975 sulle rive del Lago di Garda.

 

Prenotando un biglietto per Sardegna o Corsica, per almeno un passeggero adulto e un mezzo di trasporto (auto/moto/camper) dal 1° al 30 giugno 2018, si parteciperà all’estrazione di 100 biglietti di entrata a GARDALAND, per un’intera giornata di divertimento.

L’atto di acquisto darà automaticamente la possibilità di partecipare al concorso.

I vincitori saranno 100 fortunati clienti estratti a sorte.

 

Per la Corsica si possono scegliere partenze da Savona, Livorno e Piombino.

Per la Sardegna si possono scegliere partenze da Livorno e Piombino.

 

Condizioni e Regolamento del Concorso sul sito: www.corsica-ferries.it

 

Dal 1968 Corsica Sardinia Ferries è la prima Compagnia di navigazione privata per il numero di passeggeri trasportati sulla Corsica, che serve tutto l’anno Corsica e Sardegna.

La Corsica è collegata da Tolone, Nizza, Savona e Livorno e, in estate, da Piombino; la Sardegna è collegata da Livorno, Nizza e Tolone e, in estate, da Piombino. L’isola d’Elba è collegata da Piombino e da Bastia (Corsica) nella stagione estiva. Corsica e Sardegna sono unite da collegamenti annuali.

Dal 2018: un nuovo collegamento con le Baleari, da Tolone ad Alcudia.

 

Corsica Sardinia Ferries gestisce una flotta di 13 navi e si occupa direttamente di tutti i servizi all’utenza: dalla prenotazione, all’imbarco, all’accoglienza, al servizio di catering a bordo.

Tutte le attività di Corsica Sardinia Ferries sono certificate ISO 9001:2008.

A Savona Vado, in un’area di 50.000 mq in concessione alla Compagnia, sono concentrate le attività organizzative, amministrative e logistiche della società che nel 2017 ha trasportato oltre 3.800.000 passeggeri.

 

OLANDA DA SCOPRIRE ….

Meijendel” è il nome della bellissima zona naturalistica di dune ricca di flora e fauna, all’interno Parco Nazionale delle Dune Olandesi. Essa si trova tra la spiaggia di Scheveningen e la cittadina di Wassenaar, poco lontano dalla città de L’Aia.

Il paesaggio

Gli ampi spazi tranquilli, dalle tipiche formazioni sabbiose, comprendono tanti “mini-paesaggi” che si fondono in un’unica veduta. Tale diversità deriva dalle variazioni di livelli, dall’influenza del mare e del vento e dall’uso che l’uomo ne ha fatto. La sabbia sempre in movimento si appoggia sulle distese d’erba che poi si trasformano in terreni sabbiosi. Avvicinandosi alla costa, la vegetazione si fa sempre più bassa. 

Hindeloopen coastal view and sunshine, Friesland, Netherlands

All’interno del parco si trova il centro visitatori Dunea, il quale, oltre a fungere da ufficio informazioni, rende potabile l’acqua ricavata dai 1875 ettari di terreno del parco, la quale viene poi distribuita a ben 1.3 milioni di persone.

I percorsi

Il centro visitatori Dunea mette a disposizione una cartina per chiunque voglia immergersi nella natura incontaminata del parco e scoprire più di 250 specie di uccelli e le volpi nascoste tra le dune. I percorsi indicati sulla mappa sono 5, ognuno di diversa lunghezza e tematica, tutti percorribili a piedi. Esistono poi altri sentieri percorribili liberamente, segnalati come “percorsi verdi”.

  • Eikenroute, il percorso dei querceti (3,2 km): si snoda su piccoli sentieri costeggiati da querce, lungo i quali è possibile osservare le numerose specie di uccelli presenti nel parco;
  • Strandroute, il percorso litorale (4,5 km): passa attraverso le dune e il bosco degli uccelli, conducendo fino al punto di osservazione sulla spiaggia, per poi tornare indietro al punto di partenza “De Tapuit” dove si trova il centro visitatori Dunea;
  • Reeënroute, il percorso dei caprioli (2,6 km): un itinerario collinare che attraversa sia fitti boschi che spazi sconfinati di bianchissime dune abitato anche da caprioli; Una delle prime tappe dell’itinerario è il punto d’osservazione “De Piek” dal quale si gode una bellissima vista fino al mare; Waalsdorp ‘40-’45, il percorso storico (2,2 km);
  • Tapuit-Kievitsduin, (1,5 km): questa passeggiata passa proprio attraverso la riserva.

