Il Teatro della Pergola di Firenze dal 6 al 11 marzo di quest’anno ha messo in scena Vetri Rotti del drammaturgo americano Arthur Miller,

  opera tra le meno conosciute al vasto pubblico, la cui prima ufficiale ebbe luogo al Long Wharf Theatre di New Haven il primo marzo 1994 . L’anno dopo il debutto italiano a Bologna per la regia di Mario Missiroli, con Valeria Moriconi e Roberto Herlitzka .

Vetri Rotti appartiene al momento finale della produzione di Miller, un particolare periodo della vita del drammaturgo che lascia il campo ha mille sfaccettature e interpretazioni anche di natura introspettiva .

La trama: tutto si svolge in America, sul finire del 1938, in concomitanza con le violenze messe in atto dai nazisti verso gli ebrei, in particolare si evoca la tristemente famosa Notte dei Cristalli. La notizia giunge al di là dell’oceano, negli Stati Uniti, dove ancora si conduce una vita tranquilla e rilassata, come quella della protagonista Sylvia, magistralmente interpretata da Elena Sofia Ricci, con accanto Maurizio Donadoni e Gianmarco Tognazzi, rispettivamente nelle vesti del marito e del medico di famiglia. Nella agiata famiglia ebrea si innesca così una situazione che porta la mente di Sylvia a somatizzare gli eventi europei che preannunciavano in maniera ineludibile l’avvento del regime nazista e presagio di lutti, tanto da provocare nella protagonista la paralisi delle gambe. Ella perde la capacità di deambulare, senza una spiegazione medica, tanto da dover ricorrere all’ausilio di una carrozzina.

Gli uomini a lei vicini, il marito e il medico, offrono soluzioni opposte: il primo cerca di minimizzare le notizie che giungono da Berlino, il secondo invece la stimola a reagire.

Come sappiamo le ultime opere di Arthur Miller fanno i conti con le sue origini ebraiche e anche Vetri Rotti non fa eccezione. Quando nel 1994 Miller si accinge a scrivere questa sceneggiatura oramai è uno scrittore maturo, che si pone degli interrogativi ai quali spesso non riesce a dare risposta. Il testo non è certamente facile e ha bisogno di interpreti di prim’ordine: nel nostro caso Gianmarco Tognazzi, Maurizio Donadoni e la protagonista Elena Sofia Ricci risultano ineccepibili nelle 11 scene che compongono l’opera.
La storia di Sylvia è simbolo dell’atteggiamento di noncuranza che si riscontra al di fuori della Germania nel periodo precedente l’inizio della persecuzione antisemita, molti non volevano vedere, non volevano capire, o più semplicemente non volevano impegnarsi a farlo.


Ma ecco che la sapienza del drammaturgo compie un vero e proprio colpo di teatro: gli eventi della Notte dei Cristalli diventano non solo la causa psicosomatica della paralisi di Sylvia ma anche il sintomo di una situazione matrimoniale ingessata e senza sbocco. La monotonia della vita matrimoniale diventa essa stessa la malattia del vivere quotidiano che niente può lenire, fino all’inevitabile finale drammatico che vede la morte improvvisa del marito e contemporaneamente la guarigione altrettanto improvvisa di Sylvia dalla sua inspiegabile paralisi agli arti inferiori.

Quest’opera risulta inspiegabilmente non rappresentata dal 1995 fino ad oggi, e ciò ci conferma le alterne fortune delle opere di Miller che risentirono spesso dell’accostamento al suo stile di vita, non sempre apprezzabile quando se non addirittura aspramente criticato sia in patria che all’estero.
Complimenti pertanto all’Ente Teatrale della Pergola di Firenze che ha inteso riproporre questo testo.

Lo spettacolo risulta prodotto da Roberto Toni in collaborazione con la Regione Toscana e Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno .

