BOLZANO RIPARTE …

Alla riscoperta della lentezza

Il motore del turismo in città si sta lentamente riavviando. Gran parte della vita quest’estate si svolgerà all’aperto, con meno persone e più spazio e più voglia di ammirare tutta la bellezza della natura e dell’arte che il capoluogo altoatesino ha da offrire. Con tutta la varietà dei sapori e aromi della nostra enogastronomia. Alberghi, ristoranti e musei si sono preparati per il restart … nell’ottica di una maggiore lentezza e sostenibilità.

 

Vino di eccellenza

I vini di Bolzano hanno vinto prestigiosi premi: dal Gambero Rosso al Robert Parker Wine Advocate.

Da anni l’Alto Adige colpisce per la sua ricchezza di vini di qualità. Non sorprende quindi che l’edizione 2020 della rinomata guida enologica “Vini d’Italia” del Gambero Rosso premi i vini altoatesini con 21 voti altissimi. Ma fra i vini di punta che hanno conquistato i “3 bicchieri”, uno spicca in particolare: il Lagrein Taber della Cantina Bolzano. È la ventesima volta che riceve il più alto riconoscimento dell’Olimpo del vino italiano, questa volta per l’annata Riserva 2017. Nessun vino altoatesino ci era mai riuscito. Il Lagrein più premiato dell’Alto Adige è considerato il fiore all’occhiello della Cantina Bolzano e mostra cosa si può produrre dal vitigno autoctono Lagrein. Il Lagrein ha avuto origine a Bolzano almeno sei secoli fa. L’uva per il Taber matura tradizionalmente sulle pergole della conca bolzanina, su terreni porfirici intervallati da sabbia e ghiaia, che conservano a lungo il caldo estivo fino in autunno. Il maestro cantiniere Stephan Filippi è soddisfatto del successo continuativo riscosso dal suo Taber: “E’ il risultato di una collaborazione crescente e in costante miglioramento tra il nostro team in cantina e i singoli viticoltori, i 224 soci della Cantina Bolzano”.

L’estate della cultura a Bolzano

Un nuovo inizio si profila per la scena musicale. I concerti cameristici dell’Orchestra Haydn prenderanno il via.


Anche se diversa da prima, quest’estate la cultura sta arrivando tra la gente. L’affinità di Bolzano con la musica è cresciuta negli ultimi decenni con l’opulenza del calendario degli eventi. La pandemia ha danneggiato gravemente questo impulso e la corrispondente macchina culturale, con la conseguenza (positiva) che sono stati creati nuovi formati e nuove idee.

Anche se l’Orchestra Haydn non può ancora esibirsi per intero, ci sono di nuovo concerti dal vivo: si sono formate otto formazioni cameristiche guidate da solisti, i cui programmi musicali sono assegnati a temi come “C’era una volta in America”, “Ritorno a Vienna” o “Da Salisburgo alla Sicilia”. I concerti di avvio si terranno fino al 20 giugno a Castel Mareccio. L’ingresso è gratuito, è necessaria la prenotazione anticipata (Tel. +39 0471 053800). www.haydn.it
Nell’atmosfera suggestiva del cortile di Castel Roncolo, dall’ 8 al 23 luglio, nell’ambito delle festeMUSICALI, verranno offerte sei originali serate concertistiche. L’offerta musicale è ampia – dalla musica classica al jazz, alla musica folk contemporanea, alla world music, ai suoni di chitarra blues, alle delicate melodie di cetra, al canto a cappella fino ai suoni di tromba. L’ensemble spagnolo Las Migas inizierà mercoledì 8 luglio alle 20.30 con suoni crossover dal flamenco al jazz. Seguiranno il Quartetto internazionale Feuerbach, i Gimpl delle valli ladine dell’Alto Adige, Wieder, Gansch & Paul, i Donauwellenreiter e anche il Bartolomey Bittmann Ensemble austriaco. Vedi i dettagli del programma del Feste Musicali 2020.

