Capolavori della musica”: Salisburgo, la città della cultura e dei festival nel 2018

La Settimana Mozartiana della Fondazione Mozarteum di Salisburgo: 26 gennaio – 4 febbraio 2018


Il tenore di fama mondiale 
Rolando Villazón è il nuovo ambasciatore di Mozart della Fondazione Mozarteum. La Fondazione è rinomata in tutto il mondo anche per la gestione accurata dei preziosi documenti riguardanti la vita e l’opera di W. A. Mozart. Sin dal 1965 gli interpreti, le orchestre e gli ensemble migliori del mondo contribuiscono alla fama impareggiabile di questo festival, volto soprattutto ad un approccio sempre nuovo con la musica di Mozart. La direttrice Maren Hofmeister inaugura la Settimana Mozartiana del 2018 con una nuova messinscena dell’opera di Mozart “Il ratto dal serraglio”. L’ampio spettro di interpretazioni delle musiche di Mozart lo dimostreranno sia le grandi orchestre, come i Filarmonici di Vienna, sia pianisti del calibro di Daniel Barenboim, András Schiff, Robert Levin e Piotr Anderszewski. La soprano Marlis Petersen, che riscuote notevole successo in campo internazionale, parteciperà per la prima volta alla Settimana Mozartiana. Anche l’ambasciatore di Mozart Rolando Villazón si esibirà in un concerto. Dal 2019 al 2023 Villazón ricoprirà anche il ruolo di direttore artistico della Settimana Mozartiana.

Festival di Pasqua 2018: 24 marzo – 2 aprile 2018
Sin dal 1967 il 
Festival di Pasqua è uno dei festival più prestigiosi di Salisburgo. Fu fondato dal famosissimo direttore d’orchestra Herbert von Karajan, il quale fin dall’inizio aveva previsto la partecipazione fissa dei Filarmonici di Berlino per la produzione scenica di un’opera. Questo festival, considerato il più elitario ed esclusivo del mondo, dura dieci giorni e comprende un’opera e vari concerti. Nel 2013 la Cappella di Stato sassone di Dresda ha sostituito i Filarmonici di Berlino come orchestra del festival. Il programma del 2018 prevede una delle opere più popolari in assoluto: la “Tosca”, il capolavoro di Giacomo Puccini. Il ruolo principale sarà affidato ad Anja Harteros. Ha debuttato al Festival di Pasqua del 2017 come Sieglinde nella “Valchiria” di Richard Wagner e nel 2015 era stata eletta “Cantante dell’anno” in occasione degli International Opera Awards. Il Premio Herbert-von-Karajan 2018 sarà consegnato alla strepitosa cellista Sol Gabetta, che si potrà anche ascoltare nell’ambito di due concerti.

Festival di Pentecoste di Salisburgo 2018: 18 – 21 maggio 2018
Nel 2018 il 
Festival di Pentecoste di Salisburgo sarà dedicato al 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini. Cecilia Bartoli, la star dell’opera e direttrice del festival, ripercorrà l’anno 1868 gettando una luce nuova su Rossini e sulle sue composizioni. Il festival sarà incentrato sulla sua opera “L’italiana in Algeri”, in cui Cecilia Bartoli canterà il ruolo di Isabella. La messinscena sarà affidata al duo di registi Moshe Leiser e Patrice Caurier, reduci da grandi successi e già protagonisti del festival. Il programma prevede inoltre una matinée di musica sacra, un concerto per orchestra ed un concerto solenne della Cappella di Stato di Berlino sotto la direzione di Daniel Barenboim oltre ad un concerto solista con Maxim Vengerov. Anche la fondazione di questo festival, risalente al 1973, si deve a Herbert von Karajan. Allora era intitolato “Concerti di Pentecoste di Salisburgo”. Dal 1998 è divenuto parte del Festival di Salisburgo e nel 2012 Cecilia Bartoli è subentrata a Riccardo Muti, che ne aveva curato la direzione per anni.