Carla Cavicchini

                    IL SALOTTO  DELLA  SALUTE                             

Squisitamente bleu con accessori e.. colori ‘Aqua – Lung’

   E’ il nostro battesimo nella piscina più profonda del mondo a Montegrotto Terme –  in acqua termale  antinfiammatoria – nata per subacquei, apneisti, curiosi, ‘gente normale’ etc . . ‘Testata’   anche da  noi giornalisti per una larga  visione del “mondo a rovescio nell’ampio spazio sommerso”, l’opera – realizzata nel 2014 – ha destato non poco interesse e catturato l’attenzione da oltre 92 paesi diversi, come ci spiega l’architetto Emanuele Boaretto, responsabile di questo Progetto Termale.

Ed eccoci pronti allora, armati di “pinne, fucile ed occhiali”, veniamo pervasi da  una grande agilità di mente spaziando poi prontamente a quella corporea. Ma ascoltiamo ancora Boaretto mentre parla di … “ quest’acqua calda ed altamente terapeutica assolutamente  d’ impatto ‘O’ – Co 2 a riscaldamento naturale di progetto esclusivamente italiano, è stata capace d’aver dato lavoro a molte persone.”

“Questo grazie all’ ottimo  profitto del ‘Know – how’, portando conseguentemente benessere  e soddisfazione nel nostro territorio  tanto da sbalordire ben 23 Istituti di ricerca. In questo ampio e curato complesso dove vengono fatti circa 200 convegni all’anno. La crisi ? Innegabile d’averla avuta anche noi come del resto  in tante regioni d’Italia e d’Europa. L’importante è stato  credere  fino in fondo nei  buoni  progetti , vendendo bene le nostre  convinzioni,  ‘forti’ di una buona esperienza.”

Anche se ciò che viene scritto adesso può apparire strano…beh… sappiate che in questa struttura invidiata ovunque – ben 42 metri nel punto più profondo ! – con tanto d’ala completamente asettica ben visibile ove  si osservano i vari gangli delle turbine, Boaretto adesso racconta che qui  è stato fatto il primo prelievo di sangue in immersione proprio per ampliare conoscenza e sicurezza in questa grande acquaticità trasparente degna più che mai d’ottime  attrezzature.

E noi aggiungiamo che proprio ‘Aqua-Lung’ anche per la sua vestibilità ed accessori – all’avanguardia in tale campo – con tutto il suo corredo  rappresenta un po’ di sano vanto; ben  20 campioni di discipline olimpioniche hanno visitato questo scrigno che racchiude più di 4 milioni di litri d’acqua,  della più pregiata  tra le risorse del bacino Euganeo.

“Il risultato – conclude ? – Molti, nonché  i servizi dei video-operatori subacquei assolutamente splendenti tanto da  far divenir clienti  questi bravi tecnici, assieme ad  altre ditte varie operanti in tale settore.”

Un pensiero sale: che tutto sia simbiotico come il ventre materno e che addirittura come Mosè’vengano aperte le acque?

Mah..intanto, come ogni bella storia che volge al ‘romantico’, Alberto Vitali, Responsabile della Comunicazione nonché Ufficio Stampa per Aqua – Lung” racconta che  “i finanziamenti ricevuti dall’imprenditoria ed istituti bancari arrivati per l’idea – possiamo dire vincente? – e non  tanto per le ‘mura’, hanno dato buon credito a questo progetto, partendo dalla sostenibilità, sì d’aver superato ogni aspettativa.”

Ovvero sia ‘rompere’ il rapporto prezzo per una cosa altamente funzionale con ritorno monetario per creatore e finanziatore.

 I video realizzati ci presentano un bel mondo bleu con quei sub dai movimenti ampi e lenti. I pesci multicolori attraversano le loro gambe osservando i divertimenti che vengono eseguiti col boccaglio per suggestivi arabeschi acquatici e, mentre il mare si fonde col cielo, la memoria porta ai ricordi del 1943, quando arriva il mitico francese Costeau, già, proprio Jacques  Yves Costeau, che, assieme al suo collega ‘d’acqua’ Emile Gagnan, crearono l’autorespiratore. Insomma, per essere più tecnici, lo ‘ scafandro – autonomo’ ribattezzato Aqua – Lung, quale primo autorespiratore subacqueo moderno. Innegabile osservare che poi di questo ci furono vari prototipi con anni ed anni  d’appassionante lavoro.