Centro visitatori Dunea De Tapuit,
Meijendelseweg 40
Wassenaar
Da martedì a venerdì dalle 10:00 alle 16:00
Sabato e domenica dalle 10:00 alle 17:00
Tel 0031 -88 – 347 48 49
www.dunea.nl/duinen

https://www.nationaalparkhollandseduinen.nl/activiteiten/ontdek-het-duingebied/

Una biciclettata di 42 chilometri per andare alla scoperta dell’Olanda più tipica. Questo itinerario vi porterà attraverso il bellissimo paesaggio dei polder dell’Olanda del Sud e lungo molti antichi mulini, come per esempio quelli di Kinderdijk, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1997. La pista ciclabile inizia dal grazioso villaggio di Alblasserdam e da lì si pedala attraverso i 19 bellissimi mulini a vento del famoso Kinderdijk. Il bellissimo e vasto panorama dei polder racconta la storia di questa regione veramente unica dei Paesi Bassi dove i mulini di allora e di oggi permettono agli olandesi di vivere sotto il livello del mare. Arrivati a Kinderdijk da una strada che segue in buona parte l’antico argine, non solo si potrà passeggiare tra i mulini ma potrete anche soddisfare la vostra curiosità visitandone un paio all’interno. Chi volesse poi approfondire la sua conoscenza su questa regione e capire meglio come queste antiche idrovore abbiano tenuto asciutta questa terra, allora potrà visitare il centro informativo di questo sito UNESCO che grazie a immagini e filmati vi darà tutte le informazioni necessarie per capire al meglio la secolare relazione tra gli olandesi e l’acqua.  Se siete un po’ stanchi potete prendere i comodi battelli elettrici di Kinderdijk e fare una mini crociera di 30 minuti per godere del caratteristico paesaggio circostante. Ripresa la bicicletta attraverso i villaggi di Groot-Ammers, Bleskensgraaf e Oud-Ablas si tornerà al punto di partenza. Un percorso perfetto per scoprire il vasto panorama dei polder con fattorie secolari, mulini a vento e grandi estensioni di campi intervallati da canali e fossati.

https://www.kinderdijk.com/

Nel quartiere di Rotsoord di Utrecht, ex zona industriale in grande via di trasformazione a sud della città, si trova un’antica torre dell’acqua alta 37 metri che risale all’inizio del secolo scorso. Dalla singolare forma di una mazza da baseball, oggi ospita uno dei più rinomati e panoramici ristoranti della città, il “WT Urban Kitchen”.

I lavori di ristrutturazione della Water Tower di Rotsoord si sono conclusi e hanno portato alla creazione, al nono e decimo piano, di un ristorante con una vista spettacolare su tutta la città. Tre piani quindi animano l’antica Torre dell’Acqua: il piano, risalente al 1909 ospita il caffè WT Urban Café, cioè il luogo ideale per sorseggiare un drink o per fare uno spuntino veloce. Da qui grazie all’ascensore si arriva al nono piano per godersi le prelibatezze nel ristorante WT Urban Kitchen in un’atmosfera di grande intimità: comodi posti a sedere con piccole finestre, situati intorno alla cucina aperta per una perfetta doppia vista: da un lato il fascino della veduta panoramica sulla città, dall’altro la possibilità di osservare la brigata dei cuochi intenta a preparare deliziosi menù. Con le scale (o l’ascensore) per raggiungere il decimo e l’ultimo piano dagli interni moderni: pavimento grigio, lampade industriali al soffitto, sedie nere di tubolare metallico del designer olandese Pastoe, che ha l sua sede proprio accanto alla Torre, e un pavimento che alterna legno e vetro che permette una vista veramente unica. Proprio come dalla Torre del Duomo, anche qui si ha una delle migliori viste su Utrecht, perfetta poi per poter ammirare il tramonto. Poiché le finestre sono relativamente alte, si è optato per un leggero innalzamento del pavimento in modo che la veduta su Utrecht resti intatta. Il ristorante offre diversi menù e tre diversi prezzi (rispettivamente € 34, -, € 39, – e € 44, -) a secondo del numero di portate che possono variare tra 3, 4 o 5.

