SVIZZERA: UN SOGNO REALIZZABILE

   La grande città. Automaticamente uno pensa che sia proprio la grandezza a farla… Macchèèè! Non importa essere vasti per ‘contare’, importa ciò che c’è dentro, come le belle cittadine svizzere che pur non essendo grandi metropoli, godono d’un contenuto artistico di buon spessore che richiamano turisti da ogni parte del mondo.

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Questo in virtù anche dei quasi 1000 musei diffusi capaci di rendere la Svizzera capitale della cultura, con quel buon mecenatismo attorno di chi gode del fiuto buono per far conoscere ed apprezzare tale magnificenza.

Ovunque vai trovi collezioni più rappresentative, accompagnate spesso da opere d’arte moderna che si ergono come gioielli in una terra strabiliante nonché altamente accogliente. A tutto questo si accompagna l’equilibrio politico, la neutralità, le buone agevolazioni fiscali con segreto bancario in un clima sempre più in fermento, tanto che proprio quest’anno è stata costituita l’Associazione Art Museums of Switzerland (Amos), voluta appositamente per promuovere all’estero i principali ‘raccoglitori’ d’arte che raggruppa i principali musei svizzeri.

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Parti quindi per Lugano e fermati al Lac–Lugano, a Ginevra visita quello d’arte contemporanea, a Losanna il Musèe de l’Elysèe, a Zurigo il Kunsthaus e Museo fur Gestaltung, a Basilea la Fondazione Beyeler, Museumn Tinguely e Kunstmuseum, a Berna l’originale centro Paul Klee qual visionario edificio a forma d’onda realizzato dalla maestria di Renzo Piano.

Ti sposti di poco e, sempre nella stessa città, trovi la sezione dedicata ad Einstein che illustra il percorso umano e professionale quale doveroso omaggio a questo illustre scienziato, in locali stupendi dove ti muovi con l’ausilio dell’ audiovisivo e dell’interattività. Una volta dentro il tempo non ha più confine, poiché è d’obbligo ammirare la completa collezione a livello mondiale di Klee, vera e propria musa nel mondo della pittura.

La Svizzera è così: uno scenario unico di catene montuose e dolci colline che fanno da giusta cornice, ove trovi palazzi di grande innovazione firmati dai più migliori architetti del mondo, accanto ad opere di sapere squisitamente medievale in unsvizz berna-klee-zentrum_2 delizioso gioco di antico e moderno.

A Ginevra ben si distingue il centro culturale Forces Motrices: raccoglie un bel teatro, spazi per l’opera, ed altri ancora per varie esposizioni. Assolutamente imperdibile il Martin Bodmer realizzato da Botta, capace di esporre 150.000 pezzi in ben 80 lingue. Insomma, un bel tuffo nella storia. Guarda, osserva, e… per cultori ed appassionati, distribuiti su un arco temporale di tre millenni, è possibile ammirare il manoscritto più antico del Vangelo di Giovanni, l’unica Bibbia di Gutenberg della Svizzera, l’originale delle favole di Grimm per la gioia dei piccolini ed adulti e… non è finita. Non sono certamente celati ma bensì ben visibili, gli autografi di un quintetto per archi di Mozart e l’unica copia di una commedia quasi completamente conservata del poeta ateniese Menandro.

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Prosegue questa bella promozione turistica nell’Hotel Baglioni, vero e proprio gioiello dell’ospitalità grazie alla gentilezza delle persone che sono sempre a tua completa disposizione. Per non parlare di quella cucina raffinatissima di buon gusto che accoglie regolarmente gli ospiti nell’enorme terrazza dell’hotel, per una visione paradisiaca di Florentia. Quella Firenze che quasi sembra di ‘toccare’ tanto sono vicine le opere più rappresentative della città.