Tempi straordinari richiedono misure straordinarie, dice la nuova Fondazione Busoni-Mahler in merito al Bolzano Festival Bolzano 2020, e in men che non si dica fa passi coraggiosi per rendere il programma musicale estivo non solo compatibile con le misure anti- Covid-19, ma anche per riaccendere la magia della musica classica. La musica diventa ambasciatrice di una rinnovata fiducia nel futuro. Mentre il Concorso Pianistico Busoni e l’Accademia Gustav Mahler sono rinviati all’autunno, piccoli e grandi momenti di musica si svolgeranno quasi quotidianamente dal 1° al 30 agosto: recital pianistici all’aperto degli storici partecipanti del Busoni, concerti delle formazioni dell’Orchestra Haydn, dell’Accademia d’Archi, per lo più nei cortili degli edifici residenziali, godibili da propri balconi. Ma ci sono anche serate musicali al cinema all’aperto, un programma speciale prodotto da Antiqua con musica antica e una composizione per i campanili di Bolzano del compositore altoatesino contemporaneo Eduard Demetz, che abbraccia l’intera città. www.bolzanofestivalbozen.it

Aria fresca a pieni polmoni

I luoghi di villeggiatura tradizionali dei bolzanini: l’altopiano del Renon, il Colle, S. Genesio. In funivia, in bicicletta o a piedi.

In solo mezz’ora dal centro di Bolzano si possono raggiungere le classiche località di villeggiatura estiva del capoluogo altoatesino: il Colle, sul versante orientale, e il Renon e San Genesio sul crinale occidentale. Si possono raggiungere a piedi o in bicicletta, in funivia o in auto o, nel caso dell’altopiano soleggiato del Renon, anche con l’autobus. Se volete sfuggire al caldo della città in luglio e agosto, se cercate il profumo del bosco, la natura selvaggia e viste panoramiche, se amate le escursioni a piedi o a cavallo in montagna, se desiderate sognare ad occhi aperti su un prato fiorito ai margini del bosco, o anche fare un salto nell’acqua fresca, allora prendetevi mezza giornata o un giorno intero di riposo dal trambusto della città e salite a fare il pieno di energia a circa 1.200 m sul livello del mare. Nel bel mezzo di un paesaggio naturale intatto, dove l’aria profuma di bosco e non mancano certo accoglienti punti di ristoro, potrete godere di alcune ore di relax e di svago.

Le funivie: Se volete raggiungere il Renon in pochi minuti e in totale relax, la comodissima cabinovia parte dalla stazione a valle accanto alla stazione ferroviaria, in centro di Bolzano, e raggiunge Soprabolzano sul Renon in soli 12 minuti. La funivia per San Genesio si trova nei pressi di Castel Roncolo, all’ingresso della Val Sarentino (linea bus 12). In soli nove minuti si raggiunge il grazioso paesino da dove partono numerosi sentieri escursionistici e possibilità di passeggiate a cavallo. Allontanarsi dal traffico cittadino e raggiungere i boschi del Colle: il modo migliore è prendere la storica funivia del Colle. Un viaggio a ritroso nel tempo fino al 1908, quando entrò in funzione l’opera pionieristica dell’audace oste bolzanino Josef Staffler, come prima funivia per il trasporto di passeggeri al mondo. Una replica delle cabine originali dell’inizio del XX secolo è esposta alla stazione a monte. Sul Colle la tranquillità è perfetta, il luogo idilliaco è stato scoperto dagli abitanti di Bolzano già più di 100 anni fa come località di montagna e di villeggiatura – le numerose ville signorili ne sono la testimonianza. Per diversi decenni, questo polmone verde della città è stato un’area paesaggistica protetta. Le frazioni Colle di Villa e Colle dei Signori sono immerse in verdi prati. Le famiglie adorano il grande parco giochi per bambini, fra cavalli e altri animali domestici dell’albergo – ristorante Schneiderwiesen, o fare un pic-nic sui bellissimi prati (è possibile ordinare cestini di prodotti di qualità dell’Alto Adige direttamente all’Albergo Kohlern/Colle). Anche la torre panoramica in legno con vista panoramica mozzafiato sul Corno del Renon, Forcella Sarentina, Sciliar e Catinaccio vale un viaggio in funivia. La stazione a valle si trova a Campegno, nella vicina periferia di Bolzano, raggiungibile con la linea di autobus 8 o 11.

