Una Eco-Vacanza per ripartire !!

  Se è vero che dopo questo periodo di pandemia ogni cosa non sarà più come prima, le Alpi di Cimbra in Trentino, con Folgaria, Lavarone, Lusérn e l’Altopiano della Vigolana si sono preparate per tempo per accogliere i turisti in maniera veramente nuova ed eco-sostenibile.

 

Il denominatore comune sarà da massima sostenibilità e mobilità dolce, coniugata con uno stile di vita Green, che sicuramente verrà apprezzato dal turista esigente e dalle famiglie.

La proposta turistica è rivolta alla tutela della natura e della biodiversità dell’arco alpino, sostenendo una ristorazione Bio e a km 0  ,  con la salvaguardia delle coltivazioni e produzioni locali.

E in questa ottica sarà conseguenza seguire il ritmo delle stagioni anche .. nel menù proposto. Non sempre quindi tutti i prodotti saranno disponibili, se non in certi periodi dell’anno. L’ospite è informato di questo e così anche lui entra a far parte e in sinergia con il rispetto per l’ambiente, e a pieno titolo nella proposta enogastronomica identitaria dell’Alpe.

 

Tutti i ristoranti hanno quindi adottato il protocollo Eco-Friendly che prevede accorgimenti volti al risparmio energetico, uso di prodotti locali e biologici e, naturalmente, ogni cosa rigorosamente plastic-free .

Insomma una vacanza Slow ! Che offrirà l’occasione di vivere i ritmi lenti della montagna, unici momenti nei quali veramente possiamo raccogliere le energie positive dei boschi, dei torrenti e dell’aria pulita, che sempre più raramente ci è offerto dato di assaporare.

Percorsi in mountain-bike e a cavallo precederanno i piacevoli momenti di relax nei quali è dato gustare le prelibatezze agroalimentari di tutta la filiera dei produttori locali. Aziende finalmente in rete grazie anche a Slow Food e alla Comunità Slow Food degli Altipiani Cimbri. Un occhio di riguardo infatti è stato dato alla formazione e alle competenze specifiche in materia di digital marketing, strumento necessario oramai per ampliare ogni tipo di mercato e valorizzare Brand che altrimenti, nonostante la loro qualità,  sarebbero circoscritti e limitati al territorio.

 

Il ruolo degli enti locali è stato determinante in una politica dedita alla sostenibilità e alla mobilità rispettosa dell’ambiente. Le aziende per il turismo delle Alpi di Cimbra così come tutta la filiera ad esse collegata fanno la differenza. Il turista viene accolto già all’arrivo con un’offerta in convenzione che gli permette l’utilizzo gratuito dei mezzi pubblici per raggiungere l’Alpe, semplicemente esibendo la Trentino Guest Card, per tutto il resto non v’è che l’imbarazzo della scelta,

La prossima stagione sarà quella della ripartenza, ebbene un programma a 360°!

Da giugno a settembre sono previste a Folgaria Lavarone Lusérn, rappresentazioni teatrali, tramonti in musica, concerti della banda folkloristica di Folgaria e dei cori, salotti letterari.


Il 12 agosto con la Cena in Blu si festeggia il conferimento, anche per quest’anno, della Bandiera Blu al lago di Lavarone, massimo riconoscimento in materia di eco-sostenibilità, questo anche grazie al protocollo Plastica Free al quale hanno aderito tutti gli operatori economici che si affacciano sul lago di Lavarone, promuovendo scelte alternative alla plastica e impegnandosi nella graduale riduzione del monouso.Dal 25 al 31 luglio il Festival del Gioco, dal 28 al 29 agosto la Fiaba Regna, dal 18 al 19 settembre Latte in Festa, eventi questi per bambini e famiglie che, attraverso i laboratori, escursioni e racconti, entrano in prima persona nel magico mondo dell’alpeggio.

La grande Banda Folkloristica di Folgaria sarà il corollario delle notti di San Lorenzo.

Per coloro che amano passeggiare per i boschi, a Luserna, Il Simposio di scultura nel bosco vedrà installati su percorsi tematici opere gli famosi artisti.

Quelli che invece vorranno approfittare per fare sport,  il 19 e 20 giugno avranno l’opportunità di cimentarsi con la 100 km dei Forti , una gara di Granfondo, molto impegnativa, che festeggia quest’anno la venticinquesima edizione. I campionati italiani di ginnastica ritmica si terranno invece dal 2 al 4 luglio,  e la Vigolana The Rase e la Bike Transalp il 30 settembre e  primo ottobre.

 

In alternativa una vacanza da trascorrere nel riposo ma di impegno culturale: si potrà allora visitare il Centro di Documentazione della lingua cimbra e scoprire così le tradizioni di un territorio millenario. Da non dimenticare il delizioso villaggio di Guardia, il paese dipinto, vero e proprio gioiello della montagna.

