BOLZANO  Eventi

 

 Spring in the city (Mercatino di Pasqua)

6 – 10 aprile

un curato mercatino dei sapori autentici del territorio e dell’artigianato artistico per l’inizio della primavera. Le casette animeranno piazza Walther per cinque giorni, con la proposta di oggettistica varia, gioielli, pane e fiori. e decorazioni pasquali. Sarà presente anche un programma di contorno con concerti musicali e attività per i più piccoli

 Weinkost

20 – 23 aprile

vetrina sui grandi vini di Bolzano e dell’Alto Adige a Castel Mareccio. Durante le quattro giornate saranno proposte diverse degustazioni e seminari tenuti da esperti del settore. Saranno presenti in totale 40 cantine vitivinicole provenienti da Bolzano e dall’intera regione Alto Adige. Durante l’evento è previsto un accompagnamento musicale di sottofondo.

Il programma prevede:

20 aprile: h 17 -23: inaugurazione e giornata dei produttori

21 e 22 aprile: 10 -22 degustazione dei vini e servizio catering

23 aprile: h 10-20 degustazioni di vini con servizio catering e chiusura della manifestazione

Bolzano in Fiore Arte / Kunstgarten

14 – 15 – 16 aprile

 21 – 22 – 23 aprile

 28 – 29 – 30 aprile – 1° maggio

Uno degli eventi più tradizionali della città con programma di contorno adatto a famiglie, ospiti e concittadini. L’evento si svolgerà in vari punti della città e comprenderà 5 installazioni artistiche a cura di RespirArt e un programma culturale e musicale organizzato con le maggiori istituzioni cittadine (Südtiroler Kulturinstitut, Teatro Stabile Bolzano, Scuola di musica Vivaldi, Teatro Cristallo, Weigh Station, Conservatorio Monteverdi, Fondazione Haydn Centro Santa Chiara di Trento, Südtirol Jazz Festival). Bolzano in Fiore Arte culminerà con la tradizionale Festa dei Fiori (29 aprile – 1° maggio). In aggiunta, Veloflora, un raduno di bici d’epoc

Castelronda

10 – 11 giugno

evento dedicato alla scoperta dei castelli della conca bolzanina, in collaborazione con la Fondazione Castelli e con le Associazioni turistiche di Andriano, Chiusa e Appiano

      STAGIONE INVERNALE DI DOLOMITI SUPERSKI A +4% CON PERIODO             NATALIZIO SUI LIVELLI PRE-COVID

    Tra sabato 26 novembre 2022 all’8 gennaio 2023, la stagione sciistica di Dolomiti Superski registra un +4% sia per i passaggi agli impianti, che anche per i primi ingressi (sciatori in pista). L’analisi del solo periodo natalizio e di fine anno fa registrare risultati ancora più confortanti: +18% di passaggi e +15% di primi ingressi rispetto al 2021-22. Il 4 gennaio 2023 è stata la giornata con maggior afflusso: 207.000 sciatori sui 1.200 km di piste di Dolomiti Superski.

 

Tempo di bilanci

Si sono concluse le vacanze di Natale e fine anno anche sulle Dolomiti, dove in questi giorni sono iniziate le classiche settimane bianche. Per gli operatori di Dolomiti Superski è tempo di un primo bilancio al termine del periodo di punta durante la stagione invernale. E i risultati sono molto soddisfacenti, visti sia i primi ingressi (sciatori in pista) che anche i passaggi agli impianti assestati su un +4% ciascuno, in riferimento alla stagione invernale scorsa. Siamo per tanto ritornati ai livelli delle stagioni pre-Covid. Analizzando in maniera più mirata il periodo delle vacanze di Natale e Capodanno (26/12-06/01), i numeri sono ancora più soddisfacenti, confrontati con la scorsa stagione: passaggi a +18%, primi ingressi a +15%. Questi aumenti, sia dei passaggi che dei primi ingressi, sono sicuramente da attribuire in gran parte alla mancanza di obbligo di possesso del Green-Pass e delle limitazioni alla libertà di spostamento dei turisti stranieri. Il giorno 4 gennaio 2023 ha fatto registrare ben 207.000 primi ingressi, piazzandosi al 3° posto nella classifica delle giornate migliori negli ultimi 10 anni in Dolomiti Superski. “La stagione 2022-23 è partita molto bene e come impiantisti siamo più che soddisfatti, anche perché in autunno si prospettava una stagione difficile, sia per i costi dell’energia alle stelle, sia perché tutta la filiera aveva dovuto adeguare i prezzi per la vacanza invernale. Ma, numeri alla mano, i nostri clienti dimostrano ancora una volta tanta voglia di sciare e di trascorrere le proprie vacanze sulla neve – e di apprezzare il servizio che noi offriamo. Ora confidiamo nel proseguo positivo della stagione fino a metà aprile” così Andy Varallo, Presidente di Dolomiti Superski.

