David Cronenberg: l’informalità della borghesia ( Poca) .

    Appartiene alla middle-class, è posato, tranquillo, alle sue spalle, in casa sua, si vedono montagne di libri. E poi, nella sua grande disponibilità, persino dolcezza, racconta di avere moglie, figli e nipoti. Questo in diretta via skipe mentre viene intervistato nel suo studio a Toronto. Il nome è eccellente: David Cronenberg, famoso regista conosciuto anche per “La Mosca” pur definito maledetto nella sua genialità, nella vita si occupa anche di altro, tipo scrivere romanzi ed ascoltare lirica qual sua buona ‘musa’.

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A lui è dedicato il “Lucca Festival 2015” – 15 – 20 marzo che stavolta si fonde con Europa Cinema di Viareggio. Siamo alla Fondazione Ragghianti di Lucca per Evolution, ed il maestro appare nel video pronto ad essere intervistato. E’ calmo, sereno: chi direbbe che sotto quell’aspetto mite si cela un ‘grandeur’ del cinema contemporaneo consapevole della caducità della vita, attratto dal corpo umano e le sue mutilazioni, nonché buon esploratore della psicologia umana. Un pensiero, il suo, che recita: “la morte può avviare alla vita”, ecco perché rinasciamo di continuo. A Cronenberg l’omaggio di una grande retrospettiva dei suoi film e mostre.

L’assaggio che ci è dato ci porta verso corpi deformati (pure la mente) pulsioni necrofile, cose da cannibalismo, sesso estremo, protesi, fotografie, tutto sotto la sua potente ala distruttrice e surreale. Eccoci alle domande, all’amore per la musica: “Cosa le evoca Puccini? “Automaticamente mi porta a Madame Butterly, film che adoro e che riuscì a coinvolgere l’Italia, la Francia, la Cina, il Giappone…mia madre era cantante, pertanto l’impatto emotivo resta notevole e continua a commuovere la mia anima”.

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                                      In un susseguirsi di domande il regista continua osservando che Toronto ‘gode’ della comunità italiana più grande del mondo. “Da piccolo adoravo ascoltare Dean Martin ed altri ancora. Mi considero una persona spontanea, creativa: durante i miei lavori compio delle vere e proprie evoluzioni ed il connubio con la vostra Italia per me è complementare. Inoltre se mi chiedete del rapporto che nutro con le espressioni artistiche, rispondo che sui miei fotogrammi, volutamente dipinti, regna l’arte e chi osserva ne è il narratore. Tuttavia sono consapevole che da una storia può nascere un’idea brillante senza che sia la mia.”

La passione per le Ferrari…beh, da piccolo avevo il mio triciclo a ruote color rosso fiamma che adoravo letteralmente, come poi adorai questa casa madre. Ho anche corso su questi bolidi dai “musi spettacolari”. Tutto qui. “

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Gli chiedono cosa pensa del digitale: “Ho idee molto precise in merito, amo le innovazioni, per me questa tecnica ha stravolto tutto ma a me non dispiace poiché hai modo di rivedere subito, correggere, ‘mordere’ la pellicola…e quindi è bello e buono continuare ad acquisire nuove conoscenze”.

Ancora domande dal numerose pubblico che lo ascolta rapito mentre gli viene chiesto il motivo del suo alto interesse nei confronti del corpo.

La condizione umana è scandita dal corpo, dico questo da ateo, ricordiamoci che già in epoca Vittoriana c’era la negazione del corpo. Freud fu geniale analizzando i vari mutamenti che ci sorprendono di volta in volta…poco a poco il bimbo esplora. Su questo non credo di essermi allontanato di molto: porto un esempio pratico: un diamante lo si osserva in tutte le sue sfaccettature, io lo osservo da un punto di vista diverso pur sfaccettato”. E della sua famiglia cosa dice?