Festival di Salisburgo – estate 2018: 20 luglio – 31 agosto 2018
Ogni anno in estate si tiene il 
Festival di Salisburgo, vale a dire il festival di musica classica e di arti dello spettacolo più famoso, più grande e più rinomato del mondo. L’evento culturale di spicco sin dall’anno della fondazione nel 1920 è lo “Jedermann” (“Ognuno”) rappresentato nella Piazza del Duomo. Fra i miti del festival vi è anche che il relativo programma viene pubblicato solo in novembre.

La città di Salisburgo non ospita solo i grandi festival – vi si aggiungono ben 4.000 manifestazioni culturali l’anno che spiccano per i programmi prestigiosi e vengono proposte dalla Fondazione Mozarteum, dall’Associazione culturale di Salisburgo, dal Teatro Regionale di Salisburgo e da numerosi altri organizzatori ed istituzioni.

Capolavori del barocco”: Salisburgo – la città delle chiese 2018

Dallo Stato ecclesiastico alla città delle chiese: Salisburgo è considerata la “Roma del Nord”
Per oltre un millennio i potenti arcivescovi furono i regnanti del Principato di Salisburgo. Detenevano sia il potere spirituale che il potere temporale e godevano quindi di molti diritti speciali. Sono validi – in parte – fino ad oggi e dimostrano l’enorme influsso di Salisburgo accanto al Vaticano. L’estrazione del salgemma, dei minerali metalliferi e delle pietre preziose procurò enorme ricchezza allo stato ecclesiastico di Salisburgo, resa evidente anche dalle numerose costruzioni commissionate dai principi arcivescovi. Quattro secoli fa cominciarono a trasformare la città in un gioiello barocco a nord delle Alpi ispirandosi alle splendide costruzioni di Roma. Con l’aiuto di architetti italiani furono quindi costruiti il Duomo, chiese, cappelle, conventi e cimiteri. 
Il gran numero di edifici sontuosi e sacri edificati su uno spazio relativamente ristretto e le ampie piazze del centro storico ricordano Roma. In tal modo i principi arcivescovi posero le basi per l’odierna Salisburgo come città delle chiese. Nel 1997 questo capolavoro architettonico è stato inserito nella lista dei siti da tutelare e rispettare come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Un giro all’insegna delle nuove scoperte nella città delle chiese 
Una passeggiata è l’occasione più adeguata per andare alla scoperta del mondo che si cela dietro i portoni delle chiese di Salisburgo. Dietro le facciate si nascondono attrazioni particolari e dettagli misteriosi, sconosciuti perfino agli abitanti della città. Il percorso conduce, fra l’altro, nel Convento di Nonnberg, dove le monache benedettine sono solite cantare corali gregoriani di prima mattina. Il Duomo di Salisburgo è una vera camera del tesoro ricca di numerose scoperte, ad es. la fonte battesimale, in cui furono battezzati W. A. Mozart e Joseph Mohr, il paroliere di “Astro del ciel”. Nella Chiesa dei Francescani si trova invece una mano con il segno di giuramento che ha dato adito a molte leggende.

Funzioni religiose, musica sacra e tradizioni vissute
La città delle chiese di Salisburgo custodisce aspetti straordinari della vita e dell’opera dei principi arcivescovi. Le chiese di Salisburgo sono “luoghi del silenzio” in cui dedicarsi alla riflessione per trovare la pace interiore. Le grandi festività ecclesiastiche, come la Pasqua o il Natale, vi vengono festeggiate in maniera del tutto tradizionale. Le si può visitare anche per assistere a 
concerti ed ammirarvi delle mostre. Fra le manifestazioni che si svolgono durante l’anno figurano, fra l’altro, il ciclo di concerti “Musica Sacra Trinitatis Salisburgensis” eseguiti ogni sabato nella Chiesa della SS. Trinità e l’“Ouverture Spirituelle” nell’ambito del Festival di Salisburgo.