Tempo di un tuffo… in montagna: Soprabolzano e Collalbo sul Renon offrono entrambi belle piscine all’aperto. Quella di Soprabolzano si trova a pochi passi dalla stazione della funivia. Se volete unire una giornata di nuoto a un’escursione, vi consigliamo di prendere la nostalgica ferrovia a scartamento ridotto da Soprabolzano a Collabo e sarete ricompensati con la moderna piscina di Collabo. Chi invece nella stagione più calda preferisce fare il bagno nei laghi, troverà ciò che cerca al Lago di Costalovara. Qui si può sfuggire alla calura tuffandosi nelle fresche acque del lago fino a settembre. Secondo Legambiente, il Lago di Costalovara è uno dei dieci laghi d’acqua dolce più puliti d’Italia. È raggiungibile anche con il trenino del Renon, dalla stazione ferroviaria di Costalovara è raggiungibile in soli dieci minuti a piedi. Anche a San Genesio è possibile rinfrescarsi e divertirsi in acqua: la piscina pubblica si trova a pochi passi dalla stazione a monte della funivia e offre un prato ombreggiato per prendere il sole e un panorama meraviglioso: il tutto a pochi minuti dalla città, senza dover spostare l’automobile.

 

 DA VIVERE

Una canzone per Bolzano


“Bolzano”, la nuova canzone del medico Johnny Ponta è un messaggio d’amore alla città. A realizzarla Gianni Pontarelli, medico con la passione per la musica. Originario della provincia di Frosinone, ma bolzanino d’adozione, Johnny Ponta, questo il nome d’arte, ha deciso di dedicare queste strofe a quella che è diventata la sua città.

 

 

         Delphina Vacanza Sicura

Delphina è pronta ad accoglierti dal 27 giugno. 

La tua vacanza si avvicina, per questo abbiamo pensato di comunicarti le ultime novità.

Sappiamo quanto sia importante non rinunciare a una ricarica naturale e siamo ancora più motivati ad offrirti il massimo della nostra ospitalità.

 

Al tuo arrivo, troverai una serie di misure per garantirti confort e sicurezza che metteremo in pratica con il sorriso. Le abbiamo raccolte nel Protocollo “Delphina Vacanza Sicura”.

Come arrivare in Sardegna?

Non è richiesto nessun test obbligatorio.

Sarà necessario compilare il modulo scaricabile sulla home page del sito della Regione Sardegna cliccando sul quadratino azzurro “Nuovo coronavirus,  informazione di qualità”.

 

 

Cancellazione gratuita

Un amico in Sardegna significa anche questo: poter gestire le prenotazioni in totale libertà.

Potrai cancellare gratuitamente la prenotazione fino a 8 giorni prima dell’arrivo e avere la restituzione dell’importo già pagato per la quota del soggiorno.

 

 

 

A CASA FANTINI

TUTTO È PRONTO PER L’ESTATE!

Apertura 1° Luglio 2020

– Lago d’Orta –

 A casa Fantini è tutto pronto per la riapertura!

 Salute, sicurezza e comfort sono le tre parole chiave delle misure speciali che l’hotel sta mettendo in atto per garantire ai suoi ospiti un soggiorno durante il quale non rinunciare a tutti i piaceri dell’atmosfera lake time che da sempre contraddistingue la sua filosofia: riposarsi e rallentare al ritmo lento e rilassante delle acque del lago, cartolina naturale insieme alla suggestiva Isola di San Giulio che si può ammirare da tutte le sue camere. 

Siamo sul Lago d’Orta, in una sorta di buen retiro con, volutamente, solo 11 camere, declinate in uno stile che lascia spazio ad un mix equilibrato di design e dettagli d’epoca. Cuore della casa la lounge e con l’arrivo della bella stagione il giardino progettato da Paghera, oltre alla piscina con la sua ‘cascata’, colonna sonora naturale che dialoga con il silenzio del borgo.