 

Gli acquisti online volano

La stagione invernale in corso è altresì caratterizzata da un notevole incremento delle vendite online degli skipass. Se prima della pandemia, gli skipass venduti tramite Internet erano ancora l’1% del totale, attualmente si raggiunge il 20%. Il tutto può essere ascritto alla comodità del servizio, all’ulteriore sconto del 5% se gli skipass giornalieri e plurigiornalieri sono acquistati almeno 2 giorni prima di utilizzarli e alla funzionalità dello shop online, dove sono disponibili la maggior parte delle tipologie skipass di Dolomiti Superski. “Abbiamo puntato molto sulla vendita online degli skipass e la spinta tecnologica data dalla pandemia e dal sistema di matching tra skipass e Green Pass lo scorso anno, hanno abituato i nostri clienti a sfruttare di più i nostri servizi online. I risultati sono sorprendenti e ne siamo fortemente soddisfatti” commenta il Direttore Marketing di Dolomiti Superski, Marco Pappalardo.

 

“Rewarding” con ECO-badge

Sta ottenendo molto successo anche il programma “Rewarding” di Dolomiti Superski, legato a una ricca estrazione di premi al termine della stagione, tra coloro che avranno collezionato più badges sciando nei 15 comprensori delle Dolomiti. Ad oggi sono stati assegnati oltre 250.000 badges agli sciatori che partecipano all’iniziativa online tramite la APP Dolomiti Superski. Tra le novità c’è anche l’Eco-Badge “Pianta un albero”  proposto a 5,00 Euro. Con questo progetto, Dolomiti Superski vuole contribuire alle misure di salvaguardia e ripristino dei danni causati dall’uragano Vaia, dalla nevicata pesante e dal bostrico nelle Dolomiti. Con i fondi raccolti – che saranno raddoppiati da Dolomiti Superski – verrà realizzato un progetto di rimboschimento del versante sudovest di Plan de Corones, che mostra ancora le ferite di questi devastanti eventi naturali. In collaborazione con l’Ispettorato Forestale di Brunico – Provincia Autonoma di Bolzano, che curerà l’aspetto scientifico e operativo, in primavera verranno piantati migliaia di piccoli pini, abeti, larici, cirmoli e anche latifoglie, per far rinascere il bosco.

 

Ufficio stampa Dolomiti Superski

Diego Clara    Cell.: +39 366 6861403

               

    

 

GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE

presentazione di quattro dipinti restaurati grazie a Confartigianato

L’incontro è previsto a Palazzo Ducale nella mattinata di giovedì 26 gennaio. Alle due opere di Sebastiano Conca se ne aggiungono altre di Gian Giacomo Pandolfi

  A un mese dall’esposizione di due tele raffiguranti una Madonna annunciata e un Angelo annunciante attribuite all’autore Sebastiano Conca – al termine di un importante restauro eseguito da Veronica Soro della ditta Cinabro di Pesaro, grazie alla sponsorizzazione della Confartigianato di Ancona – Pesaro e Urbino – la Galleria Nazionale delle Marche torna a ospitare altri due dipinti appena restaurati.

           Giovedì il 26 gennaio, alle ore 10.30 nella prestigiosa sede di Palazzo Ducale di Urbino, oltre che delle opere di Sebastiano Conca, sarà presentato il restauro di due dipinti su tela custoditi nella Chiesa del “Nome di Dio” di Pesaro intitolati San Pietro risana lo storpio e San Paolo libera l’ossessa, del pittore pesarese del ‘600 Gian Giacomo Pandolfi.

          La presentazione avverrà nell’ambito del convegno dal titolo “Arte e territorio – la cultura del bello” – organizzato da Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche e il contributo della Camera di Commercio delle Marche – e dedicato all’approfondimento del ruolo che le ricchezze del patrimonio culturale e l’educazione al “bello” possono avere nella promozione del territorio, nel sostegno alle economie locali, così come nel sensibilizzare le persone – i giovani soprattutto – ad aver cura dei luoghi in cui vivono.

