LE VARIE FINESTRE DELL’ARTE: BEYOND
by Rossano Maniscalchi
Affacciarsi al percorso artistico di Rossano B. Maniscalchi, è una vera e propria emozione in quanto l’artista, pur mantenendo il proprio carattere distintivo, affascina per la poliedricità innata, che lo porta ad essere fotografo, scultore, disegnatore di etichette, “ad un’unica condizione – più tardi spiega – che il vino sia al top del top!”
Nel corso della sua mostra ‘Beyond’, allestita nello stupendo Palazzo Capponi Canigiani in Lungarno Torrigiani presso lo studio “All Giambos”, ti pervade quella buona dose di entusiasmo che si concretizza osservando le varie opere sapientemente plasmate. Questo in un percorso che si snoda nei grandi saloni, offrendoci realtà varie d’estremo interesse, “Come quell’alta Cappella Sistina laica – osserva il giornalista scrittore Umberto Cecchi – che ti avvolge appena entri. Rossano, in un sottile gioco di passato-presente, lo ritrovi pienamente nei suoi panorami contemporanei come quella ‘Venere botticelliana’ che nasce dal fuoco. Lui è l’artista che vede il mondo cambiare con l’uomo, la grande figura umana, resa più debole dalla desolazione della vita che ci accompagna e, proprio per questo, il nostro Maniscalchi ci accoglie sulla soglia del suo personalissimo attento percorso. La parata di Premi Nobel che ti ritrovi accanto – prosegue Cecchi – parlano di pace in questo mondo discutibile, e lui, artista, nella sua profondità di pensiero – non è un ridanciano sciocco – ti mostra fotografie che penetrano nel nostro essere, ci interrogano, denunciando la carenza di pensiero che ci pervade.”
Ringrazia Rossano, questo grande fotografo di moda che lavora per campagne internazionali, capace di accompagnarsi a tematiche sociali, come nell’evento voluto appositamente nel ricordo dell’ abolizione della pena di morte.
Ed ecco che ad un prestigioso relatore come il Cecchi se ne accompagna un altro, Luigi Zangheri, Presidente dell’Accademia del Disegno, che: “ in un passato ottocentesco di fotografie e dagherrotipi, proprio i ‘tipi’ francesi, in Italia, domandarono se la pittura era morta. Orbene, Rossano grazie alle competenze e professionalità acquisite nel tempo, dimostra che l’espressione artistica è varia e che alle buone discipline pittoree si possono accompagnare egregiamente anche le stampe fotografiche.”
E’ il momento di “Sound Sculpture of body”, raffinata performance di una modella che “sulla nuda terra” si muove sinuosamente, dando estro a tutta la sua creatività tramite lunghe strisce setate che disegnano le proprie azioni.
Un drink, un cannolo siciliano, un altro ancora – squisitissimi !! – ed ecco che lo sguardo volge al “Muro per la Pace” con premi Nobel meritatissimi quali il Dalai Lama, Leck Walesa, Rigoberta Menchu, Shimon Peres, Dario Fo, Barack Obama, ed altri illustri ancora. Cambio di genere? Perchè no! Uno scatto verso l’attrice Premio Oscar Tilda Swinton e quel Jeff Koons ben ‘impiattato ‘ sorridente e dissacrante come le sue opere; non ultime quelle esposte in Piazza Signoria: il contemporaneo accostato al Rinascimento. Gioco, provocazione…mah, senz’altro “Koons-mania!”
Dolci e salati sono veramente buoni, uno tira l’altro: eccellenze arrivate direttamente dai luoghi di produzione, offerte per degustare tutta la loro fragranza e bontà.
Ecco adesso affacciarsi una vera e propria esplosione di fisicità, con stupende modelle “Made in Rusakova”, poiché Olga Rusakova, infatti, ne è la degna stilista. L’apparizione è segnata da quel velo tutto nero e lungo che avvolge la fanciulla con un bel cappello verde, mentre l’altra in testa ne posa uno viola, con ‘contorno’ di labbra fiammanti. Si muovono ondeggiano a tempo di ‘tanga’, sì, vero e proprio ‘tanga’ e non tango! Con quei ‘culetti’ piccoli e sodi che avanzano nella sfilata.
Non mancano commenti dettati… dall’invidia. C’è tanto pizzo nell’aria, schiene nude e gestualità eccelse con movimenti ritmati delle belle femmine che si muovono all’unisono, in un gioco di palmi alzati, respingendosi giocosamente l’un l’altra. Bella “la dama velata nera “ con tanto corallo indosso in un bel contrasto di colori ‘marcati! Abbondano gli strass mentre una conturbante modellina appoggia maliziosamente la maschera decorata sul bel volto. Il rosso appare in tutta la sua sensualità, con quel cappello bianco, creando un delizioso movimento di contrasti , mentre il finale viene dettato da tante perle su un corpo elegante ed etereo dai lunghi capelli bianchi sciolti. Una visione…un’apparizione, chissà! Di sicuro aveva rubato i colori al mare, con tutta quella spuma che le faceva da passerella.
La mostra, prorogata sino al 30 giugno 2016 per le molteplici richieste, si sposterà poi a Praga il 6 settembre alla Galleria d’Arte Antonin Manto’.
Insomma proprio un bell’evento che farà il giro del mondo ritornandosene poi nella nostra bella Toscana: a Figline Valdarno precisamente, all’Hotel Villa Casagrande, azienda di proprietà del professor Luccioli dove, addirittura dal 1451, l’interna produzione olearia e vinicola sforna vere eccellenze come OBLIUM, maturato in barrique per quasi 20 mesi, posto in uno scrigno di legno antico sapientemente cesellato, distribuito agli ospiti di All Giambos. Un vino unico, in purezza al 100% questo “Petit Verdot” di vitigno francese, i cui filari stranamente non vengono dalla costa bensì da Rignano Sull’Arno, ‘a due passi’ dalla Fattoria Casagrande. Un graditissimo omaggio anche per Rossano B. Maniscalchi creatore della raffinatia etichetta. Cin cin!
p..s. La storia continua…
Carla Cavicchini
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