E’ SEMPRE TEMPO D’IMMAGINE
meglio ancora “Immagine Italia’!
Calza proprio a pennello il motto “Non è forse eleganza dimenticare ciò che si indossa?”. Non a caso questa era la frase amatissima del ‘pazzoide’, trasgressivo e pure depravato, Yves Saint Laurent, grande creatore che nel mondo della stoffa ci vedeva proprio bene. E una di buona ‘stoffa’ è anche la stilista Regina Scherecker la quale col dire: “L’eleganza è tutto meno che il vestito!” denota forte intuito e buona determinazione.
A questo punto accogliamo il caldo benvenuto pervenutoci da Immagine Italia § Co. 2016 – la serata d’apertura negli enormi e splendidi locali di Villa Borghese per il cibo, l’accoglienza, per il buon gusto dettato in ogni angolo era semplicemente magica – nonché dal suo mondo imprenditoriale che ci ha accolto alla Fortezza da Basso nella città dantesca. L’evento, considerato piattaforma ideale per scavare continuamente nel mondo del nuovo, afferma la propria identità nel mercato mondiale con occhio attento al mondo del business.
Non a caso ‘Immagina’ è il più grande incubatore di tendenze moda intimo e lingerie e, visto che siamo in tema, eccoci ai brand più che prestigiosi provenienti dal Brasile, dal Belgio, dalla Svizzera, dall’Italia, Francia, Spagna, Germania ed altre nazioni ancora. Qualche nome? Selene, stupenda linea spagnola, Oscalito, Blugirl, Senoretta, Punto Blanco, Sciara, Valery, Ritratti Milano, Sciara, Pastunette, Chiaramore, e tante, tante altre linee capaci letteralmente d’infiammare la fiera dell’intimo con capi mozzafiato, d’una raffinatezza semplicemente unica, tanto da potere essere indossati ‘sopra’ come sottogiacca o come finissima maglieria, da esibire con fasciante gonna oppure attillatissimi leggins.
Che bello il ritorno alla donne ‘curvy’, vere donne pin-up che evocano innegabilmente la formosa Sofia Loren e l’audace Lollobrigida. ‘Femmena’ – ecco che spunta ‘Totò… con la sua malafemmina dedicata alla Ninì Pam Pam!” – è sinonimo di seduzione, ma anche l’uomo, il maschio vero! Lo è specie se ben palestrato, con un bel taglio di capelli, sorriso contagioso ed un bel po’ d’ironia! Ma ritorniamo al magico mondo dell’osè grazie ai reggiseni, slip, tanga, babydoll, culotte, con una miriade di body quali ‘pezzi’ unici d’una sensualità singolare ed accattivante. La guaina è una capo che ‘tira’ parecchio, decisamente, quale l’audace corsetto a vita alta realizzata con tessuti impalpabili capaci di scolpire ben bene la silhouette. Questo con cuciture ultrapiatte, da infilare agevolmente per non far ‘segnare’ gli abiti.
Di grande, grandissima auge, quella sorta di reggiseno trasformabile che si allunga sino a diventar culotte, meglio ancora versione ‘tanga brasiliano’ per evidenziare il lato ‘b’. Insomma, la determinazione non manca, seppur unita alle mille personalità che ognuna di noi conserva: siamo bimbe, fatalone, ma anche creature forti e coraggiose. I collant. Quando nacquero segnarono una vera e propria rivoluzione nel mondo femminile, adesso li abbiamo visti di grande qualità realizzati con filati pregiatissimi per uno stile ‘Legmania‘ dai mille colori e fantasie floreali, con tanto di trafori, pois e pure pizzi. Gradita la new entry orientale portatrice di rossi laccati, gialli pieni, bleu color zaffiro, nonché ‘sottile’ verde pavone.
La camicia da notte con la sua vestaglia da sempre rappresenta il ‘must’ nella corsetteria, se poi tale preziosità si forgia di giochi trasparenti effetto lurex… beh…i subbugli di chi osservava le sfilate, erano più che capiti!
Morbidi e confortevoli anche i pigiami ed articoli per lo sport adatti ad uno stile di vita pacifico, nonché pieno di di brio e vitalità. Per non parlare poi delle modelle italiane e straniere presenti negli stand, dotate d’una bellezza talmente unica, che abbagliava l’intera Fortezza! Durante le sfilate è stato possibile ammirare lo stile underwear accanto al luxury, per una tipologia apprezzatissima che si muoveva nelle fasce alte e medio – alte con buona partecipazione dei mass media.
Il concept unico anche negli arredi, porta “Immagine Italia” ad espandersi sempre più quale “salotto very very good” delle fiere, piacevolissimo da visitare. Piacevole inoltre l’impronta ‘green’ del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia, assieme all’Associazione vivaisti italiani che collabora regolarmente con l’ente organizzatore con le splendide forniture di piante ornamentali.
Massiccia inoltre la presenza dei buyers stranieri provenienti dal Portogallo, Arabia Saudita, Turchia, Egitto, Grecia, Germania, Francia, Repubblica Ceca, Egitto, Russia, Ucraina e molti altri paesi ancora: tra questi anche boutique di lusso, negozi al dettaglio e on–line, agenti, distributori e importatori.
Anche l’economia ha visto il suo buon rilancio con un valore di esportazioni più che notevole: non a caso Pistoia gode della più alta rappresentatività di imprese in questo settore con una affluenza che è stata capace di raggiungere una quota vicina ai 6000 visitatori. Stefano Morandi presidente della Camera di Commercio di Pistoia nell’osservare la preziosità delle collezioni esposte, sottolineava che: “Il concetto ‘fiera’ è ancora un format valido per l’ottenimento d’un rilancio economico concreto delle produzioni italiane ed estere di grande qualità”. Tra tanto ‘luxury’ non mancava la forza di convegni e meeting quali “Come trovare il cliente ideale grazie a Facebook e Instagram”, nonché l’ottimo servizio di consulenza sulla etichettatura di prodotti tessili a cura della Camera di Commercio di Pistoia; a seguire l’incontro “La reputazione nell’era dei Social Media”.
Doveroso! Sennò che ‘Immagine Italia” è?
Carla Cavicchini