I Cieli del Rinascimento

   La Galleria degli Uffizi per la prima volta porta  all’attenzione del vasto pubblico la genesi dei disegni ed ornamenti dei soffitti di importanti edifici e chiese. Esattamente, dei soffitti, che diventano infatti nel tempo un’importante ornamento ove si fondono tutte le arti. La mostra si apre con un rarissimo lacunare ligneo di età romana, recente scoperta fatta ad Ercolano ed esposto per la prima volta al pubblico.

  Non molti sanno che la Galleria degli Uffizi custodisce in maggior numero di disegni di soffitti rinascimentali, raccolta integrata per questa occasione da disegni provenienti dal Louvre, dal Museo Nazionale di Stoccolma, dalla biblioteca di Storia dell’Arte ed Archeologia, dal Museo di Roma, dagli Archivi di Stato di Roma e di Firenze. Sono esposte oltre 30 opere, tra disegni tecnici di ornato di figura, dipinti ed altri manufatti preziosi, che raccontano lo splendore dei soffitti lignei del Rinascimento, periodo questo caratterizzato dai magistrali disegni di artisti prevalentemente toscani, quali  Giovanni da Udine e Zuccari, Sangallo e Dosio .

Magnifico il progetto di Michelangelo per la biblioteca Laurenziana, che evidenzia come la struttura geometrica dei soffitti a lacunari chiuda e completi la scatola prospettica dello spazio. Altrettanto particolare il disegno del Baldassarre Peruzzi  per il rinnovamento di San Domenico a Siena, così come quello del Vasari nel progetto per il Salone dei Cinquecento.

Disegno

I soffitti a lacunari si diffusero in Europa nel XVI secolo attraverso disegni e incisioni, un ruolo chiave venne svolto dalle tavole incise su legno del Quarto Libro di Architettura si Sebastiano Serlio (1537), stante il loro stretto legame con l’architettura .

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt tiene a sottolineare che l’idea di dedicare una mostra a questo tema, inedito e sofisticato, partì da un evento ben preciso, il crollo del soffitto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma  – avvenuto il 30  agosto 2018 – . Da quel giorno si è sviluppata una nuova sensibilità per la tutela di simili capolavori, e la mostra degli Uffizi vuole essere un tassello in questa distribuzione del sapere, che diventa utile strumento per la difesa di capolavori dell’arte.

Claudia Conforti, curatrice della mostra – professore ordinario dell’università di Roma Tor Vergata –  tiene a precisare che la mostra oltre che per il valore in sé è anche uno stimolo al visitatore ad alzare gli occhi al cielo quando avrà occasione di visitare monumenti fiorentini e romani. Insieme alla curatrice hanno collaborato alla realizzazione dell’evento Maria Grazia D’Amelio, Francesca Funis, Lorenzo Grieco .

 

La mostra è visitabile dal 10 dicembre 2019 all’ 8 marzo 2020 , nella sala Detti e sala del Camino delle Gallerie degli Uffizi . 

 

Carla Cavicchini

mail: cavicchini.press@gmail.com

 

 

INFO : www.uffizi.it

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