Senza dimenticare una visita alle 7 Fortezze della Grande Guerra, tra cui il forte Belvedere Gschwent e Forte Lusérn oggi trasformati in musei.

Il tutto contrassegnato da una concezione di turismo Eco Friendly una occasione di vivere un ambiente sano con ritmi rallentati concedendo a mente e fisico la possibilità di rigenerarsi.

 

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com

 

    ARCA di LUCE

         Il complesso del Duomo di Arezzo

   Una interessante proposta quella che ci proviene da Arezzo, dal 22 maggio scorso è infatti possibile accedere ad un itinerario storico artistico, oltre che religioso, che lega il Duomo di Arezzo al Palazzo Vescovile e al Museo Diocesano di Arte Sacra (MUDAS).

L’inizio del percorso non può che partire dall’ Arca di San Donato, in cui sono custoditi  i resti mortali del Santo patrono di Arezzo.

 

 

Lo Scrigno prezioso è reso luminoso dei marmi variegati e dagli inserti vitrei che, nell’oscurità della chiesa, risplendono sì da creare l’effetto di  Arca di Luce.

Da osservare inoltre le splendide vetrate di Guillaume de Marcillant, opera della prima metà del 1500,  ispirate al Manierismo della scuola di Raffaello,  anch’esse conservate nella cattedrale. Sempre al medesimo artista furono commissionate anche opere di affresco, nelle navate del Duomo, con episodi del Vecchio Testamento,  queste d’ispirazione michelangiolesca.

Il Duomo di Arezzo naturalmente è noto ai più per l’affresco di Piero della Francesca con la figura di Maria Maddalena , periodo in cui veniva realizzata anche la Leggenda della Vera Croce, ciclo pittorico nella sottostante basilica di San Francesco anch’esso sempre ad opera del maestro Piero della Francesca.

Tutti  questi capolavori hanno tuttavia in comune il fatto che la luce è la protagonista, in quanto per una sapiente composizione di forme e posizione delle opere, essa le mette in risalto ponendo in evidenzia le ricerche prospettiche.

Si passa quindi al palazzo vescovile, il MUDAS ovverosia il  Museo Diocesano di Arte Sacra, ricco di collezioni  di dipinti, sculture, manoscritti miniati, parati e oreficerie provenienti dal territorio aretino e delle vicine  Cortona e Sansepolcro.

Di pregio gli affreschi di Teofilo Torri e la Camera dei Papi. L’abilità nell’intaglio degli artisti aretini è inoltre testimoniata dai crocifissi lignei risalenti alla fine del XII secolo.

Una delle sale più visitate è senz’altro quella dedicata a Giorgio Vasari nella quale può essere ammirato lo stendardo processionale eseguito dell’artista per la Compagnia dei Peducci nel 1549 .

In questo originale percorso, il visitatore può quindi muoversi con l’ausilio di una nuova audioguida che,  insieme al Pass Unico, gli consente l’accesso sia al Duomo che a Museo Diocesano. Completa il tutto un nuovo Bookshop che ricomprende tutti i capolavori presenti nel circuito espositivo . Uno sforzo quindi da apprezzare, con la rinnovata voglia di conoscere e visitare  che segue il difficile periodo della pandemia, che tutti noi speriamo  esserci lasciata alle spalle.

 

Carla Cavicchini

 

 

            CINEMADDOSSO

                  I costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood

 

   Nelle sale di Palazzo Piccolomini e del Conservatorio S. Carlo a Pienza  e  in quelle del Museo Tepotratos di Monticchiello,  si celebra un’avvincente storia imprenditoriale al femminile: 70 anni di moda cinematografica, dalla Dolce Vita ai giorni nostri.

 

L’avvincente avventura imprenditoriale di Anna e Teresa Allegri,  che con i loro costumi e le loro invenzioni hanno reso celebre in Italia e nel mondo la Sartoria Annamode.

E’ una ‘mostra volante’ prodotta dal Museo Nazionale del Cinema e Annamode,  che mette in scena la magia del cinema raccontata da chi da sempre ‘fa’  il cinema.

Cento  costumi per 40 film di successo. Un percorso dove ogni abito è raccontato grazie a un allestimento interattivo e coinvolgente,  firmato da Maria Teresa Pizzetti e dallo studio Convertino & Designers e curato da Massimo Mazzanti.

Un vero e proprio documento di cultura materiale – afferma Eugenio Giani presidente della regione Toscana – che oltre a ripercorrere la storia del cinema ci mostra e ci ricorda come lo stile italiano, frutto della nostra tradizione manifatturiera artigiana,  sia sempre stato e sempre rimarrà un unico nel mondo per la sua eleganza, esclusività,  attenzione e cura dei dettagli.

