CORSICA – SARDINIA  FERRIES

Salgono le temperature, scendono i prezzi!

  Con le Navi Gialle, fino al 50% di sconto su passeggeri e veicoli, prenotando dall’11 al 22 luglio, per Corsica, Elba e Sardegna Vado Ligure, 11 luglio 2019 – Ecco l’offerta ‘da brividi’ di Corsica Sardinia Ferries: per le prenotazioni effettuate dall’11 al 22 luglio e per viaggi fino al 30/09/2019, su passeggeri e veicoli è applicato uno sconto immediato fino al 50%! La promozione è valida per i collegamenti con Corsica, Elba e Sardegna.

“Questa promozione estiva vuole incoraggiare gli indecisi, che non sanno ancora dove trascorrere le prossime vacanze, rendendo più accessibili le nostre destinazioni. Lo sconto fino al 50% è disponibile su moltissimi viaggi diurni e notturni, su passeggeri e veicoli” afferma Raoul Zanelli Bono, direttore commerciale di Corsica Sardinia Ferries L’offerta è valida sulle tariffe, al netto di tasse e diritti, di passeggeri e veicoli (auto e moto).

La promozione non è retroattiva, è soggetta a specifiche condizioni e alla disponibilità di posti. I biglietti emessi in questa tariffa non sono rimborsabili, né modificabili. Per prenotazioni, informazioni e condizioni: www.corsica-ferries.it. … … … Dal 1968 Corsica Sardinia Ferries è la prima Compagnia di navigazione privata per il numero di passeggeri trasportati sulla Corsica, che serve tutto l’anno Corsica e Sardegna.

La Corsica è collegata da Tolone, Nizza, Savona e Livorno e, in estate, da Piombino; la Sardegna è collegata da Livorno, Nizza e Tolone e, in estate, da Piombino. L’isola d’Elba è collegata da Piombino e da Bastia (Corsica) nella stagione estiva. Corsica e Sardegna sono unite da collegamenti annuali. La linea Tolone/Alcúdia (Maiorca) è attiva da aprile a settembre. Dal 2019, una nuova rotta unisce la Sicilia (Trapani) alla Provenza (Tolone) e alla Costa Azzurra (Nizza). Corsica Sardinia Ferries gestisce una flotta di 13 navi e si occupa direttamente di tutti i servizi all’utenza: dalla prenotazione, all’imbarco, all’accoglienza, al servizio di catering a bordo. Tutte le attività di Corsica Sardinia Ferries sono certificate ISO 9001:2015. A Savona Vado, in un’area di 50.000 mq in concessione alla Compagnia, sono concentrate le attività organizzative, amministrative e logistiche della società che nel 2018 ha trasportato oltre 3.700.000 passeggeri. Informazioni per la stampa Altra Pagina Katia Piraccini Maria Giovanna Arena Via Vincenzo Monti, 8 – 20123 Milano tel. 02 46712539; fax 02 48013233 k.piraccini@altrapagina.com mg.arena@altrapagina.com Per informazioni CORSICA FERRIES – SARDINIA FERRIES Calata Nord – 17047 Porto Vado (SV) Prenotazioni Tel. 199 400 500 Fax. 019 2155300 www.corsicaferries.com – www.sardiniaferries.com – www.elbaferries.com

       
 

.

 

 COME A CASA .. ma molto di più ! 

   I ristoranti di campagna sono una prerogativa importante  della Maremma e si distinguono spesso, per qualità e tipicità. Non è comune però trovare un locale che assomma la conduzione familiare con un forte radicamento sul territorio e con un menù a chilometro zero che ripropone e valorizza i piatti tradizionali di una cucina che trova nella genuinità il suo punto di forza.  Tutto questo e altro ancora offre, a pochi minuti di distanza dall’incantevole borgo medievale di Sovana, nel cuore delle terre del tufo e degli etruschi (formate appunto da Sovana, Sorano e Pitigliano) l’Agriristoro Focacceria  “La Dogana”, nel cuore di un’azienda di circa venticinque ettari. Con le difficoltà crescenti dell’agricoltura, la famiglia Del Buono (Giovanni e la moglie Monia con i figli Gabriele, Davide e Lorenzo) ha deciso di diversificare l’ attività puntando alla valorizzazione del territorio e delle sue produzioni.

