….Crisalide e poi farfalla !
Se c’è una cosa che a una donna non manca proprio è il dono, analizzato in tutte le sue sfaccettature. E se dici dono ecco affiorare poco a poco il talento insito in ognuna di noi, ovvero quella competenza e saperi specifici che sfociano verso le curiosità, con la passione di vedere altrove, rimettendoci sempre in gioco. Ed è proprio in questo universo di capacità artistiche, intellettuali e cognitive, che ci vuole coraggio ad esprimere le proprie idee rimanendo ben ancorati al terreno, seppur in un contesto più leggero, talvolta con la testa sopra le nuvole, al fine d’osservare la realtà per dare sfogo alle idee più alte ed innovative.
Proprio di questo hanno parlato le socie della “Fidapa BPW Italy“ con una conferenza sul Tema Nazionale “I talenti delle donne: una risorsa economica, sociale, politica per il nostro paese”, quale intermeeting Fidapa BPW Italy tra le sezioni di: Empoli, Lucca, Montecatini Terme, Pistoia, San Miniato, Versilia. Nella splendida e quieta Villa Zaccanti di Quarrata, il ‘la’ è stato dato coi saluti – e poi presentazione – di Daniela Malanima, Presidente sezione Fidapa BPW Italy Empoli, che si è soffermata sulla progettazione e sul lavoro di squadra, ben lontani dall’individualismo, per il conseguimento di risultati ottimali. Seguivano vari interventi delle socie, quali quelli di operare insieme contrassegnati dalle divergenze di ciascuna figura, ricordando le prime musiciste del Cinquecento, la dolce Artemisia Gentileschi, eppoi ancora restauratrici, ricercatrici, ed altre ancora, veri e propri ‘geni’ del passato e dell’odierno.
Non mancavano poi riferimenti a quell’architetto iraniana morta per la stupidità umana, alla Valeria Soresin perita per essersi trovata in un momento estremamente feroce e critico, con i ricordi alla strage in Spagna e seguenti accadimenti. “Il nostro pianeta, i rinnovamenti quali anche la bioedilizia, sono cose che ricadranno sui nostri figli e sui nostri nipoti – veniva sottolineato – è pertanto basilare lavorare attraverso forme di buona etica, ribadendo principi come quelli che sostengono la nostra Fidapa, tramite partecipazione all’Onu, far valere i propri diritti nelle parità salariali, con occhio attento nei confronti della maternità, ancor oggi purtroppo penalizzata”.
Interessante poi il richiamo mitologico, esposto dalle varie relatrici, tramite “ Uno sguardo sul femminile” con quell’Eva onnipresente e quindi ben entrata nell’immaginario collettivo con tanto di seduzione e sinuosità, accanto ai modelli altamente ‘tentativi’ del serpente e dalla mela. Un riferimento poi a quel mondo contrassegnato da emozioni e passioni tragedia greca = logos e teatro ) arrivando ai modelli patriarcali di Freud. Questo tuttavia svincolato da Jung con i riferimenti alla genesi del mondo greco: animos – logos che volge alla ragione ed all’intelletto e anima o eros, catalizzatore di emozioni, comunicazioni e cura delle relazioni. Giusta e dovuta la considerazione che deve essere fondamentale senza prevaricazione in un buon rispetto reciproco.
Quanto a “Le dee dentro di noi “, è piaciuta molto l’osservazione che i talenti in noi non solo sono innati – pensiamo anche a quelli latenti – bensì compongono anche la nostra personalità. “In questo ambiente dove circola una grande energia – spiegava Brunella Barillaro – psicologa psicoterapeuta di Firenze – ci sono ulteriori basi per farli uscire e questa è una grande forza poiché ci aiutano a divenir più intere e più armoniche. Doveroso sottolineare che il dominio maschile è nella nostra pancia.”
Più tardi l’excursus della psicologa e psicoterapeuta Francesca Mancini capace di fare un raffronto tra tre figure – nostri supporti – estremamente diverse eppur perfettamente armoniche ove è facile per noi comuni mortali rispecchiarci in esse. Perché se Artemide, Dea di pensiero, accetta le sfide ed ha aspettative nella sua bella indole indomita, Athena è rappresentante della saggezza e dei mestieri. Estremamente razionale, segue il padre volgendo poi i suoi interessi alla costruzione ed alla matematica. Estia è invece più estroversa…forse più malinconica e sopravvive nelle grosse difficoltà. Capace di autoconsolarsi, sviluppa personalità e solitudine, è mansueta ma non debole e pondera ben bene ogni cosa. Servizievole, anche se la loro natura è quella d’essere fredde e quindi inquietano chi gli sta attorno. La dimensione spirituale è molto sentita, ma non c’è ambizione; attaccatissima al marito, se lui perisce, va profondamente in crisi.
Altro percorso, altra relatrice, altro gruppo: a voi Le vulnerabili! Demetra è di grande lealtà, però se ferita, incamera rabbia diventando rancorosa. Nutre il marito, amano collaborare e in lei non v’è competizione. Ella è la nutrice: conserva un forte istinto materno nella sua duplicità e, nelle mancanze, rifiorisce. La ciclicità è importante come la fede nel rinnovamento. Persefone: che grinta! Regina degli Inferi conosce a menadito le arti. Si evolve di continuo distaziandosi dalla madre per trovare la propria autonomia.
Un pizzico di passionalità non guasta, specie quando viene accompagnata alla libertà. Paragone con Brigitte Bardot? Ma…sta di fatto che Afrodite ha molta creatività anche se può essere fraintesa e mal interpretata.
L’incontro è finito: giusta osservazione quella raccolta da Michela Fucile “Presidente Fidapa BPW Italy Versilia” ove ogni donna riflette su stessa poiché lo scambio è importante e le capacità ci sono. Basilare non subire condizionamenti bensì aprire l’anima, il cuore, le menti, con continue ma sopratutto costruttive conversazioni, atte a debellare ogni forma di violenza. E poi…la musica. Sì, proprio la musica che fa veri e propri miracoli, tanto che se le persone si fossero dedicate a quest’arte forse non ci sarebbero stati gli attentati a Parigi, Bruxelles, ed altro ancora.
Perché allora non diffonderla “nell’aria “e non solamente nei negozi e supermercati?
Carla Cavicchini