ARCA di LUCE
Il complesso del Duomo di Arezzo
Una interessante proposta quella che ci proviene da Arezzo, dal 22 maggio scorso è infatti possibile accedere ad un itinerario storico artistico, oltre che religioso, che lega il Duomo di Arezzo al Palazzo Vescovile e al Museo Diocesano di Arte Sacra (MUDAS).
L’inizio del percorso non può che partire dall’ Arca di San Donato, in cui sono custoditi i resti mortali del Santo patrono di Arezzo.
Lo Scrigno prezioso è reso luminoso dei marmi variegati e dagli inserti vitrei che, nell’oscurità della chiesa, risplendono sì da creare l’effetto di Arca di Luce.
Da osservare inoltre le splendide vetrate di Guillaume de Marcillant, opera della prima metà del 1500, ispirate al Manierismo della scuola di Raffaello, anch’esse conservate nella cattedrale. Sempre al medesimo artista furono commissionate anche opere di affresco, nelle navate del Duomo, con episodi del Vecchio Testamento, queste d’ispirazione michelangiolesca.
Il Duomo di Arezzo naturalmente è noto ai più per l’affresco di Piero della Francesca con la figura di Maria Maddalena , periodo in cui veniva realizzata anche la Leggenda della Vera Croce, ciclo pittorico nella sottostante basilica di San Francesco anch’esso sempre ad opera del maestro Piero della Francesca.
Tutti questi capolavori hanno tuttavia in comune il fatto che la luce è la protagonista, in quanto per una sapiente composizione di forme e posizione delle opere, essa le mette in risalto ponendo in evidenzia le ricerche prospettiche.
Si passa quindi al palazzo vescovile, il MUDAS ovverosia il Museo Diocesano di Arte Sacra, ricco di collezioni di dipinti, sculture, manoscritti miniati, parati e oreficerie provenienti dal territorio aretino e delle vicine Cortona e Sansepolcro.
Di pregio gli affreschi di Teofilo Torri e la Camera dei Papi. L’abilità nell’intaglio degli artisti aretini è inoltre testimoniata dai crocifissi lignei risalenti alla fine del XII secolo.
Una delle sale più visitate è senz’altro quella dedicata a Giorgio Vasari nella quale può essere ammirato lo stendardo processionale eseguito dell’artista per la Compagnia dei Peducci nel 1549 .
In questo originale percorso, il visitatore può quindi muoversi con l’ausilio di una nuova audioguida che, insieme al Pass Unico, gli consente l’accesso sia al Duomo che a Museo Diocesano. Completa il tutto un nuovo Bookshop che ricomprende tutti i capolavori presenti nel circuito espositivo . Uno sforzo quindi da apprezzare, con la rinnovata voglia di conoscere e visitare che segue il difficile periodo della pandemia, che tutti noi speriamo esserci lasciata alle spalle.
Carla Cavicchini