La Watertoren, o Torre dell’acqua, venne costruita in stile Neo Rinascimentale olandese ed è composta da tre piani di cui il più richiesto è il decimo proprio a ragione della superba vista. Questo livello della costruzione offre anche l’opportunità di uscire e passeggiare lungo un camminamento ideato intorno al tetto fino a raggiungere la terrazza panoramica ed è per questo che è particolarmente indicato per chi vuole pranzare con veduta mozzafiato su Utrecht, grazie anche alle enormi vetrate che offrono una perfetta visibilità.

https://wturbankitchen.nl/

Haarlem, dal 13 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019 il rinnovato Frans Hals Museum riapre con una mostra di alto profilo e di eccezionale livello: “Frans Hals e i Moderni”. Sono passati esattamente 150 anni da quando Frans Hals è stato riscoperto a cominciare dai pittori del 19° secolo come Manet, Liebermann, Singer Sargent e Van Gogh. Con circa 80 prestiti da musei di tutto il mondo, l’esposizione mostra l’enorme impatto che Frans Hals ebbe su questi pittori moderni. Per la prima volta, i suoi dipinti sono posti accanto ai commenti fatti ai suoi capolavori dai pittori della fine del 19° secolo, parole che rivelano quanto Frans Hals fosse considerato progressista: “Frans Hals, c’est un moderne”.

L’anniversario dei 150 anni passati da questa riscoperta, è divenuta l’occasione unica per organizzare questa mostra sul grande maestro del ritratto. La mostra “Frans Hals e i Moderni. Hals incontra Manet, Singer Sargent, Van Gogh” rivela l’impatto di Hals sui pittori della seconda metà del 19° secolo. Frans Hals fu ammirato, addirittura adorato dagli artisti dell’epoca, come Edouard Manet, Max Liebermann, John Singer Sargent, James Ensor, Mary Cassatt, Gustave Courbet, McNeill Whistler, William Merritt Chase, Henri Fantin-Latour e Vincent van Gogh. Tutti impressionati dal suo tocco leggero e dal suo stile pittorico poco dettagliato che loro definirono “impressionista”. Per la prima volta, i dipinti di Frans Hals saranno collocati accanto ad opere ed artisti che lui stesso aveva ispirato.

La riscoperta di Frans Hals

Hals era stato ignorato dai critici d’arte per la maggior parte del 18° secolo e la prima metà del 19°, in quanto il suo stile pittorico estremamente innovativo non si adattava allo stile accademico dell’epoca. Questo stile di pittura particolarmente libero era associato al suo modo di vivere “frivolo” e presentato come un cattivo esempio.

Thoré-Bürger (che portò anche alla riscoperta di Vermeer) presentò il lavoro di Frans Hals in varie pubblicazioni che ebbero un grande impatto sul pubblico, in particolare scrisse due articoli elogiativi sull’influente rivista d’arte La Gazette des Beaux-Arts. In questi articoli, Thoré-Bürger poneva in luce il virtuosismo di Hals e la sua audace pennellata come esempio per gli artisti moderni. Gli articoli costituirono il punto di partenza per un rinnovato interesse per le opere di Hals e per una rivalutazione del suo stile pittorico tra gli artisti di quel tempo. I prezzi delle sue opere aumentarono rapidamente e tutti i musei e collezionisti importanti divennero ansiosi di acquistare un Hals. Ad Haarlem, il Museo Civico aperto nel 1862 e dedicato a Frans Hals divenne un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per gli artisti ammiratori del pittore seicentesco.

Due magnifiche esposizioni a Haarlem

Un’altra grande mostra può essere visitata quest’autunno a due passi dal Frans Hals Museum. Si tratta dell’esposizione presso il Teylers Museum che dal 5 ottobre 2018 al 6 gennaio 2019 presenterà un’interessante scelta di disegni di Leonardo da Vinci (1452-1519) in occasione del 500° anniversario della sua scomparsa. Più di trenta disegni originali del celeberrimo artista arriveranno ad Haarlem. La capacità di Leonardo di esprimere le emozioni sarà il tema illustrato dalle opere provenienti da collezioni importantissime come quella del British Museum, degli Uffizi di Firenze, del Louvre e della Royal Library del Castello di Windsor che daranno in prestito questi fragili disegni di cui una parte non è stata finora mai esposta in Olanda.

