TESSERE L’ARTE
La Dama del Verziere prende spunto dalla Storia della Castellana di Vergì nel suggestivo posto fiorentino di Villa Romana tramite le abili mani di Graziella Guidotti che…scoprite…scoprite…
Telaio: lavagna di vita. I fili tengono le fila delle storie e della storia fino alla composizione delle figure che si stagliano dal concerto dei ricami che compongono il cocktail artigianale della ‘scultura filiforme’ tra momenti d’alto broccato; nel mezzo fantasia e buona creatività.
Le mani di arpa della Guidotti, originaria dell’Amiata, monte che parla con cielo, riescono a ricreare sapientemente, istoriata ed arabescata, l’eterna storia degli amanti illegali nascosti dal verziere, erede della foglia dopo la cacciata dall’Eden. La creatività tattile dell’autrice immortala questa leggenda che, dalla letteratura francese arriva sino ai personaggi di Dante ed ai protagonisti delle avventure orientali. Il filo, condotto dalle sapienti mani della Guidotti si scioglie in composizioni fantastiche con incroci fra l’araldica medievale, la simbologia amorosa classica e le suggestioni zoomorfe sempre presenti a complemento di ogni decorazione per chiudere il quadro come sentinelle di questa favola fantastica.
Emerge un particolare complimento per aver scelto tra le tante storie di eroine e cavalieri, proprio il ‘verziere’, cioè un telaio intricato di foglie, un telaio vegetale per coprire gli amori totali nascosti dal paravento di foglie, clessidra al vento del momento dell’incontro. Questo nella tavolozza di colori ove l’oro si accompagna all’argento, litigandosi la luminosità.
L’entusiasmo della Guidotti di trasportare i versi a lei più suggestivi di questa storia scritta in francese a Borgogna e poi tradotta nel ‘300 in versi fiorentini dell’italiano volgare, affascina come Giulietta e Romeo, ed ancora Paolo e Francesca, visto che il cavaliere e la castellana non possono palesare il loro amore per ragioni di rango. Ma, “coup de theatre,” dopo tradimenti e rimpianti, esce dal telaio il duca piangente, mentre i pannelli accanto con i cuori, simboleggiano l’amore universale foriero di passione, nonché di sofferenza e morte.
Onore a Graziella Guidotti dall’impronta unica e gentile che, dopo aver insegnato Progettazione del tessuto all’Istituto Statale d’Arte a Firenze ed ancora a Prato nel settore dell’arredamento, si sposta attualmente in giro per tutt’Italia, offrendo la propria maestria.
Sempre ben accettata. Anche se non c’era bisogno di dirlo…
Carla Cavicchini e Cristiano Mazzanti