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Che è estremamente tradizionale, normale. Se hai tanti figli non puoi chiedere quali preferisci, li ami tutti…forse qualcuno ti rispecchia di più…nell’altro cogli lati che ti addolciscono maggiormente, però rimane il bene, il grande affetto di base. Siamo tuttavia a conoscenza che il concetto di famiglia col tempo è cambiato e non poco; ho amici gay che hanno voluto avere dei figli, single con altrettanti figli. La vita è questa: una sorta di divorzio dalla pulsione d’un corpo tradizionale. Considero questa fase estremamente creativa ed eccitante, viviamo in un’epoca di grandi evoluzioni e cambiamenti. Quanto alla mia di vita, oddio! Ci vorrebbe tutta la mia filmografia e non basterebbe. Ognuno di noi ha la propria personalità e questa può essere molto particolare. Tanto per portare un esempio, un film violento può venir ‘girato’ da una persona estremamente calma e pensosa… di conseguenza l’artista può creare cose in perfetta antitesi di come è lui.”

Siamo quali alla conclusione: ancora curiosità sui suoi prossimi impegni e cosa ne pensa dell’omaggio dedicatogli : “ Sto scrivendo un libro, vari produttori sono interessai a miei film o fare fiction ma a me questo non interessa più di tanto.”

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Ecco che allarga le braccia. Fa il punto della situazione. E’ una creatura calma ma estremamente inquietante, specialmente quando ti guarda: sembra d’essere trapanati da un raggio laser.

Ho fatto tutti i film che volevo, tuttavia se si presenta qualcosa che mi solletica…vedremo. Ringrazio calorosamente di questo omaggio che mi è dedicato, purtroppo impegni vari mi costringono a rimanere in Canada. Manderò vari miei collaboratori: no…il filo non verrà interrotto”.

Lo sa che lei è d’una semplicità estrema?

Ah, siiii? Si toglie gli occhiali. “Dipenderà dalla mia modestia canadese.”

Qualcuno al momento del congedo ha visto lampi luciferini nei suoi occhi. Ma questa è un’altra storia.

Forse.

Carla Cavicchini

LA BIANCA LIBERTA’ ,

                                             NELL’ALPE CIMBRA

‘Squisitamente Made in Italy… nel Trentino’

   Il ‘manto’ bianco continua ad affascinare, se poi quest’ultimo si posa perfettamente nella verginità di una terra volta ad ospitare vari tipi di sport quali lo sci alpino, quello nordico, di fondo, lo snowboard, il monopattino, assieme alle ciaspole, con l’ausilio di skibus e il trenino, e tanto ma tanto altro ancora, è quasi obbligatorio fare un salto verso un luogo da sogno che risponde al nome Alpe Cimbra, corollario di Folgaria, Lavarone, Lùsern. Tutt’attorno una miriade di villaggi la fanno sembrare un bellissimo presepe. Persino gli alberi con la loro altezza spropositata ti fanno domandare se sei in Trentino oppure nel nord d’Europa, Finlandia o giù di lì. Più tardi, però, se guardi la cima del ‘Pioverna’ ti ricredi. Di grande impatto la pista ‘ Agonistica’ dove si svolge il Trofeo Topolino – 7 , 8 marzo di quest’anno – eletta da qualche anno pista ottimale per gli allenamenti della Nazionale Maschile di Gigante.

Praticamente una sorta di Olimpiade ove ragazzi-atleti divenuti poi grandi nomi quali Piero Gros, Alberto Tomba, Gustav Thoni, ed altri campioni ancora, sfioravano la brezza bianca alla velocità fulminea.. della luce. La Cimbra è così…alzi gli occhi sino a fermarti verso quello splendore di catene montuose della Marmolada, Adamello,Ortles, Gruppo del Brenta,…ed ancora, impossibile elencarle tutte! Nella speranza complice d’una giornata limpida e ben soleggiata.

E poi, francamente, dove lo trovi un posto con la connessione wi- fi mentre ti muovi in un carosello di piste infinite per condividere emozioni semplicemente pazzesche?

Il giornalista Renzo Vatti, da buon estimatore, ne declama il paesaggio ‘costruito’ da montagne belle, diverse ed uniche, riuscendo a cogliere anche l’aspetto della vicinanza alle zone fiorentine, un meraviglioso complesso sciistico ove anche i prezzi son più che ottimi.

La buona accoglienza, spesso a conduzione familiare – prosegue Vatti – crea quella intimità sì da mantenere rapporti cordiali , con piacevole ritorno grazie anche alle convenzioni del comprensorio quali le ‘card family’ per approfittare dei fantastici sconti .