Il Teylers Museum e il Frans Hals Museum offrono un biglietto cumulativo con tariffe ridotte per entrambe le mostre, disponibile solo online dal 22 agosto 2018.

https://www.franshalsmuseum.nl/

https://www.teylersmuseum.nl/

In Olanda sono ben 4 i mercati turistici del formaggio: si trovano ad Alkmaar, Edam, Gouda e Woerden e ognuno di loro si svolge in giorni diversi della settimana. Oltre allo scopo commerciale, questi mercati offrono spettacoli e ricostruzioni storiche delle tradizioni legate al formaggio sin dal Medioevo, inscenando una vera e propria atmosfera d’epoca.

Il mercato del formaggio di Alkmaar

Dal 31 marzo 2018 al 29 settembre 2018, il venerdì mattina dalle 10:00 alle 13:00 e alcuni martedì sera dalle 19.00 alle 21.00.

Il mercato di formaggio di Alkmaar è l’attrazione principale della città, un vero e proprio spettacolo variopinto e folcloristico che si svolge nella pittoresca piazza Waagplein. Qui, da aprile a settembre, è possibile osservare la vendita del formaggio secondo un’antica tradizione.

Secoli di tradizione

Nel lontano 1365, dal momento che esisteva una sola pesa, il formaggio veniva venduto in piazza Waagplein. Il formaggio arrivava la mattina presto e gli ispettori e i commercianti controllavano che le forme venissero impilate correttamente. Oggi sono circa 30.000 i chili di formaggio, equivalenti a 2.200 forme, che vengono allineati in attesa dei compratori.

Portatori di formaggio

In un mercato del formaggio non possono ovviamente mancare i ‘kaasdragers’, ossia i portatori di formaggio. Ma anche gli ‘zetters’ (collocatori), gli ‘ingooiers’ (tiratori) e i ‘waagmeesters’ (pesatori) svolgono ruoli essenziali per il mercato. Appartengono ad un‘associazione ricca di tradizioni. Il mercato del formaggio di Alkmaar è uno spettacolo affascinante, che racchiude numerosi aneddoti e informazioni interessanti.

https://www.kaasmarkt.nl/

Il mercato del formaggio di Gouda

Dal 5 aprile al 30 agosto, ogni giovedì mattina dalle 10.00 alle 13.00.

Il formaggio Gouda è famoso in tutto il mondo e il fatto che oggi sia uno dei principali prodotti da esportazione dell’Olanda è piuttosto sorprendente, se si pensa che è nato in questo angolo tranquillo e pittoresco della provincia dell’Olanda Meridionale. Attualmente, la maggior parte del formaggio olandese viene prodotta o conservata nella regione che circonda la città di Gouda, nota anche come la Cheese Valley. Ovviamente il mercato del formaggio di Gouda è ancora uno spettacolo nell’ambito dell’industria casearia olandese e costituisce oggi un’attrazione imperdibile, caratterizzata da antichi rituali e tipiche tradizioni locali.

Un salto indietro nel tempo

Visitando il mercato del formaggio di Gouda, istituito nel lontano 1395, sembrerà di fare un salto indietro nel tempo. Le caratteristiche forme di formaggio arrivano su carretti trainati da cavalli, quindi vengono impilate a terra prima di essere vendute di fronte allo splendido edificio che un tempo ospitava il municipio di Gouda. I contadini e i commercianti concludono l’affare con un gioco di mani, in modo decisamente teatrale.

Attività

Gouda offre una serie di attività dove il formaggio la fa da padrone. Un giro in carrozza con il “Kaas Express”, la tradizionale pesatura del formaggio nell’edificio della pesa o assaggiare questo prodotto durante una merenda ‘High Cheese’ a base di formaggio nel giardino del museo.

http://www.goudakaasstad.nl/

Il mercato del formaggio di Edam

A luglio e agosto, tutti i mercoledì mattina dalle 10.30 alle 12.30.

