LE TERRAZZE E GLI ALPEGGI DELL’ALPE CIMBRA
a tutto relax…il Trentino ti aspetta!
Se la voglia di verde ci assale, un bel ‘tuffo’ nel Trentino, direzione Alpe Cimbra, è quello che ci vuole. Contrassegnata dai territori degli altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, incanta per la bellezza, presentando uno dei più grandi alpeggi d’Europa.
Nel bel mezzo di orizzonti sconfinati dove è piacevole allargare i polmoni sentendo l’eco che rimbomba, accanto alle malghe, dirigiamoci verso Luserna, luogo interessante grazie anche ai suoi importanti significati culturali quali la lingua cimbrica – prende molto dal bavarese – delizioso dialetto locale, che salvaguardia le buone tradizioni. Il villaggio è una vera perla, un’isola etnico – linguistica, ultima patria dei ‘cimbri’, con tutte quelle case caratteristiche addossate le une sopra le altre, la bella pietra lavorata e quei tetti aguzzi che si stagliano verso l’alto. Il paese, definito pure ‘isola cimbra’, è un vero e proprio laboratorio culturale col suo Kulturinstitut Lusèrn, Centro di documentazione, ben avvolto dall’architettura rurale locale che lo rendono unico. Nonostante la progressiva italianizzazione, Luserna ha conservato le proprie radici salvando l’antica lingua degli antenati poiché se c’è l’archeologia degli oggetti c’è anche l’archeologia delle parole.
Il soggiorno presso l’Alpe Cimbra è organizzato a misura per le famiglie, con occhio – o forse due – di riguardo nei confronti dei bambini, che vivono appieno lo sport, facendo poi giochi interattivi nei boschi, mentre deliziosi animaletti fanno capolino, unendosi all’allegria locale.
Addentriamoci nei sentieri tematici, quello della Fauna, del Respiro degli Alberi, quello ancora dell’Acqua sul Torrente Astico, passando poi all’Acropark. Bimbi, coraggio! Come scimmiette, si sale sui ponti tibetani, ‘planando’ nel bosco! E se il formaggio è buono e fa bene, è persino bello vedere come lo si fa, diventando ‘casari’ anche per un solo giorno, tramite le Fattorie didattiche che permettono tutto questo con buonissime colazioni mattutine. E chi vuol mungere? Lo può fare, lo può fare… Anche Mountain Bike è bello, ricordando che sono disponibili anche le biciclette elettriche con seggiolino per i piccolini.
Abbasso la noia poiché per i ‘tipi’ dell’Alpe Cimbra non è aria…via allora verso i Camp estivi tra basket, calcio, pallavolo e tennis, con settimane di di full immersion linguistiche tramite la English Summer School. Eccoci verso la magia…, già, animazione e magia con tanti laboratori e spettacoli, sconfinando verso il Parco del Palù a Lavarone col suo meraviglioso tappeto di erba alpina.
Eppoi…”Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare…! No, non siamo impazziti è che da quelle parti trovi pure un bel lago naturale balneabile in cui si specchia la vetta dolomitica del Becco di Filadonna, con tanto di lidi attrezzati che invitano a fare …”un tuffo dove l’acqua è più bluuuu! Amici bambini e cresciutelli, ascoltate bene: gli abitanti del posto vi racconteranno inoltre della streghetta Perti, dello stregone Bertold, del frizzante folletto Fliflick e quindi un invito ulteriore per correre subito! Correre verso la natura, dove intelligenti installazioni vi guideranno verso Il gioco delle sfere, il sentiero delle pozioni, il gioco dell’acqua utilizzando l’elemento naturale in assoluto, quale appunto il legno, materiale vivo, poroso e plastico, che ben si adatta a lavori di buona manualità. Occhio alla data del “Festival del gioco” dal 26 luglio al primo agosto, grande evento di intrattenimento ed animazione per i bambini dai 3 ai 12 anni, dove si potranno sbizzarrire anche attraverso laboratori teatrali. Chi ama le escursioni, troverà tappeto giusto per i suoi piedi con quelle idonee per camminate più semplici e più difficili verso il Massiccio dolomitico della Virgolana o del Pasubio, non tralasciando la mulattiera militare quale quella alla Strada delle 52 Gallerie. La Forra del Lupo sarà l’escursione cult dell’estate: si tratta di una lunga trincea di crinale, scavata tra alte pareti di roccia con tanto di feritoie, osservatori e caverne, che guardano strapiombi e ripidi pendii, proprio di fronte al Pasubio, la montagna sacra della Grande Guerra. Guide alpine ed istruttori, volendo, vi saranno al fianco accompagnandovi verso le tracce della Prima Guerra Mondiale, osservando il percorso della Scala dell’Imperatore, quello di Forte Cherle, da Forte Dosso delle Somme a Forte Sommo Alto, proseguendo verso quello dal comando dei Virti a Monte Rust, Forte di Luserna, ed ancora…ancora. Si racconta d’un conflitto che, lasciando impronte alquanto incisive su tali vette, permette oggigiorno d’osservare le numerose fortificazioni e costruzioni militari, con risveglio d’una memoria collettiva fatta di sofferenze ma anche di fierezza verso il nemico.
Tali fortezze inespugnabili, rappresentavano il meglio dell’ingegneria militare di quei tempi; esse erano state progettate dagli austro-ungarici con lo scopo d’impedire l’eventuale avanzata italiana su Trento. Dal 12 al 14 giugno, la competizione “100 Km. Dei Forti” ha permesso ai biker di seguire tracciati tra rocce, boschi, passi e malghe, proprio in ricordo del Centenario della Grande Guerra. Testimonianza sull’altopiano di Lavarone il grande ospedale militare che era gestito dall’ordine dei Cavalieri di Malta, antico ordine cavalleresco che portava assistenza ai pellegrini in viaggio verso la Terra santa. Ancora oggi è possibile vedere, seppur tra la vegetazione, i terrazzi ospitanti le baracche dei vari reparti nei cui pressi risiede l’omonimo cimitero militare.