A casa Fantini il servizio è à la carte a 360°, ogni singolo dettaglio viene disegnato su misura.

Scegliere quando e dove fare colazione, rigorosamente con prodotti del territorio dolci, salati e homemade: in camera sul vostro terrazzo o direttamente in giardino cullati dal gorgoglio della piscina. Decidere che cosa si desidera assaporare per cena… Sì, perché già al vostro arrivo potete condividere i vostri desideri con lo Chef, Paolo Bullone, che oltre a suggerire una selezione di proposte del giorno, è a completa disposizione per assecondare le aspettative del vostro palato. Un po’ come quando si prepara la cena per la famiglia e viene fatta la classica domanda “Cosa avresti voglia di mangiare?”.

Mentre a metà pomeriggio, l’ora del tè diventa la scusa ideale per rilassarsi nella lounge, leggere un libro, farsi raccontare qualche aneddoto o racconto del lago, o più semplicemente rallentare, sbocconcellando una madeleine o una fetta di torta appena sfornate.

Il concept ‘lake time’ trova una delle sue declinazioni  anche nel benessere, qui pensato in modo da poter essere un’experience nell’assoluta privacy della vostra camera. 

Nei suoi bagni, tutti dotati di cabina doccia con vero e proprio hammam e cromoterapia, casa Fantini ha scelto la linea Tranquillity™ di Comfort Zone, sistema aromatico nutriente che, grazie ad un blend esclusivo di oli essenziali, aiuta a controllare lo stress e a riscoprire un profondo senso di tranquillità e benessere lasciando la pelle delicatamente profumata. I contenitori sono realizzati seguendo il progetto “refill”, che promuove una bellezza sostenibile utilizzando flaconi ricaricabili che evitano dispersione di plastica nell’ambiente.

La sfera del benessere a casa Fantini prevede anche un menu di trattamenti ensuite, nella propria camera o in base al meteo sulla vostra terrazza, con una terapista specializzata nel metodo Comfort Zone. Il “Rituale del Sonno”, suggerito dopo le 17.00, agisce su tre diverse vie sensoriali – olfattiva, uditiva e tattile -, induce uno stato di profondo riposo e rigenera i livelli neurologici. La sinergia degli oli essenziali, il Tranquillity™ Sound (musica 432 Hrz) e le manualità ispirate al massaggio indonesiano Sea Malay e a quello ayurvedico, abbinate all’utilizzo di soffici pennelli, portano ad una sensazione di relax e quiete per il corpo e la mente. E il “Tranquillity™ Ritual”, massaggio connettivale aromatico viso e corpo, che contrasta le contratture muscolari e allevia gli stati di tensione.

Tra le proposte per l’estate 2020:

PACCHETTO ‘FUGA ROMANTICA’

Dopo una lunga separazione – si è parlato tanto di ricongiungimento, che ha riguardato moltissime coppie, che hanno dovuto affrontare il periodo di lockdown a distanza – o per chi ha vissuto invece insieme riscoprendo nuove dinamiche e logiche di convivenza che hanno rafforzato ancora di più i sentimenti. A casa Fantini abbiamo pensato  che un weekend ‘a due’ potrebbe essere una coccola meravigliosa, per rilassarsi e riconquistare una fetta di serenità. Include: 1 pernottamento, prima colazione ‘Casa Fantini’, aperitivo, cena con menu degustazione, spumante e frutta fresca in camera all’arrivo.

A partire da 467 euro a camera

PACCHETTO ‘RELAX SUL LAGO’

“Ciò che è essenziale è invisibile agli occhi.”

Un invito alla semplicità e a dedicarsi del tempo rallentando, lasciandosi trasportare dall’effetto ‘lake time’. Include: 1 pernottamento, prima colazione ‘Casa Fantini’, aperitivo, barca privata per tutto il giorno (non è richiesta patente nautica), pic-nic ‘Casa Fantini’

A partire da 610 euro a camera

PACCHETTO ‘RIGENERARSI AL RITMO DEL LAKE TIME’

“L’acqua, il nostro costante richiamo ad andare oltre.”