Il formaggio Edam, un piccolo formaggio rotondo di circa 1,7 kg di peso, prende il nome dalla storica cittadina situata nella provincia del Noord -Holland. E’ in questa città che durante i mesi di luglio e agosto, ogni mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 si ridà vita al tradizionale mercato degli artigiani del formaggio, con rievocazioni e ricostruzioni sceniche in costume. In un anno si tengono in tutto otto mercati di mattina (a luglio e agosto) e un mercato la sera del sabato dalle 20.30 alle 22.30, insieme ad un grande mercato delle pulci.

Nel XIV secolo l’Edam divenne un importante porto di esportazione per il formaggio e il suo mercato del formaggio era il cuore della città: i fattori vi portavano il loro formaggio da pesare, vendere ed esportare. Nel 1520, Edam ottenne il diritto di tenere il mercato, e mezzo secolo dopo le venne concesso a titolo perpetuo il diritto di tenere una “casa di pesatura del formaggio”.

http://www.kaasmarktedam.nl

Il mercato del formaggio di Woerden

Dal 24 aprile all’11 agosto, tutti i sabati mattina.

Tradizionalmente, gli agricoltori portavano i loro prodotti freschi nella città di Woerden, tradizione che è rimasta ancora molto viva. Dato che la città è circondata dalla campagna rurale, si trova una grande varietà di prodotti freschi regionali e locali presso questo mercato.

La città vanta forti legami con la produzione e la commercializzazione del formaggio. Infatti, oltre allo storico mercato contadino in piazza Kerkplein risalente al 1410, il più antico della regione, la cittadina vanta un popolare mercato del formaggio attivo dal 1885. Altri motivi per scegliere Woerden sono la giornata del formaggio ‘Graskaas’ ed il ‘Kaaspakhuis’ (deposito del formaggio), con la sua esperienza interattiva alla scoperta dell’arte della produzione del formaggio.

http://boerenmarktstad.nl/

Il 14 giugno 2018 si celebra il centenario di una delle più sorprendenti leggi dei Paesi Bassi: la Legge dello Zuiderzee. Questa legge diede il segnale d’avvio alla creazione dei grandi polder e alla trasformazione del mare interno, una delle connotazioni geografiche più famose anche a livello internazionale. In effetti, il paese è noto per le sue opere idrauliche su larga scala e i suoi abitanti hanno dimostrato chiaramente che la conoscenza e il know-how del controllo dell’acqua sono insiti nei loro geni.

La bonifica del Lago di Wieringermeer, la chiusura dello Zuiderzee grazie alla Diga Afsluitdijk, così come la relizzazione dei tre grandi polder: sono tutti elementi che illustrano la grande influenza che questa legge ebbe sull’estensione della superficie dei Paesi Bassi. Ecco perché il 100° anniversario di questa legge non poteva assolutamente passare inosservato. L’iniziativa di questa celebrazione, in associazione con vari partner, è stata presa dalla Provincia di Flevoland, che esiste solo dagli anni ’80 del secolo scorso.

Poiché la maggior parte dei terreni circostanti è al di sotto del livello del mare e queste zone avrebbero potuto allargarsi nel caso di forti tempeste, le autorità, nel secolo scorso, decisero di chiudere definitivamente il Mare dello Zuiderzee costruendo la grande diga Afsluitdijk, letteralmente: La Diga di Chiusura.

Un’altra conseguenza della chiusura del Mare dello Zuiderzee fu la possibilità di rubare terra al mare creando nuove zone agricole perfette per la popolazione dei Paesi Bassi all’epoca in forte crescita. Così nel 1985 nacque la nuova provincia di Flevoland, composta dal Flevo Polder del Sud, dal Flevo Orientale e dal Polder di Nordest (Noordoostpolder). La realizzazione dei polder fu completata tra il 1955 e il 1968. Ora su queste nuove terre, sono nate diverse città che assorbono l’esplosione demografica di Amsterdam, come per esempio Almere e Lelystad. Quest’ultima significa la Città di Lely dal cognome dell’ingegnere che ha creato la Diga Afsluitdijk.