Dopo un periodo così difficile impostoci dalla pandemia questo evento rappresenta sicuramente il viatico per una nuova stagione, ricca di nuove idee e benessere, afferma Biagio Lo Monaco rettore della Società di Esecutori di Pie Disposizioni .

Non solo, questa mostra approda a Pienza a Monticchiello con un nuovo allestimento ed una selezione di 9 opere che si aggiungono a quelle già esposte alla  Mole Antonelliana a Torino. Esse raccontano il talento, la creatività, la sapienza artigianale di un Atelier che si è trasformato in impresa, mantenendo tuttavia inalterate la passione e la cura che hanno reso il made in Italy  famoso nel mondo.

Dive, icone, donne misteriose e affascinanti, sfuggenti e magnetiche, fasciate in abiti seducenti tempestati di pietre o realizzati con rasi lucidi e stoffe argentate, tali  sono le donne fatali del cinema. I loro meravigliosi capi di abbigliamento impreziositi da accessori che hanno stregato il mondo.

la mostra resterà aperta al pubblico dal 19 giugno al 15 novembre 2021 , dalle ore 11 alle ore 18  – con chiusura settimanale il martedì – .

 

Carla Cavicchini

 

                     American Art 1961-2001

Finalmente si ricomincia!

             Stavolta si fa sul serio. Noi tutti abbiamo voglia recuperare il tempo che la pandemia ci ha sottratto, resta solo l’imbarazzo della scelta da dove iniziare.

Un suggerimento noi l’abbiamo.. dal 28 maggio al  29 agosto 2021 , in Palazzo Strozzi a Firenze, ci aspetta una mostra irripetibile  American Art 1961-2001 . Si celebra l’arte moderna degli Stati Uniti d’America con le opere di artisti quali Robert Mapplethorpe, Andy Warhol,  Mark Rothko, Bruce Nauman, Barbara Kruger,  Cindy Sherman , Matthew Barney,  Kara Walker,  Louise Nevelson, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg.   Con ben 80 opere esposte,  alcune di esse per la prima volta in Italia, l’evento ci propone un percorso attraverso importanti passaggi che hanno segnato l’arte americana, nel periodo che ha visto l’inizio della guerra nel Vietnam  e l’11 settembre 2001.

Una raccolta inedita di video, sculture,  installazioni fotografie, pittoriche,  come non abbiamo mai visto. Si affrontano temi della vita quotidiana americana ma anche riflessioni scomode,  come quelle che involgono i diversi  giudizi sulle guerra del Vietnam, iniziata da John Fitzgerald Kennedy nel 1961 .

Una sezione speciale della mostra è dedicata al padre della danza contemporanea Merce Cunningham. Si tratta in buona sostanza di una carrellata degli artisti americani che, nella seconda metà del secolo scorso, hanno inciso profondamente nella sensibilità delle generazioni,  a cospetto dell’arte ridefinita nella sua essenzialità.

Basti pensare alla riflessione sulla figura della donna di Cindy Sherman,  alle sezioni dedicate alla pubblicità e al mondo che gli ruota intorno. Ma si giunge sino ai giorni nostri, agli anni ‘90 e 2000, con artisti emergenti quali Kerry James  Marshall e  Glenn Ligon, figure di riferimento per la comunità afroamericana;  come non potevano mancare a questo punto testimonianze attraverso video e disegni,  tra la storia e la satira sociale,  intorno ai temi della discriminazione razziale negli Stati Uniti d’America. Gli States costituiscono infatti un caleidoscopio di culture tradizioni e sensibilità diverse, fenomeno questo che da sempre  ha contraddistinto le società vincenti,  arricchendole dal loro interno. Tanto per fare un esempio basti solamente pensare, andando indietro nel tempo, a quella che fu la  società dell’antica Roma,  unica nel mondo di allora, che accoglieva chiunque ed era capace di  fondere le culture allora esistenti.

Al pubblico italiano non sfuggiranno senz’altro le più note opere di Andy Warhol conosciute ai più per essere state veicolate anche da fortunate campagne pubblicitarie. In sintesi, non esiste una sola arte americana ma più storie, ognuna delle quali apri una via diversa al concetto di arte, e  racconta la stratificazione di una società tanto complessa.

 

L’evento è curato da Vincenzo De Bellis curatore and Associated Director of Programs, Visual Arts Walker Art Center Minneapolis; e da Arturo Galansino Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi. Un progetto senz’altro originale sull’idea di American Dream, e un ottimo punto di ripartenza per il nuovo corso di vita che ci attende .

 

                    Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com