Una proposta per scoprire insieme il vero significato del lake time, con un programma dedicato alla mente, al corpo e all’anima. Include: 1 pernottamento, prima colazione ‘Casa Fantini’, aperitivo, 1 Rituale Comfort Zone per persona, frutta fresca in camera all’arrivo, the e tisane de La Via del Tè

A partire da 527 euro a camera

 

 

 

 

 

Il Calidario Terme Etrusche Resort & Spa riaprirà le porte agli Ospiti il 12 Giugno 

con delle belle novità che renderanno l’esperienza di benessere degli Ospiti ancora più esclusiva e smart.

La necessità di contingentare gli ingressi ha suggerito di cambiare la modalità di fruizione del servizio di accesso alla Sorgente Naturale pertanto l’ingresso sarà soggetto a prenotazione. Ma non è finita: l’introduzione della prenotazione ha permesso di avviare la novità del ticket per mezza giornata che da molto tempo era richiesto.

 

La terza grande novità è che a tutte le procedure ordinarie e straordinarie per realizzare un ambiente di totale confort e sicurezza per gli Ospiti non sono conseguiti ritocchi ai prezzi che sono rimasti invariati.

Per Massimo e Luca D’Onofrio la pulizia e la sicurezza sono sempre stati due elementi fondamentali: “la testimonianza più importante di ciò è la collaborazione indipendente che da anni abbiamo con il Dipartimento di Patologia Sperimentale, Biotecnologie Mediche, Infettivologia ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa la quale convalida tutti i nostri protocolli di sicurezza ed igiene. Quindi grazie a tutte le procedure accordate con degli esperti di questo valore siamo convinti che, insieme ai nostri Ospiti, continueremo ad essere in ottime mani!”

 

L’obiettivo è quello di continuare a dare il massimo e per questo hanno investito in un servizio di extra controllo dei bagnanti e attività di pulizia: mentre personale addetto controllerà anche il mantenimento del distanziamento sociale nell’area wellness, altri addetti si occuperanno di organizzare in più momenti l’igienizzazione di lettini, ombrelloni, sdraio, sedie, tavoli, banconi, cordoni di scorrimento, utensili, servizi, spogliatoi, ecc. In più, grazie a tecnologie all’avanguardia di rilevazione della temperatura corporea, gli Ospiti potranno avere la certezza che chi avrà accesso al Resort, sarà privo di sintomi che sappiamo essere la condizione di oggettivo pericolo relativamente al tema del contagio.

 

Per quanto riguarda i soggiorni hanno ripensato le procedure di accesso alle camere: allo scopo di ridurre al minimo lo scambio di oggetti personali, è stata collaudata la procedura di check-in anticipato in maniera che l’Ospite all’arrivo debba solo ricevere una tessera igienizzata per l’accesso alla camera. Tutte le camere sono provviste di ingresso indipendente pertanto durante il soggiorno sarà possibile godere dell’indipendenza della casa vacanza e delle comodità dell’hotel: infatti, oltre alle pulizie di routine, provvederanno ad ulteriori 2 passaggi igienizzanti della camera ogni giorno tramite dei sistemi suggeriti dai consulenti Igiene e Sicurezza dell’Università di Pisa.

 

Infine, per quanto concerne Aqvolina Restaurant & Lounge Bar, sono stati attrezzati ulteriori spazi all’aperto per godere della natura: il Resort è un gioiello nel verde che da oggi è ancora più godibile. Si tratta di un ambiente dotato di grandissimi spazi che intendiamo sfruttare per il massimo del confort, in più sono stati creati dei sistemi tecnologici per dare la possibilità a tutti gli Ospiti di visionare i menù sui propri dispositivi portatili (come telefoni, ipad, ecc…).”

 

Bolzano “a casa vostra”

Un viaggio alla scoperta delle bellezze e curiosità di Bolzano da un punto di vista insolito: la comodità della propria casa.