Nel giro di non molti anni “La Dogana” è diventata sinonimo di una cucina maremmana  dai sapori  gustosi, mai eccessivi, sempre autentici.  Acquacotta, zuppa di ricotta, minestra di fagioli rappresentano alcuni dei piatti forti, assieme a fettuccine, pappardelle e tortelli,, le cui sfoglie sono fatte in casa. Fra i secondi spiccano un saporito agnello alla brace assieme agli arrosti e  alle (buonissime anche quelle sottolio) . Senza dimenticare ovviamente gli antipasti, curatissimi, le salse e le marmellate fatte in casa, il vino e ‘olio extravergine prodotti dall’azienda assieme a molti tipi di ortaggi.

Da quest’anno poi il menù de <La Dogana> presenta due tipi di pizze. Una ripiena con le verdure dell’azienda, l’altra è una pizza rossa con conserva locale, come sono locali gli altri ingredienti e con l’aggiunta di un uovo rotto al centro prima della cottura. Le due pizze sono realizzate con lievito madre e con tempo di lievitazione dalle 24 alle 48 ore. I dolci, fatti in casa, ripropongono antiche ricette (come la mousse alla lavanda). Novità: una crostata cotta nel forno a legna accompagnata con confettura di albicocche e decorata con meta del giardino e una panna cotta (panna del Latte Maremma) arricchita con fragole di Capalbio e frutti di bosco toscani, sempre guarnita con mente..

.Ecco  quattro nuovi piatti:


Due tipi di pizze fatte con il nostro lievito madre, tempo di lievitazione dalle 24 alle 48 ore, con farine provenienti dal Mulino Orcia ( grani 100% Italiani )
La prima si tratta di una pizza ripiena con verdure provenienti dalla nostra azienda, nelle stagioni nel quale si possono coltivare e in inverno provenienti da un’azienda di Pitigliano che ha una serra per avere sempre prodotti di prim’ordine anche nelle stagioni più fredde.
Come si vede dalla foto la lunga lievitazione del nostro lievito fa ottenere un impasto digeribile e gradevole  

La seconda, una pizza rossa con conserva locale, condita con tutti gli ingredienti anch’essi o della nostra azienda o sempre delle aziende locali, con aggiunta di un uovo rotto al centro prima della cottura, anch’esso certificato Toscano e proveniente dal Latte Maremma.

Passiamo adesso ai dessert :

 

abbiamo una crostata fatta con uova e sempre del Latte Maremma, Farina certificata Toscana, burro proveniente dal Latte Maremma, zucchero, del limone grattugiato per dare aroma e un pizzico di sale, mele Italiane tagliate, la cottura avviene nel forno a legna.
Questa crostata viene accompagnata con confettura alle albicocche e decorata con menta del nostro giardino.

 

 

 

Infine..la panna cotta, un classico Italiano, fatta con panna  latte proveniente dal Latte Maremma, una bacca di vaniglia
e gelatina in foglie, guarnita con fragole di Capalbio e frutti di bosco Toscani, sempre decorata alla menta.

 

       
 

.

 

     STILE MENARINI, OVVERO FAIR -PLAY DELL’AZIENDA

  Correttezza ed ottimo stile di vita per l’azienda farmaceutica toscana Menarini. Con il termine “Fair – Play”, ogni anno, nello splendido scenario di Piazzale Michelangelo il cielo puntualmente incornicia i valori dello sport. Qui si è svolta la ventitreesima edizione del Premio Menarini, a riprova che la lealtà e l’onestà pagano in un clima dove i meriti delle virtù sportive si integrano a quelle sociali ed umane, sono stati premiti vari campioni nelle diverse discipline. E questo in una condizione di forte impegno, con tanta forza di volontà, unita sì alla competizione ma utile nella crescita della persona.