Il 14 giugno verrà anche organizzato, nella città di Lelystad, un congresso sul tema dell’acqua, che verterà sulla domanda: “Che aspetto avranno i Paesi Bassi nel 2118?’’. Un secondo evento, questa volta aperto al grande pubblico, verrà organizzato nell’arco di tre giorni dal 14 al 16 giugno 2018, proprio sul tema dei lavori nel campo idraulico. Ma anche dopo l’estate, i festeggiamenti continueranno: un evento pubblico è in programmazione dal 27 al 30 settembre, nel sito protetto di Waterloopbos. Anche l’inaugurazione dell’opera monumentale basata sul Deltagoot è prevista per il 27 settembre. Il momento clou dei festeggiamenti si svolgerà però a novembre nel comune di Dronten, quando verrà organizzata l’inaugurazione del Monumento per i 100 anni della Legge dello Zuiderzee, sotto forma di un progetto di arte del paesaggio.

       ALTRO CHE BARTALI!

                  Nella genuina Svizzera

  La natura ti vuole. Meglio ancora: la natura ti rivuole! E tutto questo sotto l’egida di “My Switzerland”. Parliamo di percorsi in bicicletta, oltre 20.000 km.di itinerari in lungo e largo, perché inforcare la bici fa trend, è ecologica ed inoltre porta un sacco di salute. E ai turisti questa cosa piace molto poiché la mountain–bike, bici da corsa, …insomma tutto fa brodo per itinerari ciclo-turistici che portano letteralmente in Paradiso. I percorsi sono per ogni livello e tipologia di ciclista.

      Se poi a questo aggiungiamo l’integrazione con i trasporti pubblici…beh è fatta. Ma non è finita. Perché viene aggiunta una bella segnaletica capace di disegnare tutte le mappe, dando informazioni dettagliate sul proprio percorso. Gli itinerari vengono inoltre contraddistinti da cartelli rossi e, per rendere più accattivante questa bella avventura, è stato il creato il marchio “Swiss-Bike-Hotels” che certifica gli alloggi. Si va dal rifugio al raffinato hotel urbano, al Garni, all’hotel-wellness. Una volta arrivati è tutto pronto per far lavare l’abbigliamento sportivo, con proposta del servizio officina in caso di bisogno.

L’impegno viene gratificato dai panorami mozzafiato che si incontrano via via nelle strade, inoltre vengono scelti pacchetti di quattro giorni e tre notti che includono trasporto bagagli, pernottamento e consuete informazioni sul percorso prescelto. Una prenotazione e poi…pedala!!

Altro giro, altra corsa per altre modalità al bisogno verso itinerari più semplici, incoraggiando i neofiti alla guida delle due ruote.

Ma soffermiamoci adesso sui vari percorsi iniziando con la Regione del Berna, luogo ove viene servito burro freschissimo e buonissimo, accompagnato da quel biscotto unico apprezzato ovunque per l’ottima farina integrale. Un’occhiata al mulino è più che consigliabile. I dolci…che bontà il Bretzli e Kambly senza dimenticare poi il salato Emmenthal.

La Regione di Lucerna è ricca di tornanti e il Ticino, sotto la cima del monte Bar, offre un panorama stupendo, mentre il percorso del Reno permette di sbizzarrirsi tra bicicletta, treno, oppure battello. Nel Vallese si incontra il rinomato lago artificiale dove sono state ritrovate le impronte di un dinosauro risalente a 240 milioni di anni fa.

Argovia ci immerge nei castelli degli Asburgo, ed ancora Grigioni per un tuffo magnifico nella natura selvaggia alla scoperta di boschi e valli nascoste. I più romantici troveranno fauna e flora alpina; basta cercare…ma non troppo! Giura e Tre Laghi rappresentano la spettacolare cresta mentre Friburgo offre la visita di strepitosi vigneti che si susseguono l’un altro, sino alla Regione del lago di Ginevra godibilissima in tutti i sensi. La Route Verde include sei parchi naturali regionali nell’arco del Giura e, a questo punto con tutta questa miriade di colori, viene la voglia d’afferrarne uso, a mò di compagnia. Eccoci alla Svizzera orientale, meta dei bikers, principianti e non, capaci d’apprezzare discese ad ogni portata di tasca. Pardon, ruota!

I campionati del mondo – 5 al 9 settembre – di mountain-bike sono un un appuntamento che gli amanti del settore non vogliono proprio perdere, in quanto i migliori atleti si contendono la maglia iridata di ‘Campione del Mondo!’