DomQuartier di Salisburgo: un giro straordinario attraverso i musei
Il 
DomQuartier di Salisburgo è una testimonianza fuori del comune del regno dei principi arcivescovi di Salisburgo. Il giro avvincente attraverso i musei situati nel cuore del centro storico, è considerato in tutta Europa un’opera d’arte totale barocca, che coniuga l’architettura, la pittura e urbanistica. Su uno splendido spazio espositivo di 15.000 metri quadrati sono esposti ca. 2.000 oggetti risalenti al regno dei principi arcivescovi durato ben 1.300 anni.

www.salzburg.info/city-of-churches

Capolavori dell’Avvento”: il bicentenario di “Astro del ciel”

Il meraviglioso Avvento: i mercati di Gesù Bambino a Salisburgo
Durante il periodo dell’Avvento Salisburgo è più magica che mai. Nelle settimane che precedono il Natale la città si trasforma in una fiaba natalizia con i suoi mercati di Gesù Bambino famosi nel mondo e manifestazioni tradizionali esemplari per tutte le regioni alpine.

Uno dei classici è senza dubbio il Mercato di Gesù Bambino nelle piazze del Duomo e della Residenza – conta ca. 100 espositori e la sua fondazione risale ad oltre 525 anni fa. Figura quindi fra i mercati dell’Avvento più antichi e più belli del mondo. Nel 2018 si svolgerà all’insegna di “Astro del ciel” ed i cori, le letture, i concerti ed i tour natalizi quotidiani saranno dedicati tutti al canto di Natale.
Anche 
la Magia dell’Avvento di Hellbrunn entusiasma ogni anno visitatori provenienti dal mondo intero. La facciata del castello si presenta come un gigantesco calendario dell’Avvento, 400 alberi di Natale addobbati con 13.000 palle rosse ed un angelo di Natale alto otto metri garantiscono un’incantevole esperienza natalizia fuori del comune.

Salisburgo festeggia il bicentenario di “Astro del ciel”
Il famosissimo canto “Astro del ciel” risuonò per la prima volta nel Natale del lontano 1818 ad Oberndorf, nelle vicinanze di Salisburgo. La melodia fu composta dal maestro Franz Xaver Gruber e il testo dal giovane sacerdote Joseph Mohr, nato e cresciuto nella città di Salisburgo. In occasione del bicentenario questo canto e il suo messaggio di pace saranno i protagonisti di numerose manifestazioni dell’Avvento e di Natale.

  • Dal 24 novembre al 18 dicembre 2018 la Felsenreitschule di Salisburgo ospiterà le rappresentazioni del musical “Silent Night Story” composto John Debney in occasione del bicentenario.
  • Anche i tradizionali Canti dell’Avvento salisburghese, rappresentati nel Grande Teatro del Festival, saranno dedicati al famoso canto di Natale e presenteranno “Stille Nacht” (“Astro del ciel”) dal 30 novembre al 16 dicembre 2018.
  • Dal 29 settembre 2018 al 03 febbraio 2019 il Museo di Salisburgo presenterà la mostra temporanea intitolata “Stille Nacht 200 – Geschichte. Botschaft. Gegenwart.” (“Astro del ciel 200. Storia. Messaggio. Presente.”) La mostra sarà allestita in sei spazi dedicati a sei argomenti diversi, seguendo il concetto delle sei strofe del canto. Vi verranno presentate le qualità musicali del canto e la sua diffusione, le biografie degli autori e la strumentalizzazione politica. Il Museo di Salisburgo possiede due documenti originali – uno di Gruber e uno di Mohr. La storia di questa mostra si sviluppa attorno a questi due ricordi preziosi con l’aggiunta di oggetti originali ed installazioni, anche sonore, negli spazi espositivi. I visitatori riceveranno un’impressione percepibile con tutti i sensi di un successo che nel corso di due secoli ha raggiunto un’enorme fama mondiale.
  • Il Museo Astro del ciel di Hallein, facente parte del Museo di Salisburgo, reduce di un nuovo allestimento, verrà inaugurato il 29 settembre 2018. È incentrato interamente sull’opera di Franz Xaver Gruber, sulla sua vita trascorsa a Hallein e sulla storia del canto.

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