Parole positive anche da Giovanni Malagò “Presidente del Coni” , che parlava d’un Premio cresciuto notevolmente che sta diventando parte integrante di tutto il sistema sportivo e non solamente di quello italiano.

Numerosi gli ospiti, squisitamente accolti, che vedevano in ‘campo’: Zico, Giani, da Causio a Riva, dal campione della pallanuoto Gianni De Magistris e tanti altri ancora, motivo d’orgoglio anche da parte di Angelo Morelli, Presidente “Associazione Premio Internazionale Fair Play, quali personalità eccellenti capaci d’aver ‘scritto ed interpretato’ lo sport.

Parliamo di persone famose a livello mondiale rimaste tuttavia semplici, sorridenti nella loro grandezza – spiegava Morelli – non si contano le medaglie vinte…eppure egregiamente hanno condiviso rispetto, correttezza, dedizione , rispetto del prossimo, durante le loro splendide carriere.”

Onore ed anche un pizzico di sorpresa per Lucia Aleotti. Membro board Menarini , divenuta per decisione del sindaco Nardella “Consigliere speciale di Palazzo Vecchio” per l’incarico ricevuto accanto al mondo dell’imprenditoria femminile.

Innegabilmente la cosa mi ha fatto molto piacere – osservava –

prenderò questo impegno molto a cuore, mi porterà a fianco di donne dirigenti d’azienda, in questa città gigliata che amo immensamente.”

Non c’è “fair-play” senza Menarini – diceva anche Ennio TroianoDirettore Corporate Risorse Umane Menarini – visto che tale riconoscimento cresce sempre più, consolidandosi appieno per la gioia di chi ci ha creduto e ci crede intensamente.”

Altamente incisive anche le parole di Eugenio Giani Presidente del Consiglio regionale che, sotto l’insegna del David nella splendida cornice d’un complesso unico al mondo, parlava della Menarini – multinazionale, fervida portatrice di valori, di cui esserne ben orgogliosi.

    Lo splendido Galà seguito alla ‘Loggia’, dopo raffinati antipasti, vedeva più tardi l’ottima cena – a tavola – iniziando con “Tortelli ripieni di burrata con pomodorini freschi, pomodori confit e spruzzata di basilico. Carrè di vitello al pistacchio con chips di patate accompagnate da zucchine e carote ‘saltate’ in padella, e l’ottimo dolce di Tartelletta con crema chantilly, lamponi e salsa cioccolata. Tutto squisitamente annaffiato dal buon Vermentino “La Pettegola” Villa Banfi.

Seguiva il giorno dopo, giovedì 4 luglio, la premiazione a Castiglion Fiorentino, nel suggestivo loggiato dedicato a Giorgio Vasari.

I premiati:

Kakhaber Kaladze per Fair – Play

Arthur Antunes Coimbra ( Zico ) – Una vita per lo sport

Svetlana Khorkina e Gianni De Magistris – Personaggi mito

Gabriela Szabo e Daniele Bennati Fair Play modello di vita

Derartu Tulu e Antonello Riva – Carriera nel Fair Play

Ivan Zazzaroni – Narrare le emozioni

Franco Causio e Georgi Glushkov – Sport e vita

Comitato Olimpico Sanmarinese I valori sociali dello sport

Dorothea Wierer – Promozione dello sport

Mauro Balata – Fair Play e solidarietà

Federica Brignone – Modello per i giovani

Kiara Fontanesi – Fair- Play ed ambiente

Enrico Castellacci – Fair Play e salute

Andrea Giani Premio Speciale Sustenium Energia e Cuore

Manuel Bortuzzo – Lo sport oltre lo sport

Caterina Ceccarelli – Premio Speciale Fiamme Gialle Studio

e Sport.