Quanto all’offerta della ferrovia retica che aumenta, c’è da osservare che il treno più sci, più slitta, ed ancora treno più terme acquistabile alla stazione di Tirano, viene incontro per soddisfare tutte le richieste.

Pertanto:www.treninorosso.it www.ilgirasoleviaggi.it.

E il battello dove lo mettiamo? Chi lo preferisce, a motore, è pronto. M.S. Diamant gode di una spettacolare sala Nautilus che ci immerge nel mondo marino con tutti i suoi spettacolari colori, mentre Glacier 3000 – stazione appunto a monte del Glacier – regala un panorama strepitoso ove si stagliano il Cervino ed il Monte Bianco. Sgambetto? No, in gamba verso le escursioni a sgambettare sulle crimagliere.

La ferrovia retica del Bernina è l’unica tratta Svizzera, che da sud a nord, attraversa le Alpi a cielo aperto per un tracciato di grande effetto incontro a ghiacciai, cime alpine e valli, senza dimenticare che tale linea fa parte del Patrimonio Unesco. E’ arrivato ora il momento d’ascoltare Piccarda Frulli, vice-direttore “Ente Turismo – Svizzera d’Italia”, che ci richiama al polmone verde, all’ecologia ne ha sempre fatto il proprio fiore all’occhiello coniugando sapientemente la “fatica sana” dello sport con i vari centri benessere che lasciano completamente rigenerati.

I percorsi ciclabili? Beh, si parla di 20 mila kilometri di ramificazione per ogni età ed ogni livello scaricabili, su: www.Svizzera.it nonch sulle App.”

Perché tale luoghi sono amatissimi dagli italiani?

C’è da dire che le montagne non sono insormontabili e che è una vera gioia osservare i paesaggi incantati, idilliaci, con tutti quei fiumi e laghi navigabili che, vicinissimi alla città, permettendo di coniugare natura e cultura! E il servizio ricarica ‘bike’ ottimizza il tutto!”

Parliamo del lato economico?

Un solare sorriso e: “ Perfettamente in linea con le altre destinazioni europee, si trova buon spazio negli hotel, alberghi, pensioncine e quant’altro per la soddisfazione del viaggiatore .”

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com

VIVI VERDE, VIVI NEL TRENTINO!!!

   Inizio brillante per l’incontro sul Trentino negli splendidi locali dell’Hotel Baglioni di Firenze, con Jury Chechi – relatore – che racconta di quei luoghi che frequenta regolarmente e ove si occupa di molte altre cose nonché dei campi estivi.

Ritornarci è sempre un’esperienza piacevole, ho sempre mille cose da ammirare e proprio per la Grecia, per i giochi di Atene, mi allenai in quest’incanto di montagne. Anche Antonio Rossi, Fiona May ed altri atleti ci vengono, coniugando egregiamente l’aspetto ginnico ed il territorio. Non solo: E’ un piacere anche per le famiglie con i loro bimbi frequentare regolarmente quest’angolo di cielo in quanto i territori fanno la differenza e quindi…”Ben venga il Trentino!” .

Più che apprezzabile che “Il signore degli anelli” al Paganella Gym Camp, nei mesi di giugno e luglio, trascorrerà due settimane intere dedicate alla ginnastica artistica.

E’ i momento degli altri relatori mentre osservano che siamo nel cuore delle Dolomiti del Brenta e che l’altopiano è facile da raggiungere; inoltre i cinque paesi che fanno da corollario sono tutti vicini con ben 167 strutture turistiche. Quanto alla Toscana essa è in primis e le presenze e soggiorni aumentano sempre.

E’ ricorrente osservare voi toscani – fedelissimi – che venite sempre in questi sentieri in alta quota studiati per ogni evenienza. Per le biciclette ci sono le pedalate assistite e dopo…è così bello buttarsi sui.. canederli! I più grintosi possono fare le ‘ferrate’ con l’aiuto delle guide alpine, a seguire poi pure la gara di corsa ad ostacoli.