Spostiamoci adesso a Basilea dove, dopo un annetto di chiusura, il Kumstmuseum basilese inaugurerà la sede centrale restaurata e il nuovo edificio progettato dagli architetti Christ & Gantbein. Il 17 e 18 aprile la mostra Sculpture on the Move 1946 – 2016 illustrerà l’evoluzione estremamente dinamica della scultura dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi. Sempre quest’anno la Fondazione Beyeler offrirà la raffinata visione per “Kandiskij, Marc & Der Blaue Reiter”, capolavoro di modernità rappresentante una sofisticata nuova via artistica capace d’influenzare intere generazioni per chi lavora con mente ed intelletto. E questo sino ai giorni odierni. Imperdibile dal 2 ottobre sempre a Basilea, la mostra ”Der figurative Pollock” con inediti sul figurativo.

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Ricco il programma che si protrarrà sino al periodo natalizio, in un luogo estremamente di spicco, ove ci accoglie lo Schaulager, il Museo Jean Tinguely, il Vitra Design Museum per un’offerta museale che vede il contemporaneo sino alla scienza, senza tralasciare i trasporti, in un susseguirsi di proposte che non dimenticano assolutissimamente l’orologeria.

Sennò che Svizzera sarebbe?

Basilea è anche luogo di balletti, concerti, di installazioni estremamente sofisticate che volgono anche verso il ‘tattile’ non tralasciando lo splendido design americano.

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Spostiamoci adesso verso Zurigo, città attraversata dal fiume Limmat, dove il commercio delle opere d’arte è di casa. Zurigo colle sue storiche gallerie, ed anche con l’ultimo suo nato, “ il Museo Fifa World Football Museum” desidera gettare fortemente un occhio contro il razzismo, presentando giochi interattivi e cimeli dei grandi giocatori. Ma Zurigo deve essere ricordata anche casa natale del Dadaismo che quest’anno celebrerà il suo centenario sino al 18 luglio del 2016 . Nella Spiegelgasse 1 dei ‘Niederdorfli’, Hugo Ball e consorte Emmy, fondarono il cabaret ‘Voltaire’ per accogliere orientamenti e stili artistici. Innegabilmente divenuto ritrovo d’artisti in esilio residenti a Zurigo, furono sperimentate nuove espressioni di poesie sonore e simultanee inscenando la “poetry – slam”. Tra umorismo e dissacrante ironia, nacque la voglia di chiudere con l’Espressionismo e ogni aspetto classico, in quanto precursori del Surrealismo. Interessante conoscere che molti locali, bar e ritrovi quali il cabaret Voltaire della città, si sono adeguati per tali influssi dadaisti invitando ed invogliando le persone ad approfondire tale genere. Sempre quest’anno poi la Biennale “Manifesta 11” – 11 giugno 18 settembre 2016 – si confronterà tra artista ed artista poiché qui l’arte la vivi a polmoni pieni, visti gli innumerevoli hight-light artistici. Per il tema “ What People do for Money: some Joint Ventures”, scorrerà un susseguirsi di progetti nelle diverse professioni, nonché nei vari settori lavorativi zurighesi. Prendendo spunto dalla vita professionale dei padroni di casa, nasceranno originali produzioni esposte in ambienti senz’altro inimmaginabili, capaci tuttavia di riconoscersi come luoghi natali. Insomma, il dentista, coll’immenso dente, sarà collocato – più che altro il dente! – in capo al modo, eppur sempre a Zurigo. E se i denti hanno la carie, hanno… chissà, il posto ideale potrà essere un grande parco, le cui radici affondano kilometriche nel terreno! Nel campo culinario l’inventiva dell’artista ‘sposerà’ il cuoco, magari in un ristorante bizzarro, portando creazione culinarie nei chioschi zurighesi. Praticamente ‘se magna’ e se ‘guarda’ comodi e ben rilassati. Perchè l’arte è tutto questo: non solo coinvolgimento di artisti ma anche di terapeuti ed ancora “Belle di giorno, e pure de notte!” Perchè per chi non lo sapesse, L’art – terapy’ si ‘veste’ anche di questo!

Non è finita, visto il gran fermento che vi gira attorno: allora, udite, udite, poiché una bella piattaforma multifunzionale galleggiante con schermo LED, tribuna per gli spettatori e stabilimento balneare on the lake, accoglierà curiosi ed entusiasti. Beh… anche l’abbronzante può essere motivo di design. Giusto? Tra l’altro ‘spruzza’ pure’!