I ‘cimbri’ sono una minoranza di tedesco antico, non a caso i loro cognomi ce lo ricordano, nei loro villaggi l’artigianato e la succulente gastronomia non hanno eguali. Ecco perché è luogo d’intrattenimento, di shopping. Dopo aver percorso oltre 100 Km. di piste per tutti i livelli tra cui qui anche quelle da agonismo , trovi pure quelle specifiche chiamate ‘Culle dei bimbi’ – nonché quelle ad hoc destinate ai diversamente abili, ove la splendida e volenterosa Sofia divenuta campionessa italiana seppur nella sua diversità. Evviva la sfida vinta! “

A proposito di bimbi i Baby Park offrono la scuola sciistica con sicurezza e divertimento quali parchi gioco con le sagome dei personaggi tipo la ‘maialina Peppa Pig”, fantasticando inoltre verso le favole di buona matrice cimbrica quali il folletto Fliflick, la streghetta Perti, lo stregone Bertold. E, dal momento che in ognuno di noi si nasconde un bimbo, è buono assecondare la nostra fantasia verso luoghi di gran fascino quali “Il Museo del Miele”, che illustra tutto il ciclo dalla raccolta del polline che fa l’ape operaia fino.. alla degustazione. Da non perdere ‘Il Paese dipinto’ ove decine di murales raccontano storie locali, usi e tradizioni. Cirillo Grott!!! Chi è costui? No, non l’ultimo personaggio fiabesco, bensì la guardia del paese ‘dipinto’ che, oltre a dipingere, ama scolpire e scrivere frasi altamente poetiche. Gira gira, eccoci alla “Casa dei Cimbri”, centro di documentazione di Luserna nato per preservare e divulgare la cultura e le tradizioni cimbre. Annesso vi è anche il Museo dedicato alla storia degli antichi colori cimbri, quello della Grande Guerra, sino alla fauna alpinistica. E’ bello inoltre accarezzare i simpatici asinelli e farsi trasportare in comode carrozze trainate da cavalli in percorsi da sogno dove la natura è la protagonista assoluta. Per chi vuole continuare a sgranchirsi le gambe può noleggiare le “fat-bikes”, sorta di mtb pneumatici speciali che consentono di pedalare e scendere su pendii innevati

Se il brand di Folgaria Ski invita ad andare incontro a queste Alpi trentine, per i più curiosi è utile sapere che l’Alpe Cimbra è la più grande d’Europa e che l’alpeggio tra Rovereto e Trento merita una sosta ristoratrice per degustare le specialità locali. ‘Vèzzena’ è il tipico formaggio da chef capace per la sua prelibatezza di sciogliersi letteralmente in bocca. Da non perdere inoltre il baccalà alla vicentina, il meraviglioso coniglio stufato, annaffiato dal gusto inconfondibile del ‘Cabernet’. Il pus-ultra è quando le buone degustazioni si accompagnano a percorsi culturali in luoghi carichi di storia e di territorio, come appunto puoi trovare a Rovereto ed anche a Trento. “L’Accademia della Montagna” coordina il marchio “Open area” con prima certificazione di “open-event” nel fondo della Val di Fiemme.

Per coloro che invece desiderano conoscere la storia della valle, che poi è la nostra storia, non resta che visitare le sette possenti fortezze di cemento e acciaio teatro di aspri combattimenti tra austro-ungarici e italiani durante la Grande Guerra. Ricordiamo infatti che le valli del Trentino a quel tempo (1914) facevano parte del più vasto impero di Austria-Ungheria, la mobilitazione generale portò al fronte tutti gli uomini compresi nelle età dai 21 ai 42 anni, la guerra di trincea devastò completamente quei luoghi che adesso ci appaiono paradisi della natura.

Ma torniamo all’oggi. I più temerari possono farsi delle splendide pattinate anche sul lago Lavarone in zone comprendenti enormi aree di gioco e… quando arriva la stanchezza per la frenesia di aver provato tutto, ma proprio tutto! È bello contemplare la natura, il magico silenzio di quei luoghi con una buona bevanda calda in mano – perfetto il succo di mela – vicino alle foreste di conifere , accarezzanti rilievi, tra sorgenti naturali e rilassanti Spa.

La notte. “La notte…..mi fa impazzir” cantava il belga Adamo – e… effettivamente se ‘vuoi uscir di testa’ seppur per qualche ora, è da godere quello scendere sinuoso di flotte sciistiche con torce in mano per ‘accendere’ ulteriormente la volta stellata. Durante la fiaccolata di Carnevale, con protagoniste le tipiche maschere, è piacevole osservare i bambini nei costumi fiabeschi dell’Alpe Cimbra.