Oggi tutto ciò porta il nome di: ‘AQUA – LUNG’ marchio all’avanguardia che ha festeggiato ben 75 anni di scoperte, forte dei materiali  utilizzati anche dai militari  a sinonimo di totale garanzia nei confronti delle persone. Una crescita ininterrotta grazie anche all’acquisizione d’aziende leader quali ‘ Apeks’, ‘Sea Quest’, ‘Pelagic Pressure System’, ‘Whites’, ‘Technisub’.

Insomma, buon punto di riferimento per le eccellenze presentate che operano negli States, Messico, Francia, Inghilterra, Canada e la nostra ‘Italì’!! Tutto ben distribuito dalla Technisub che copre mute e tutto l’occorrente per l’immersione degli sport d’acqua.

Si parla pertanto d’una sorta di rivoluzione per qualità, sperimentazione e ricerca in merito, donando ai fruitori sicurezza, alto design, comfort e buona tecnologia.

E’ il momento del lunch. Asciugati e riposti i “ferri del mestiere” ci sediamo davanti ad un ottimo pranzo mentre dalle vetrage a noi di lato, i ‘sub’ ci salutano animosamente colle loro mani ed evoluzioni, mentre lo specchio amplifica il tutto; nel frattempo i ‘nostri’ chiedono foto, ci invitano, mandano baci e, chi per burla, ci impaurisce incollandosi ai vetri.

Morale? Vale immergersi in tale ambiente poiché è il nuoto che fortifica grandi e piccoli a discapito di vitamine ed integratori. Quanto al ‘calcio’? Beh…diamolo a chi serve!!!

 

Carla Cavicchini

cavicchini.press@gmail.com

 

 

 

   Alla scoperta della Maremma antica

  Un’esperienza quasi unica, per originalità, per la ricerca approfondita sulla cucina tradizionale, per la suggestiva location, immersa nella campagna a breve distanza dallo splendido borgo antico di Sovana nel comune di Sorano, con la sua imponente Rocca Aldobrandesca, con la suggestiva piazza del Pretorio, con il Museo di San Mamiliano dove sono esposte una parte delle splendide monete d’oro ritrovate alcuni anni fa e con il palazzetto Pretorio e la chiesa di Santa Maria, senza dimenticare, poco fuori il piccolo paese, il Duomo.

Qui siamo nel cuore delle terre del tufo: a pochi chilometri di distanza Sorano e Pitigliano e non lontano da Montemerano e da Saturnia.

Su queste solide basi l’agriristoro “La Dogana”, in località Pian della Madonna, ha aperto una nuova pagina nella storia dell’ospitalità e della migliore cucina maremmana e toscana. Una location unica!

Qualche esempio: il pane viene prodotto con la farina del mulino Orcia con lievitazione naturale e così la sfoglia per la pasta, le pizze e le focacce.

Il vino è prodotto direttamente dall’ azienda: il rosso molto profumato e corposo è un misto di San Giovese,Merlot e Ciliegiolo, quello bianco molto leggero e delicato è un vino fermo con misto di Trebbiano ed Ansonica.


L’olio è esclusivamente dell’azienda come tutti gli ortaggi. I salumi e le carni provengono dalla macelleria  “Le delizie di maremma” di Pitigliano, prodotti e confezionati nella sua azienda agricola. I formaggi e le ricotte vengono dalla azienda agricola “Riservo” di S. Quirico di Sorano. Le marmellate, la passata di pomodoro, le verdure e le patate sono di produzione diretta. I legumi sono prodotti e confezionati nell’azienda agricola biologica “Poggio S. Pietro di Pitigliano. Il miele è un prodotto della “Venarella” azienda agricola Elmo di Sorano. Le sfoglie per tagliolini, fettuccine, pappardelle, tortelli e le lasagne sono fatte in casa e spianate con il “lansagnolo”. Le uova e la farina usate sono certificate “toscane”. Latte, mozzarella, burro e panna sono di provenienza del caseificio “Maremma” Grosseto.