    Video che vi mostrano l’insolita Bolzano di queste settimane, pillole con curiosità e aneddoti sulla città, tantissime foto inedite e una challenge, una sfida, che invita, a partire da mercoledì 1° aprile, ospiti e bolzanini a sfidarsi su Facebook e Instagram a colpi di foto. Tutti possono condividere i propri ricordi di Bolzano in fiore per dar vita a una lunga primavera senza tempo. Basta postare la foto e taggare l’hashtag  #BzSpringfromhome.

In questo momento difficile, il team dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano lancia nuove iniziative sulle sue pagine social su Fb e Instagram. Ospiti e residenti, anche restando a casa, possono continuare così a “vivere” Bolzano da casa, in attesa di potere godere di nuovo di persona delle tante bellezze della nostra città.

 

      LA CULTURA DEL RISPETTO

                                        In reciproco dono

   Il Premio “Diritti Umani consegnato da “Semplicemente Donna” a Castiglion Fiorentino al Teatro Mario Spina, lo scorso novembre 2019, è andato stavolta all’afghana Suraya Pakzad. Donna dal bellissimo volto ed intenso, ha trascorso un’esistenza molto difficile capace tuttavia di fortificarla, tanto che ella dirige “Voice of Women Organization” movimento femminile per rivendicare i diritti delle donne, nato nel regime post-talebano. Con grande dolcezza – ma anche fermezza – di fronte alle scolaresche racconta che la fierezza è un valore fondamentale, da crederci intensamente, portandolo sempre avanti.

La mia è una famiglia numerosa con molti, molti fratelli e madri diverse, però mio padre mi ha fatto studiare e di questo ne sono estremamente orgogliosa, insegnandomi la parità che dovrebbe regnare  tra uomo e donna, anche se è un traguardo difficile da raggiungere specie nelle zone da cui provengo. Quanto alla politica sono del parere dell’importanza dei leader che purtroppo nel mio paese non operano bene. Dopo la guerra, con l’arrivo dei  talebani nel 1998, che  presero il potere di tutto, tutto assolutamente, vietata la scolarizzazione ed  io, di nascosto – Suraya è laureata in lettere all’Università di Kabul e le piace osservare che le poesie arricchiscono i pensieri – rischiando non poco, tenevo lezioni private. Questo facendo turni, chiedendo aiuto anche alle mie amiche, in un distretto di Kabul, rischiando prigione e minacce di morte. Eppure proseguivo,  e qui, in questo clima bellissimo dove i ragazzi entrano coi loro zaini, è piacevole vederli interessati, applicati agli studi.” 

Tosta e scomoda, la splendida Suraya Executive Director di “Voice of Women Organization”, che si è dovuta sposare a 14 anni divenendo poi madre di sei figli. Alla domanda di come è riuscita a convertire la paura in coraggio, risponde che nel clima belligerante ove la tensione si tagliava con un dito, vi erano molte, molte vedove anche abusate e violentate, ed aiutarle era severamente proibito. Considerate delle recluse, non potevano lavorare fuori casa contando solamente sui matrimoni combinati. Praticamente una vita di vera privazione, con quel regime talebano in cui la tensione era palpabile alle stelle  a seguito delle  minacce degli estremisti. Ma lei è una donna che non si piega, denunciando  di conseguenza alle Nazioni Unite, soprusi ed abusi inflitti a chi era vietato ribellarsi, e perciò ricevendo il premio “Women of Courage” del dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ed ancora il “Malali Medal”  dal presidente dell’Afghanistan .