Lo sport è una nota cara a Eugenio Giani tanto che…” in qualità di delegato Coni mi fa estremamente piacere intessere queste relazioni sportive. Anche noi abbiamo tanti “sci-club” ,ci piace cogliere questo lato di buona disciplina invernale attraverso la nostra stazione dell’Abetone vicina a Firenze, poco più di un’oretta di macchina, insieme alla visita delle vostre Alpi, alla scoperta delle tradizioni nello scenario di meravigliose cime innevate, con Folgaria che è d’una accoglienza semplicemente unica. Effettivamente sì, noi fiorentini da voi del Nord d’Italia veniamo proprio volentieri!

Carla Cavicchini

SUA ALTEZZA DOLOMITI DEL BRENTA:

                        LA PAGANELLA

     Vai in montagna, in un posto principesco, sì proprio da fiabe come ‘La Paganella’ , non sai sciare…ti prendi un bel maestro e… te ne innamori mandando al diavolo scarponi e bastoni, oppure lo sfidi ben bene sulle piste nere facendogli vedere la grinta che hai!

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     Non sono molti i maestri di sci capaci di far conferenze e promuovere stagioni turistiche e… – come non poteva non essere aitante…! – nel suo bel dialetto questo baldo giovane racconta di quelle magnifiche piste sui due versanti, Fai – Paganella -Andalo, dove lui, insieme agli altri 150 e più maestri, si prende cura dei bimbi facendoli giocare e poi sciare, trasmettendogli le regole del rispetto verso gli altri attraverso la giusta velocità con l’osservanza della segnaletica sulle cime innevate.

La nostra Croce Bianca è efficientissima nei momenti di soccorso – spiega – abbiamo a disposizione tutto ciò che occorre per la messa in sicurezza, le piste per i diversamente abili, nonché snow-board, campi scuola con tapis roulant, ‘salti’ e tutto quello che ci vuole per vivere appieno l’ambiente della montagna. Nei numerosi campi scuola, creati ad hoc, ci piace instaurare un buon rapporto con i piccoli facendoli riposare quando è il momento, coinvolgendo anche gli animatori per un buon lavoro d’equipe. Gli asili all’interno degli alberghi da noi rappresentano ‘il fiore all’occhiello’, sopratutto per i genitori, che ‘parcheggiano’ i piccoletti al sicuro”.

Il Trentino -prende- sempre. Ami osservare l’alba e respiri a polmoni pieni in mezzo a tutta quell’aria frizzante, con la neve immacolata delle Dolomiti del Brenta. Un comprensorio ben strutturato che, guarda caso, è alleato con la squadra norvegese e, tra spettacolari fiaccolate ed eccellente musica, il luogo si presta magnificamente anche al raduno sci-club della Porsche.

Con oltre 50 Km. di piste tale complesso sciistico non è lontano dalla Toscana ed offre veramente prezzi ottimi, tipo pacchetti promozionali “family Hotel”. Tanto per portare un esempio, I bambini fino a otto anni d’età possono sciare gratis accompagnati da un genitore che possiede tessere skipass da 1 a 14 giorni, e grazie all’acquisto dello skipass Combi e Superskirama è possibile ‘con le ali ai piedi’ entrare nell’enorme comprensorio del Trentino che riunisce Monte Bondone, Folgaria, Madonna di Campiglio,, Pinzolo, Folgarida-Marilleva, Passo Tonale e Pejo.

Occhio alle date: il 14 e 15 marzo, pronti per: EasyFunSki, tour a tappe dedicato ai piccoli dai sei sino ai 14 anni d’età. L’obbiettivo è di diventare dei buoni maestri di gara, rispettando rigorosamente le regole imposte. E quindi…buoni maestri di gara ed anche di vita!” Il 21 dello stesso mese orecchie tese per per la quarta edizione “Paganella Ski Baiting Team Cup” dove verranno rilevate le buone capacità fotografiche nelle piste innevate.

Perchè piace tanto l’altopiano della Paganella, denominata regina delle Dolomiti? Semplice! Per la sua incantevole posizione posta tra la Valle dell’Adige ed il Parco Naturale Adamello – Brenta con quei comuni quali Fai, Molveno, Andalo, Cavedago, raggiungibili in appena un quarto d’ora dall’uscita dell’autostrada.