La zuppa di ricotta, pasta e ceci, minestra di fagioli e acquacotta sono specialità locali cucinate con ricette antiche che si tramandano da generazioni La cottura del pane e delle focacce come le pizze, gli arrosti di carne, le patate ecc. sono fatte nel forno a legna. I ragù e i buglioni al sugo sono cotti nella cucina a legna. La Dogana propone solo dolci fatti in casa come la mousse alla lavanda,  preparati solo in base a antiche ricette.

 

           ENJOY – sicurezza e divertimento sugli sci con la nuova campagna di sensibilizzazione creata dal comprensorio sciistico Dolomiti Superski

 

Iniziano tra poco le settimane promozionali “Dolomiti Super Sun” con una giornata di alloggio e skipass gratuita a partire da 7 giorni di vacanza sulla neve prenotati in una delle strutture aderenti all’iniziativa. Dal 17 marzo in poi, nelle 12 zone sciistiche di Dolomiti Superski gli appassionati potranno godersi le fantastiche piste a condizioni particolarmente vantaggiose fino alla fine della stagione. Il comprensorio sciistico più grande al mondo punta da sempre in modo particolare sulla qualità delle piste, curandole ogni notte con oltre 300 mezzi battipista, affinché la clientela possa rimettere gli sci ogni mattina e sciare su piste perfette. Questo, assieme alla straordinaria offerta culinaria degli oltre 400 rifugi a bordo pista e allo scenario dolomitico senza euguali a fare da contorno, garantisce il divertimento totale durante la settimana bianca.

 

E perché il tutto sia anche sicuro, Dolomiti Superski, ad inizio del mese di marzo ha lanciato la nuova campagna sicurezza ENJOY, con la quale vuole sensibilizzare sciatori, snowboarder e freestyler a rispettare le semplici norme di comportamento in pista, onde evitare la possibilità di incidenti. Con la campagna ENJOY, Dolomiti Superski ha ripreso i consigli della FIS/FISI, emanati anni orsono come regole utili per divertirsi in pista in tutta sicurezza, utilizzando foto e brevi testi per spiegare agli utenti come gestire certe situazioni durante una sciata. Si parla per esempio della partenza, della fase di sorpasso, della prudenza in corrispondenza di incroci o bivi, della valutazione delle proprie capacità, dove fermarsi in pista e dell’utilizzo del casco. “L’impegno da parte di noi impiantisti per garantire la sicurezza sugli impianti e sulle piste è totale e investiamo anche parecchie risorse per questo scopo. Purtroppo ci sono però delle situazioni che possono essere gestite soltanto dagli sciatori stessi, adottando comportamenti che riducono di molto i possibili rischi. Con la nuova campagna di sensibilizzazione ENJOY vorremmo richiamare la loro attenzione su questa problematica in maniera semplice e chiara, affinché una maggiore attenzione durante la sciata garantisca il divertimento in sicurezza” ha dichiarato il Presidente di Dolomiti Superski Sandro Lazzari in occasione del lancio della campagna. In calce a questo comunicato elenchiamo le singole regole sviluppate da Dolomiti Superski per questa campagna, mentre in allegato alla mail invio due esempi di visual prodotti.

 La campagna ENJOY trova applicazione sui canali social di Dolomiti Superski con due post a settimana durante tutto il mese di marzo, i visuals vengono proposti a rotazione sulla homepage del sito internet dolomitisuperski.com e sono visibili anche sui megaschermi informativi presso gli impianti di risalita principali dell’intero comprensorio sciistico di Dolomiti Superski.

 Diego Clara

Press & PR Dolomiti Superski

diego.clara@dolomitisuperski.com

www.dolomitisuperski.com

+39 366 6861403

 

 

           Finalmente sta arrivando la primavera e anche la bella stagione. Pensiamo fin d’ora a programmare e prenotare per tempo vacanze verdi, in pieno relax, nel mezzo ad una natura suggestiva e incontaminata.