Di grande interesse sono anche le tracce dell’uomo antico poiché è possibile ripercorrere gli antichi insediamenti del Paleolitico, Mesolitico, dell’Età del Bronzo e del Ferro, alle intrusioni tedesco-cimbre dell’XI – XIII secolo. Tempi di antichissimi cacciatori preistorici che risalivano le vallate confluenti nella pianura vicentina e nella valle dell’Adige, sino ad approdare agli altipiani quando questi erano ampi terrazzi naturali in cui si ergevano foreste ricche di selvaggina. Un abile controllo della valle, eppoi via alla caccia di orsi, camosci, cervi, con vicinanza del torrente per dissetarsi e pescare. Una buona guida archeologica ha rinvenuto centinaia di oggetti quali incisori, lamine di selce, percussori, bulini, assieme ai vari resti di ossa. A pochi kilometri dal sito della Cogola, nei pressi di Folgaria, esiste un biotopo che è stato anche torbiera: parliamo del biotopo di Ecken, zona umida d’alta montagna, anticamente accampamento, tutelato da una legge provinciale. E come non parlare dell’alta concentrazione dei forni fusori! Nonostante il territorio carsico calcareo, antichi fonditori si prestarono a ricavare il materiale da fondere dalle cave e dalle miniere a cielo aperto, special modo nell’Alta Valsugana: signori, iniziava l’Età del Rame! E se la storia rimane ben impressa poiché conoscere è un diritto ed un dovere, è possibile andare a visitare la Base Tuono nei pressi del Lago Coe (Folgaria) e del Sacrario di Malga Zonta. La Base coi missili in rampa, l’enorme hangar, il bunker sotto terra, il radar e i carri elettronici, non solo ricordano, bensì raccontano la testimonianza unica in Europa della Guerra Fredda con i pericoli dell’olocausto nucleare. Per gli interessati: www.basetuono.it – telef. 348 – 194.39.26.
Puntata eno- gastronomica. Ci vuole. Piatti gustosi ! – risultato di rapporti e frequentazioni secolari col mondo tedesco – si alternano a quelli tradizionali di povera vita contadina, ma non per questo meno gustosi, tutt’altro! Quando appunto le donne “cucinavano con poco e con niente”, continuando a farlo ancor oggi, pietanze semplici ma altamente nutrienti quali formaggi d’alpeggio – Vezzèna…che bontà – la bella polenta fumante coi funghi sopra a mò di corona, lo speck profumatissimo e lo strudel per concludere in bellezza e golosità! D’inverno va bene lo zelten natalizio, senza scordare il miele! Così buono, ma così buono, tanto che gli è stato dedicato il suo Museo coi segreti e curiosità legate al mondo delle api tramite reperti, macrofotografie, disegni e strumenti di lavorazione. E questo mentre cuochi stellati a disposizione verseranno negli hotel, baite e rifugi, buoni vini trentini, pensando alla stagione invernale, dove incontrastate ‘stube’ si ergono nella loro magnificenza.
Adesso buoni che vi diamo i numeri: a Luserna il 5 luglio ci sarà il Suedtirol Jazzfestival, la stessa data la 17° Marcia dei forti a passo libero lungo la cintura dei forti austro-ungarici della guerra 1915-1918 e, dal 21 luglio sino al 29, la sede dell’Alpe Cimbra, ospiterà il Ritiro azzurro nazionale di basket. La Serrada futurista dall’ 8 al 16 agosto permetterà la veduta dei ‘masi’ durante il consueto giro turistico, opere varie futuriste con cene e conferenze in merito, mercatini dell’artigianato artistico e l’apertura della Taverna dei Futuristi per i più goderecci. I più temerari nella seconda metà agostana si cimenteranno nella ‘Cronoscalata Mezzomonte Serrada’ e, sul finire dell’estate dal 30 agosto al 1 settembre, verrà il momento del triathlon organizzato dalla società 33Trentini Triathlon.
Le Spa. Le Spa sono zone elette nell’Alpe Cimbra, quindi è possibile abbandonarsi al relax totale tra i vapori dei bagni turchi, la ‘secchezza’ delle saune, le colorate docce emozionali, i massaggi tonificanti. Gli sportivi possono tuffarsi nel Lago di Lavarone tra le “Verdi acque”, oppure giocare a golf montano nel raffinatissimo centro di Costa di Folgaria. Oppure ancora cavalcare nelle zone Folgaria – Asiago. Le card sono comodissime, ma la “Trentino Guest Card” lo è ancora di più. Distribuita gratuitamente dagli hotels e residence soci Apt, permette di entrare gratis in più di 40 musei, visitando castelli, attrazioni varie e persino l’Arena di Verona!
Ancora. Si ancora perché si viaggia sempre gratis su tutti i trasporti pubblici, impianti di risalita – treni compresi – del Trentino, entrando nei polmoni verdi dei parchi naturali e centri termali. Valida per adulti e bambini, fa risparmiare oltre 350euro a settimana. Avete capito? Gratuita!!!
E allora benvenuta Alpe Cimbra con tutto il suo verde naturale ed anche tanto, ma anche tanto altro ancora!!! Persino Freud lo sapeva…, raccontano che durante le sue vacanze a Lavarone, psicanalizzasse il lago così beato e così puro alla ricerca…alla ricerca…
Info: www.alpecimbra.it –
Www.visittrentino.it / trentinoguestcard
Carla Cavicchini
mail:cavicchini@tin.it