MI RICORDO MONTAGNE VERDI…
Se c’è un cuore che batte è proprio nella terra della Valsugana che il “toc- toc” montanaro si ascolta, nello stupendo territorio trentino dagli enormi paesaggi, che non smetti mai d’ammirare. I laghi vicino, Levico e Caldonazzo, balneabili da maggio a settembre e portatori tra l’altro della “Bandiera Bleu d’Europa”, accompagnano poi verso sterminate piste ciclabili costeggiate da meleti e campi di mais. In questo paradiso è poi possibile curarsi con le acque arsenicali ferruginose di Levico e Vetriolo grazie appunto al turismo termale convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale. Quanto all’arte, la forza generatrice della natura, ha permesso poi quella stupenda galleria artistica chiamata “Arte Sella”,
il cui percorso si snoda all’aria aperta verso opere di artisti di fama internazionale, capaci di creare con il solo uso di fogliame, pietre, legno, opere semplicemente uniche e suggestive. D’obbligo visitare il “Museo degli Spaventapasseri” così affascinante e colorato, la cui sede è un antico mulino. Un salto lo merita proprio.
Lo sport – quotatissimi canoa, windsurf, equitazione, sci nautico etc. – fa la parte del vero e proprio leone in quest’angolo baciato dai monti e dal sole, in quanto gli altopiani di Vezzena e della Marcesina propongono trekking tra i forti austro-ungarici e le malghe in quota. Da qui il famoso formaggio di Vezzena, ed ancora, per la gioia di bimbi e genitori, la possibilità – ad un costo ancor meno che irrisorio – di adottare una mucca, partecipando in tal modo a progetti di beneficenza nazionali ed internazionali. Una volta dato il nome alla ‘mucchina’, nel periodo dell’alpeggio sarà possibile ritirare ricotte, burro, latte fresco, nonché formaggi freschi e stagionati.
Gli amanti della bici troveranno sempre qui ‘pane per i loro denti’ grazie alle numerose piste ciclabili con attrezzate aree di sosta per il riposo, ritirando tramite il sistema di “Bike – sharing” biciclette anche elettriche per poi riconsegnarle e rientrare tranquillamente in treno in un vallata che tra alberghi e campeggi punta al top nei confronti della sostenibilità ambientale.
Non dimentichiamo inoltre quella catena asciutta ed aspra che risponde al nome del Lagorai, nonché “piccolo Tibet”, nel bel mezzo di trincee e resti delle postazioni militari della Grande Guerra. Un modo per accompagnare i ricordi seguendo con l’occhio i percorsi dei rinomati esemplari della fauna alpina.
Insomma, un’esperienza da vivere appieno grazie anche alla card che permette ulteriore accesso ai pacchetti turistici fatti ad hoc per il turista curioso.
Benvenuti adesso nella Vallagarina, dove Rovereto ci accompagna tra crocevia culturali in cui s’affacciano quella italiana e tedesca. Le epoche si stagliano avanti a noi addirittura partendo dai periodi del giurassico, scorrendo poi verso il quindicesimo secolo di dominazione veneziana, ed ancora verso palazzi settecenteschi, arrivando ai drammi della Grande Guerra. Famosissimi i musei del posto quali il Mart, nonché la Casa d’Arte Futurita Depero, ascoltando i rintocchi della campana realizzata col bronzo fuso donato dalle nazioni che parteciparono alla 1° Guerra Mondiale. Non mancano gli aperitivi al Castello per buone soste enogastronomiche, nonché l’invito per l’allunaggio. Già, al Museo Civico vengono raccontate la varie fasi della conquista della Luna e la corsa allo spazio di Stati Uniti ed Unione Sovietica.