Apriranno l’incontro i saluti di Marco Pierpaoli, segretario Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, e di Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche e tra gli interventi previsti anche quelli del sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, di Daniele Vimini, assessore alla Bellezza del comune di Pesaro, di Giovanni Russo, funzionario storico dell’Arte e direttore dei Lavori e di Giulia Papini, funzionario restauratore della Galleria Nazionale delle Marche.

Ad illustrate gli interventi eseguiti sulle tele grazie ai fondi raccolti con il 5X1000 da ANCoS APS, Associazione partner di Confartigianato, saranno i due restauratori Michele Papi e Veronica Soro.

Prevista la presenza all’iniziativa anche di Stefano Furlani, artigiano-artista fanese che trasforma semplici sassi in opere d’arte e che ha recentemente presentato il suo libro Sassi d’autore.

Al termine del convegno sarà possibile visitare la Sala del Settecento della Galleria Nazionale delle Marche dove sono in mostra le due tele restaurate di Sebastiano Conca.

Ufficio media Marco Ferri

+39 335 7259518  –    press@marcoferri.info

 

 

Info

Galleria Nazionale delle Marche

Palazzo Ducale di Urbino

Piazza Rinascimento 13, 61029 Urbino (PU)

Telefono: 0722 2760

www.gallerianazionalemarche.it

   CIBRÈO FIRENZE PER LA FONDAZIONE MEYER

    Dal 1° Dicembre, Cibrèo lancia le nuove strenne di Natale con i suoi prodotti gourmet: il 10% del ricavato sarà destinato alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer Il Gruppo Cibrèo ha deciso di sostenere la Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Anna Meyer con una iniziativa che si terrà nei giorni delle festività natalizie. La storia di Cibrèo è da sempre sinonimo di attenzione all’altro, spirito di solidarietà, accoglienza e partecipazione.

La sua identità si lega a filo doppio con quella della città di Firenze, ai luoghi e ai simboli che più la contraddistinguono. Creare un’occasione di solidarietà che raggiungesse e coinvolgesse direttamente i tantissimi estimatori del “mondo Cibrèo”, è stato un atto naturale. Che questa iniziativa dovesse riguardare il Meyer è sempre stato fuori di dubbio sin da subito. A partire da Venerdì 1 Dicembre, al Cibrèo Caffè situato all’interno dell’Hotel Helvetia & Bristol, saranno disponibili le nuove strenne gastronomiche con le specialità Cibrèo quali ragù, conserve, marmellate o altre prelibatezze. Una classica occasione di regalo natalizio, insomma, ma con l’aggiunta dell’assoluta freschezza, della qualità, del prestigio e dell’incredibile gusto genuino dei prodotti Cibrèo.

Il 10% di tutto il ricavato andrà in beneficenza alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer, per sostenere progetti di cura, accoglienza e assistenza al Meyer, da sempre un fiore all’occhiello della nostra città, della Toscana e dell’intero territorio nazionale, grazie all’eccellenza dei suoi medici, all’umanità dell’intero staff ospedaliero e delle sue strutture all’avanguardia. Inoltre, saranno presenti dei box per la raccolta di eventuali donazioni spontanee.

 

 

“È una bellissima iniziativa, che aiuta tanti bambini. Non c’è niente di più importante dei bambini. Nel leggere il dettaglio di ciò che verrà realizzato con la nostra donazione c’è solo da commuoversi e speriamo sinceramente di poter donare davvero tanto. Ogni passaparola o aiuto che ognuno di noi potrà dare è un aiuto al Meyer e a questi fantastici bambini”, commenta Giulio Picchi da poco succeduto al padre Fabio Picchi, chef (o cuoco, come amava definirsi), fondatore nel 1979 del Ristorante Cibrèo e grande difensore dell’idea di “prossimità condivisa” e dell’importanza del concetto di “comunità territoriale collaborativa”. All’interno delle strenne, disponibili in due diverse varianti, è possibile trovare anche il suo libro di ricette di famiglia “Soffriggo Per Te”.