 Riconosciuta da ‘Time’ una delle 100 persone più influenti del mondo, in Germania ha ricevuto “The Female Leader of the Year Award.”  Anche se lontano. eppur vivissimo, il ricordo di lei bambina dodicenne che vide uccidere la propria preside in quanto priva del velo; un fatto che  scatenò l’ossessione di aiutare  deboli e chi subiva conflitti. Finalmente nel 2001 Voice of Women Organization, costola apolitica ed apartitica, riesce a dare una buona promozione socio-economica  a ragazze e donne, mentre Suraya per motivi logistici, ne trasferisce la sede ad Herat al fine di garantire loro condizioni migliori tramite protezione legale e sociale, con promozione della legislazione sui diritti umani. Questo con adeguati servizi sanitari, attente guide d’emancipazione sociale. Il tutto unito a gruppi di formazione professionale per l’empowent   economico. Evidentemente volere è potere. Un buon lavoro di squadra operato con il supporto di 234 dipendenti, in 29 province afghane. Seguono strutture protette, consulenze familiari, legali e psicologiche, inserimento lavorativo, asilo per i piccoli, nonostante la violenza domestica sia altissima.

“Sradicare simile mentalità  è molto, molto difficile. Fondamentale pertanto puntare sull’indipendenza economica, basilare per studiare e pagare le tasse nonostante in molti paesi la libertà è ancora negata, tanto che per l’abitazione comune, vige il concetto di proprietà maschile, nel mentre la donna contribuisce alle spese di casa! Dire arretratezza pertanto è estremamente riduttivo.”

Tuttavia, tra “vecchio, passato e presente”, oltre 3000 donne hanno avuto accesso a corsi di alfabetizzazione, formazione professionale e “life skills”, con figure femminili che scrutano il futuro dell’Afghanistan visto che varie di loro sono entrate in politica, nel parlamento, partecipando  alla società civile.

“Finalmente escono, accedono all’Università con dottorati di ricerca, godendo anche di attività commerciali. Ma c’è ancora molto da fare – prosegue la signora Pakzad – in quanto i nostri rifugi accolgono chi non vuol più subire violenze fisiche e morali, tanto che troppe, veramente troppe di loro, finiscono in carcere per abbandono del tetto coniugale, adulterio, uxoricidio, disubbidienza verso matrimoni combinati.

La sua è una vita più di spine che rose,  quando rievoca l’essersi sposata nella condizione di sposa-bimba  a quattordici, quanto ad oggi racconta che, anche se non ci sono più i talebani, continua a regnare troppa discriminazione, terrore, efferatezza, visto gli oltre 100 casi di auto-immolazione, nonché suicidi – facendosi ardere vive -, oppure ingerendo acido. E, se il marito muore, vengono ridotte in povertà e condannate socialmente subendo stupri da padri e cognati, in quanto considerate  delle povere derelitte.

L’ospedale ‘Istiqlab ‘di Kabul finanziato dalla Cooperazione Italiana, ha un reparto riservato alla ustioni, ma la maggior parte di loro muore o resta sfigurata, complice la famiglia stessa  che imputa la disgrazia ad errori domestici. Quanto alla Costituzione, esiste ma potrebbe essere decisamente migliore visto che i propositi del governo Karzai sono rimasti disattesi causa la pressione talebana, facendo divenire i diritti femminili una sorta di compromesso per la pace. Questo ha sollevato l’indignazione unanime della comunità internazionale, nonché delle varie organizzazioni femminili, facendo  fare retromarcia a Karzai.

Poiché le battaglie avvengono anche senza muscoli.

Alla fine arrivano parole che pesano come macigni, contraddistinte tuttavia da messaggi leggeri colmi di speranza.

Per mio figlio ventenne. Già, doveva essere qui  con me mentre ricevevo questo premio, ma non è arrivato il visto per l’Italia. Precedentemente è stato rapito e torturato –  si sa chi sono ma non possono scontare la pena  in quanto supportati dalla polizia – per vendetta cercando di fermarmi – . Ha subito violenza fisica e morale, in India è stato poi operato e adesso, fortunatamente sta meglio, si,  – sorride illuminandosi – si sta riprendendo. Innegabilmente sono al corrente del rischio che corro…non pensavo un giorno di diventare attivista e di ricevere premi internazionali, però l’uguaglianza  è un nostro diritto, ed io lotto e lotterò sempre, consapevole del fatto che 30 anni fa nel mio paese, la situazione era decisamente migliore. Ma non mi piego. E, se sono qui, è proprio per parlarvi di questo.”

  

Carla Cavicchini 

 mail: cavicchini.press@gmail.com