Ala, delizioso borgo antico, è da visitare in mezzo alle bontà di grappe, salumi, verdure bio, erbe officinali, zafferano, miele e tartufo, con soste ai castelli medievali degustando il rinomato Marzemino e Moscato Giallo. Prenotarsi poi nel mese di luglio proprio nei dintorni, alla “Città del Velluto” coi suoi eventi d’epoca barocca. Ed ancora sempre nella Vallagarina, incontro verso quel palcoscenico estivo fatto di eventi canori, musicali e teatrali strizzando gli occhi alla gastronomia locale. A seguire festival, Rovereto Jazz, concerti e convegni sotto l’egida mozartiana. Non mancherà sempre nella calura estiva l’incontro con il benessere psico-fisico nonché quello di “Uva e dintorni” il cui nome evoca tutto.
Eccoci nella suggestione del Monte Bondone, della Valle dei laghi con Trento in cui questa città affonda la tradizione mitteleuropea ed italiana con il Tridentum (romano), palazzi del ‘500, il Castello del Buonconsiglio, la Basilica paleocristiana, Il Museo Diocesiano Tridentino. Ed ancora i vari musei come il Museo della Scienza disegnato da Enzo Piano. Una città che richiama Film Festival, il Festival dell’Economia, quello dello Sport ed altre manifestazioni che arrivano sino al cuore autunnale per tutti, compresi i cicloamatori, percorsi nei sentieri, sino alla Giornata Nazionale del Trekking Urbano.
Al Palazzo Roccabruna si gusta e si degusta con le eccellenze locali come il DiVinNosiola ovvero sia…quando il vino si fa santo!
Monte Bondone è famoso per il Giardino Botanico Alpino delle Viote mentre la Terrazza delle Stelle, col grande telescopio, permette l’osservazione della volta celeste. Immancabile la ‘Moserissima’ il 13 luglio riproposta dal Giro d’Italia per chi vuol partecipare con raduno a Trento in maniera divertente e non agonistica.
Un tuffo alla Valle dei laghi dove le Dolomiti ogni mattina si specchiano (chi sarà la più bella del reame?…) incontrando vigneti e laghetti in una cornice maestosa che racchiude persino borghi e castelli medievali. Meta ideale per vino e sport, gli appassionati si misurano tra parapendio e deltaplano ma anche vela e kayak, mentre gli amanti della pesca troveranno anguille, trote e lucci. Di particolare interesse la Centrale Idroelettrica di Santa Massenza dove l’acqua si trasforma appunto in energia.
Come non lasciarsi poi prendere dalle tentazioni dell’Alpe Cimbra con i prodotti della madre terra cui lo speck, la fragrante birra, la carne ‘salada’, i funghi, la polenta di patate, lo spezzatino de: ll Tonco del Pontesel e gli squisiti canederli fregiati oggigiorno della Dop! E , mentre ricordiamo i mille eventi legati al mondo dell’eno-gastronomia, segnaliamo il Porro di Nosellari dall’inconfondibile aroma e le Uova arcobaleno dai gusci millecolori. Al lago di Lavarone, vero e proprio gioiello incastonato tra le montagne e che sovrasta dalla montagna dolomitica del Becco di Filadonna, bike, hotel e residence, sono a quantità per i maniaci dello sport, preferibilmente “ su due ruote!” In questa zona dove si affacciano deliziosi villaggi alpini, spicca Luserna, Lusern, col particolare suono antico di lingua cimbra ove il Centro di Documentazione lì presente spiega tutto. Un piccolo spostamento ed eccoci a Folgaria, deliziosa, raccolta, con i suoi ristorantini e negozietti caratteristici proprio del posto.
Tra i vari eventi “Latte in Festa”e il “Festival del Gioco” accanto al folletto Fliflick, l’orso Prunnpeer e la strega streghetta Perti.
E…se il vostro sogno è quello di vivere a 360° nel green della natura divenendo veri malgari, si può accedere alle “Albe in Malga” svegliandosi all’alba radunando e mungendo le numerose mucche. Una ghiotta occasione per seguire la filiera del latte, con poi simpatica escursione assieme alle guide alpine verso una ricca colazione dolce-salata dove uova, pane, torte casalinghe, formaggi e salumi, saranno protagonisti nello spettacolo dell’Alpe Cimbra.
Carla Cavicchini
cavicchini.press@gmail.com