         Siamo nella rilassante Val di Merse, ai piedi delle Colline Metallifere, fra le province di Siena e di Grosseto. L’Agriturismo Collepetrucci – Ciciano, una frazione di Chiusdino – (Siena) – www.collepetrucci.it – ha appena aperto le prenotazioni per soggiorni e vacanze a diretto contatto con la natura, nel silenzio e nel verde di questa suggestiva vallata.

L’agriturismo Collepetrucci di Ciciano aspetta gli amanti della natura, della quiete e dell’aria pulita in Val di Merse, tra arte e buona gastronomia locale. Un’ottima struttura che dispone di tre appartamenti per un totale di 10 posti letto , una bella piscina all’aperto con vista mozzafiato, immerso nel verde dell’oliveta vicino. Si trova nel comune di Chiusdino a soli 37 km da Siena.

Viene offerta la connessione WiFi in tutti gli ambienti e un parcheggio privato gratuito. Tutti gli appartamenti sono dotati di TV satellitare a schermo piatto, una cucina con tutti i comfort, forno e frigorifero, macchina da caffè, le lenzuola, bagno privato con doccia ed inoltre produzione e vendita diretta di un eccellente olio EVO .

Colle Petrucci dista 5 km dalla celebre Abbazia di San Galgano, e 2 km da Chiusdino, 56 km da San Gimignano, 45 km da Follonica, 35 km dalle terme di Petriolo, 76 km da Bagno Vignoni e 102 km dall’Aeroporto di Firenze, lo scalo più vicino.

Questo agriturismo offre in particolare una veduta panoramica a 360° essendo a quasi 500 mt di altezza, gode di un clima mite e la tipica bellezza del paesaggio della val di Merse. Un autentico paradiso terrestre per riposarsi.

Per altre info e prenotazioni collepetrucci@virgilio.it  334 6603412

Da giovedì 15 marzo a domenica 18 con la Mostra Vini di Bolzano in vetrina  per 4 giorni molte cantine di nicchia

Il bello della Mostra Vini di Bolzano-Weinkost, che s’inizierà a Castel Mareccio giovedì 15 marzo per concludersi domenica 18, è nell’essere vetrina di una miriade di etichette di nicchia che, appunto per questo, non godono di grande visibilità e che pure sono ben note a chi ama l’eccellenza nel bicchiere, e nel loro abbinamento con la cucina del territorio che verrà proposta nei laboratori guidati da Slow Food. La formula, lo scorso anno, ha riscosso un tale successo da suggerire per questa edizione, che è la numero 95, un traguardo che fa della rassegna la più antica del settore in Alto Adige, di allungare i giorni della mostra, da tre a quattro.
E in questi quattro giorni i visitatori si troveranno di fronte soprattutto a piccole e carismatiche case chiamate a raccontare, assieme a un drappello di cantine di diverse dimensioni la fastosità e la ricchezza enologica di Bolzano e dintorni, dell’oltre Adige, della val d’Isarco, del Burgraviato. Più di 170, tra bianchi, rossi, rosati e bollicine, le etichette protagoniste, tutte espressione di una terra di straordinaria vocazione, come spiega Josephus Mayr, presidente del Consorzio di tutela del Santa Maddalena oltre che proprietario dell’Unterganznerhof, e «di un’innovazione continua nella qualità e nella sfida con i gusti nel segno della grande tradizione e della cultura enologica del territorio».

Nei quattro giorni della Mostra vini di Bolzano, con apertura dalle 17 alle 22 giovedì 15 marzo, giorno dell’inaugurazione, mentre venerdì 16 e sabato 17 sarà dalle 10 alle 22 e domenica 18 dalle 10 alle 20, è tutto un susseguirsi di appuntamenti, con degustazioni guidate, verticali, laboratori condotti da Slow Food che celebreranno gli accoppiamenti tra la cucina del territorio e le etichette locali, seminari guidati da Daniele Cernilli (Doctor Wine). Prevista anche un’escursione in cantine nella zona di produzione del Santa Maddalena e del Lagrein.

 

Info: Azienda Soggiorno Bolzano 0471 307000; Info@bolzano-bozen.it