I curiosi della pittura, potranno sbizzarrirsi alla collezione permanente del Kuntsthaus con le sculture e tavole pittoriche che partono addirittura dal Medio Evo, arrivando al periodo dell’Espressionismo. E per chi desidera ampliare la propria sete di sapere, al Rietberg sfogherà la propria passione ammirando l’arte extra-europea.

Sempre Zurigo, eccellente polo museale, troverà nel Museo del Design, un nuovo spazio nella fabbrica dove prima venivano prodotti gli yogurt Toni; quanto all’edificio principale, quest’ultimo riaprirà tra un anno completamente rinnovato. E’ basilare soffermarsi su questo museo in quanto rappresenta la più importante istituzione svizzera completamente dedicata al design ed alla grafica dove tutti i numerosissimi pezzi sono stati archiviati sino dalla metà dell’Ottocento.

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Dici Lugano ed appare il Canton Ticino, dici Canton Ticino e ti appare Lugano dolcemente appoggiata sule rive del Ceresio, crocevia fra nord e sud d’Europa. Da poco è stato inaugurato l’avveniristico centro culturale, il LAC, che con musiche, eventi, rassegne teatrali, arti visive e arti sceniche, si candida a divenir uno dei più importanti poli culturali. Nato per abbracciare ogni genere d’arte e quindi lontano dalla cultura elitaria – addirittura si può assistere a dei concerti gratuiti – si evince anche dalla sua configurazione architettonica, che dona la propria vocazione di realtà aperta in un buon sistema di condivisione e contaminazione tra diverse discipline artistiche, quali quelle delle opere concettuali “profili in fil di ferro”, mosse deliziosamente dal vento e brezza lacustre. La bella struttura sede principale di “LuganoInScena” e di “LuganoMusica” accoglie ospiti e visitatori in uno spazio luminosissimo, come una grande finestra, qual abbraccio energetico e radioso di Lugano stessa. Imperdibile il Titanic, con la suggestiva storia di un amore toccante e senza confini – da agosto a settembre 2016 www.musicalmelide.ch. – sulle rive luganesi. Il bellissimo musical con l’enorme tribuna coperta, potrà ospitare sino a 1500 posti a sedere, assieme ad meravigliosi spettacoli per la gioia di turisti ed affezionati – molte le presenze italiane – in uno scenario fiabesco.

Nel 1919 a 42 anni, Herman Hesse trovò a Lugano, dopo varie esperienze nefaste, la voglia di ricominciare e proprio nella Casa Camuzzi, dopo aver scoperto negli acquarelli una buona fonte di serenità, dette mano a “Narciso e Boccadoro”, “Il lupo della steppa” ed altri lavori ancora, compreso il ‘Siddharta’, qual celeberrima opera. Più tardi, spostatosi nella “Casa Rossa”, cominciò personalmente a coltivar ortaggi e fiori. Nel 1924, divenuto cittadino svizzero a Montagnola – sede museale – si innamorò maggiormente del paesaggio unico ed incredibile, con quelle particolari condizioni di luce che lanciavano bagliori sulla Collina d’Oro. Per informazioni: www.hessemontagnola.ch.

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Abbiamo detto e raccontato tutto. O quasi, poiché la Switzerland non finisce mai di stupirti: scusate, ma… esiste un altro luogo dove i cigni attraversano sulle strisce pedonali?

Info: piccarda.frulli@switzerland.com

Basilea Turismo: NadjaElia Borer,

41 (0) 61.268.69.70 – nadja.elia@basel.com

Fabienne Launer +41 (0) 61.268.68.28 – fabienne.lauener@basel.com;

Zurigo: Lucia Filippone + 41 44.215.40.38 – lucia.filippone@zuerich.com;

Ticino Turismo: Cecilia Brenni -+ 41 (0) 91.821.53.34 – cecilia.brenni@ticino.ch;

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com

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