CONTACTS: Federica Ceccanti Senior Marketing Advisor f.ceccanti@vitanovasrl.com – press@cibreo.com Tel. +39 3289043335 Io aiuto il 2022 2023

 

 LA STORIA DI CIBRÈO  La storia del Cibrèo inizia nel 1979, quando il giovane chef fiorentino Fabio Picchi apre il Ristorante e la Trattoria Cibrèo nel quartiere di Sant’Ambrogio a Firenze. Sceglie il nome Cibrèo ispirandosi ad uno dei piatti della tradizione fiorentina, che nel linguaggio popolare di altri tempi significava“un insieme di cose buone”. Il desiderio che anima Cibrèo è sempre stato quello di tramandare nel tempo i profumi e i sapori autentici dellatradizione familiare della cucinafiorentina e toscana, nonché andare alla scoperta dei migliori prodotti che il territorio italiano ha da offrire. Le materie prime scelte con cura provengono da contadini, pescatori ed allevatori, che condividono con Cibrèo la passione per le cose buone, la tutela del territorio e la salvaguardia di produzioni ecosostenibili. Da qui la scelta di menù che seguono il naturale ritmo delle stagioni, evolvendosi e cambiando ogni mese, ogni settimana, ogni giorno. Lo stesso entusiasmo con cui Fabio Picchi ha gestito per oltre 40 anni la sua attività, lo si ritrova nel figlio Giulio, attuale proprietario del Cibrèo, che oltre ad essere un pittore ed appassionato artista, è anche un abile ristoratore che dirige sapientemente le sette identità che costituiscono oggi il mondo Cibrèo: – Cibrèo Ristorante – Cibrèo Trattoria – Cibrèo Caffè – Ciblèo – Teatro del Sale – Cibrèo Caffè at Helvetia & Bristol Firenze – Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar at Helvetia Bristol Firenze

                 GUENDA GORIA INFIAMMA  IL TAPPETO ROSSO ALLA FESTA  DEL                         CINEMA DI ROMA

 

 Dicono che portare l’intimo sotto gli abiti aderenti ‘ segni’, di conseguenza è bene farne a meno. Non male tuttavia infilare un bel ‘tanga’ sgambatissimo per un buon effetto make-up ‘nude-look’, contrassegnato dall’essenzialità di due coriandoli ed un francobollo! Di poco vestita…di niente vestita? Non proprio così per Guenda Goria per la diciassettesima edizione della “Festa del Cinema” nella Roma capitolina. Sfilando presso l’Auditorium “Parco della Musica” sul prestigioso “Red – Carpet”.

 

La bella fanciulla ha avuto modo d’incedere con grazia ed eleganza  grazie al bellissimo abito rosso fiamma interamente in macramè della fashion-designer pratese Eleonora Lastrucci

Guenda Goria con la Fashion designer Eleonora Lastrucci

così attenta  nel rifinire ‘a puntino ‘ l’outfit per la Goria  con tanto di gioielli argentei splendenti come la luna, nonché sandali “tacco 12”, preziosi come platino.

 

Grazia, sorriso, decolletè non troppo esibito e generoso spacco, hanno accompagnato la sfilata dell’affascinante Guenda dai mielati capelli, siglando l’alta sartorialità della stilista Eleonora Lastrucci unica nella preziosità dei propri capi, celebrando  magnificamente l’essenza femminile.

Foto Credit: GettyImages Mondadori Portfolio – Acconciature: Michele Spanò –Make-up: Irene Taurino & Studio 13   

Carla Cavicchini

 

   LA CURA .. giusta !

    Un esperimento innovativo e per certi aspetti rivoluzionario della casa vitivinicola La Cura di Massa Marittima che produce vini di altissima qualità: il vino viene messo a maturare sott’acqua nel mare del Golfo di Follonica e sta ottenendo risultati eccellenti.

Già ottenuto un riconoscimento significativo come il migliore Merlot d’Italia, premiato al concorso di Aldeno (Trento).

La tenuta La Cura – info@cantinalacura.it – si estende per venticinque ettari di vigneto nel cuore della denominazione Maremma Toscana Doc e Monteregio di Massa Marittima, situata nell’alta Maremma Toscana sulla costa tirrenica.

Le principali varietà ospitate sono Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Ansonica, Vermentino, Malvasia, Trebbiano e Chardonnay. Privilegiando un approccio ecologico per la lavorazione del suolo e delle vigne, coordinata dall’Università di Pisa.

Le prime bottiglie di vino risalgono al 1999, ma è nel 2001 che entra nel mercato il Merlot La Cura, il vino “bandiera”, capace da subito di mettersi in luce a livello nazionale tra le etichette di questa tipologia, che proprio nella costa toscana trova uno dei suoi terrori d’eccellenza. Affinato in barrique per un anno.

Un esperimento originale che sta offrendo risultati davvero di notevole interesse, anche dal punto di vista scientifico, confermato anche da esperti dell’università di Pisa.