Carla Cavicchini

mail: cavicchini.press@gmail.com

               EN CIEL OUVERT

                  …sotto la sinfonia di Nathalie Decoster

    Dici Chianti e pensi al vino. Invece tale territorio,  a metà strada tra la città dantesca e Siena, oltre ai rinomati vigneti conosciuti in ogni parte del mondo nonché terra immortalata dai grandi del Rinascimento quali Leonardo da Vinci e Michelangelo, stavolta sotto la luminosità imperante peculiare della zona, presenta la sofisticata artista francese Nathalie Decoster  nel complesso di “Panzano Arte 2019”, qual mostra che si potrà ammirare sino al 18 settembre.

           Parliamo d’un percorso costellato da notevoli sculture, cariche di simbologie,  disseminate tra filari di cipressi e deliziosi colli sui quali soggiornano anche importanti aziende vinicole quali quella di Renzo Marinai, Tenuta Casenuove, Fontodi, La Massa.

Patron, o forse meglio dire padrino in questi posti baciati dal sole, Dario Cecchini, macellaio-poeta famoso a livello internazionale che, legatissimo alle sue zone , ‘calcate’ da cittadini  provenienti da ogni parte del mondo, osserva con piacere che  anche la tutela del paesaggio, la viticultura e l’artigianato, rappresentano un importantissimo volano  per visitare Panzano.

Da qui l’idea di presentare in spazi d’utilità pubblica  artisti contemporanei, volti all’Umanesimo moderno approfondendo varie tematiche capaci di vedere la cultura in tutte le sue accezioni,  come l’ambiente da proteggere con occhio rivolto verso i diritti umani, la libertà di pensiero, declamando persino la sua personalissima spiritualità nel mentre, poeticamente, nel suo ristorante offrendo ‘bere’..  declama: “ Questi fiaschi rappresentano il territorio e, come ben sapete, nel Rinascimento artigiani ed artisti vivevano assieme con orgoglio, gioia della bottega e non competizione. Qui siamo in un gioiello di posto d’appena 1000 abitanti, pochi, però buoni, e di questo bisogna esserne fieri. Quanto al “Paradiso della religione”…beh, facciamolo attendere poiché i vini sono ottimi, e, l’arte nell’aria, basta chiapparla, selvaggia e romantica, il segreto si vede col cuore, l’essenza invece  resta invisibile.”

Sorride l’artista Nathalie Decoster  – ha esposto in musei, luoghi pubblici,collezioni private d’ogni parte del mondo,  Francia, Brasile, Mauritius, Hong Kong, Canada, etc –   compiaciuta dell’affabile platealità del buon Cecchini, definendolo ambasciatore in un suolo che funge da magnete, catturando ciò che il paese percepisce.

“L’ accoglienza per me, che lavoro sulla condizione umana , sulla grammatica del linguaggio – prosegue Decoster –  è stata fortissima, di grande impatto. I miei cerchi, poi quadrati, cubi, con tanto di animazione, rappresentano ognuno di noi con  separazione talvolta dalla realtà ,verso la serenità in modo distaccato ed umoristico. L’amicizia, l’amore, viene offerta da quei due personaggi d’inizio paese che, incontrandoci, scoprono nuove vite ed itinerari, tirando fuori le nostre emozioni. Ciò rappresenta pertanto un’opportunità da coltivare, la positività del tempo che alle rughe porta anche saggezza, scoprendo piccole cose eppur essenziali, come la serenità di fondo che giunge con la realizzazione.”

Continua questa  francesissima bionda dai lunghi capelli sciolti  come “Lady Godiva” soffermandosi sui valori della fragilità, in special modo quella umana osservando che…”se le persone sono in equilibrio ed altre meno, dipende dalla nostra interiorità, la sensibilità paga un prezzo maggiore  ma è giusto così, bisogna mostrarci  per quello che siamo, esseri umani e non robot.”