L’otto settembre la corsa dall’alba al primo pomeriggio nel circuito del Brenta. Si svolgerà in sentieri bellissimi e sopratutto selvaggi, senza dimenticare il “Festival dei Sentieri tematici” dal 14 al 16 settembre. Segue l’offerta top per le famiglie con: “My family wonderland”, ed ancora la possibilità nel parco faunistico d’osservare la lince, l’orso, il gatto selvatico dove vengono recuperati con fattoria annessa con pony. “Andalo Life Park” è famoso per tutti gli sport presenti, mentre nel lago di Molveno, che tra l’altro ha avuto premi per le sue acque e servizi offerti, è piacevole fare nuoto col pedalò. I ragazzi inoltre possono applicarsi all’astronomia e, dal 24 al 30 giugno, esiste l’occasione di godere di buoni pacchetti per le famiglie.”

Sciury è il simpatico scoiattolo da interrogare mentre i sentieri didattici portano alle mete senza noia. Una volta arrivati ai rifugi è bellissimo applicarsi ai laboratori, fare vari tipi di formaggio, tra cui la caciotta ed altri ancora. Bella new: a Molveno il pontile galleggiante si offre per vedere moltissime manifestazioni cinema compreso e…prossimamente a strapiombo sull’acqua, con sorpresa!!!

Un tuffo nei mesi invernali? Perché no! Quando “Euro Chocolate Cristmas “ vestirà tutto l’altipiano offrendo ‘neve’, cioccolata e prodotti del Trentino tipo frutti di bosco, miele, vino, distillati, pere, etc. “

Insomma, si trova proprio di tutto e di più in questo Patrimonio Unesco, e chi non rinuncia all’adrenalina può fare parapendio o deltaplano, sorvolando i cieli partendo dai punti di decollo sopra Molveno e dalla cima della Paganella. Ah, mettiamoci anche il “nordic – walking”, sport di origine finlandese utilizzato in precedenza per i fondisti dello sci. Nell’altopiano molta attenzione viene data ai bimbi attraverso la bella biblioteca…in alta quota! Ed ancora ascoltare le leggende del “Folletto del Meritz” , guidare sul ghiaccio seguiti con la massima attenzione da istruttori quindi in perfetta sicurezza; fare “Lama Trekking” per un insolito percorso montano, pieno avventura e divertimenti per tutti, genitori compresi!

Tutto questo per : SOGNO DI UNA NOTTE IN PAGANELLA

Per bimbi e cresciutelli, dai 7 ai 12 anni, ad Andalo torna il “Meeting Giovanissimi di Ciclismo” – dal 21 al 24 giugno – in un clima di festa, scoperte, incontri, di puro stile agonistico con tanto di Meeting-card per sconti ed un milione di opportunità attraverso panorami mozzafiato. Simpaticissimo il logo nero ed azzurro dell’orso in bicicletta con il casco in testa.

Imperdibile tra le Dolomiti del Brenta, ad Andalo, nel mese di luglio, il primo corso di scrittura creativa tra laboratori ed escursioni sul territorio. E…Ginevra di Marco, apparirà il 27 luglio presso Bait del Germano, ci farà ascoltare una delle voci italiane più amate. Confermato inoltre il nuovo appuntamento a Molveno l’8 di settembre il bel viaggetto per i tifosi del “trail-running”. Evento atteso prevedibile però con “tutto esaurito” pertanto veloci gente!!

Insomma vi abbiamo ben bene incuriosito, d’altronde le palestre naturali del ‘Fai’ , a 958 metri sul livello del mare si affacciano sulle Valle dell’Adige verso incredibili terrazze dove la natura comanda, senza dimenticare “Vita Nova Trentino Wellness” quale percorso di benessere in posti da sogno ove vengono coniugati momenti vari dedicati alla cura del corpo, con relax e sapienti movimenti. Ospitalissimi poi gli ‘Agritur’, aziende agricole capaci d’offrire alloggio in strutture rurali.

Questo tra terra, cielo, acqua + famiglia. Non è poco! Per vivere bene, anzi ‘benone’, attraverso boschi sconfinati dove il muschio ti entra nelle narici e la resina cristallina cola dagli alberi.

E se pensiamo che ‘tutto’ dista appena 20 minuti dal casello autostradale, che ci sono 50 Km di piste immacolate con copertura al 100% d’innevamento artificiale, ebbene: in pista gente !

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com