Ouii madame, la conferma viene data non a caso in  un assolato tour turistico contemplando  lavori di linee indefinite, contrassegnate da cerchi perfetti, da “Mani sporche” eppur candide del  lavoro di Nathalie; dall’omaggio virtuoso nei confronti del sacro con quel rosso -plastico minimalista, ed ancora  quei tuffi gioiosi che volgono verso la libertà, dall’essenzialità e profondità dello ying e yang, dall’opera  – respiro stagliata nel paesaggio, portatrice di valori esistenziali.  Poco più in la, veniamo colti da un’opera in alluminio che, cortesemente, a secondo dei giochi di luce del paesaggio, cambia colore come la nostra infanzia di bocciolo, pura e delicata, avviandosi  verso le altre tonalità della vita. 

Perché lei è così,  in  lungo bianco vestita come “Madonna Rinascimentale”, mostra la  propria interiorità di pensiero  come quella piramide di vetro presentata alla Biennale di Venezia che sembra crollare, quei lavori a Como interni ed esterni, applicandosi poi all’opera del ‘ Volo ‘ in Puglia, sinonimo di libertà.

 

Cecchini  che prima ironicamente aveva dato a  tutti noi – lui compreso –  di anarchici liberali…”Date a Cesare quel che è di Cesare” in un angolo sornione sornione, facendo capire l’amicizia che lo lega alla curatrice ed all’artista, prende la parola osservando che…”oggigiorno si parla tanto di cammini, percorsi…io punterei particolarmente su: “Pellegrini della bellezza”, culminando questo momento con “Carne diem” e, chi vuole, viene ben  servito!”

La ciccia può aspettare poiché l’affascinante  curatrice Mila Sturm interviene cordialmente dicendo d’aver scoperto  le sculture di Nathalie Decoster  durante la mostra al Chateau Smith Hut Lafitte, rimanendone estasiata. “Parliamo di opere  in perfetto accordo col paesaggio, disseminate  in questo piccolo ma pulsante paese, ed ancora nella macelleria del Cecchini, in chiesa, e persino in convento.  Questo è  il ‘là’ d’un prossimo futuro in questo splendore della natura , sapendo quanto Dario ci teneva. Tornando a Nathalie, nomade dell’arte nonché vera e propria stakanovista, amo scoprirne di continuo la sua universalità  in quanto la vita, la morte, la solitudine, altro non  sono che la rappresentazione di noi stessi.

  Lei è una che riflette molto,  muovendosi  solamente se esiste un senso del suo operato, sino alla ricerca infinita della propria intenzione unendo metodo e correttezza, forte di quei valori che avevano caratterizzato l’Umanesimo del Rinascimento e che qui oggi ritroviamo. A  Nathalie – termina –  figura libera ed indipendente  ed oggi  fiera cittadina onoraria di Panzano,  nonché  prima artista che espone a “Panzano Arte”, i più fervidi complimenti, poiché non potevamo incontrare un’ambasciatrice migliore di lei!”

La filosofia, la condizione umana, sono il motivo corrente di Nathalie Decoster, non a caso il messaggero che lei rappresenta  nelle sculture, richiama persino le teorie di Seneca scavando interiormente sino al segreto della nostra vita, racchiuso in ognuno di noi.  La speranza   dell’avvenuto discernimento è  il veicolo da ricercare anche tramite la scultura iconica “Temps qui passe”, che indirizza al giudizio del tempo che avanza, coglie e poi passa.

E  poi il vento come l’acqua che non si può ingabbiare visto che “Fraily Cube” racconta la nostra labilità , caducità, priva di schemi e quindi profondamente umana in un percorso “Saute-mouton”, ove l’intelligenza dell’ironia si avvale anche d’un buon percorso spirituale  per questa eclettica artista innamorata della Toscana e di Panzano. Un amore ampiamente ricambiato dagli abitanti  verso un viaggio ‘fusionale’ d’introspezione, leggerezza come un battito d’ali, spiritualità, meditazione e sopratutto, confronto con noi stessi.

  Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com

 

Arte a Panzano in Chianti