Il Parco Naturale Adamello Brenta è una vera e propria meraviglia, all’interno del Parco Sportivo di Andalo ci sono strutture per bimbi d’ogni fascia d’età. Soffia soffia ed ecco aprirsi quel gonfiabile a forma di trenino lunghissimo, una parete per arrampicarsi, il campo del calcetto e tanto altro anche per i…chiamiamoli ‘bimbi cresciuti”!

Nel parco faunistico Spormaggiore entri in perfetta simbiosi con gli animali selvatici più affascinanti dell’arco alpino. Da posizioni strategiche, puoi osservare in piena sicurezza orsi bruni e lupi, esemplari del gufo reale, di volpe, il gatto selvatico e la raffinata lince. A breve arriverà la simpatia della lontra. All’ingresso di Andalo gli stupefacenti Siberian Husky trascinano la slitta nella tranquillità e verginità dei boschi e prati innevati.

A questo punto – e sopratutto in questi tempi! – come non menzionare la ricaduta occupazionale nelle oltre 140 strutture alberghiere capaci di dar lavoro a tutti, ma proprio tutti! Ciò nella stagione invernale, ma anche estiva, grazie anche ai rifugi sulle Dolomiti. Il turismo nel ‘Brenta ‘ funziona alla grande, tanto che qualcuno sussurra proprio che è un’ottima fonte di guadagno!

Eccoli “sti” trentini ”tutti belli, tutti alti, col sorriso smagliante (a Durban’s gli fanno un baffo…) che invitano a soggiornare da loro, in mezzo a tutto quell’oro bianco per momenti indimenticabili. “Amiamo i luoghi dove siamo nati, la gente lo sa, e ci vuol bene!” E, se qualche toscano è nostalgico della sua terra, d’estate arriva il mitico campione Juri Chechi a soggiornare in tali zone, per ritemprarsi ben bene dalle fatiche invernali.

Allegria! Direbbe Mike Bongiorno, e allegria è! Tra stupendi cavalli, meravigliose Spa, ottimi sapori e luccicanti piste pattinabili, l’allegria corre più veloce della luce. Se poi avanza un ‘bicerin’! Insomma, non è solamente in Toscana dove si toglie il fumo alle schiacciate!

Info: mail: press@visitdolomitipaganella.it

0461 – 58.58.36

Carla Cavicchini

mail: cavicchini@tin.it

     BASILEA: METROPOLI D’ARTE

    La cultura è una cosa strana: più conosci e meno sai, più esplori e più vai avanti alla ricerca di altri lidi ed orizzonti, in un percorso che non smette mai di stupirti. A Basilea, capitale culturale della Svizzera posta al confine tra la Francia e la Germania, t’incanti di continuo nella magnifica città zeppa d’arte tra persone d’ogni provenienza – non solamente tedeschi e francesi – ma anche inglesi ed americani in un luogo nel cuore d’Europa che, a buona ragione, è definito cosmopolita.

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A Basilea ogni stagione è buona per fare maratone, scoprendo e quindi anche cimentandosi nell’arte delle candele, ammirare i bellissimi alberi, in questo periodo tutti cristallizzati, e poi…. E poi farsi prendere da tutta quella musica nelle piazze e non solo, che suona di continuo con i meravigliosi concerti, le giostre, i mille mercati, i saloni delle orologerie, l’arte contemporanea che qui è veramente ‘forte’, i tuffi nei laghi per ritemprarsi, con poi tutte quelle tradizioni locali dove puoi osservare l’ originalità delle maschere ridanciane – ci sono anche quelle che incupiscono-, i festival del jazz, le mille e più attività sportive, i balletti di musica classica, e quelli pieni di ritmo.

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Non male quindi tutte queste attrazioni che si affacciano sul gomito del ‘Reno’ ove la civetteria può specchiarsi tranquillamente. I mezzi di trasporto non mancano certamente, però…forse in virtù di ‘cotanto vedere’ le persone si muovono moltissimo a piedi macinando chilometri e chilometri.

Eugenio Giani, ospite alla conferenza di presentazione turistica su Basilea, non risparmia di sottolineare il felice rapporto instauratosi, tanto che una buona famiglia svizzera a fine Ottocento non disdegnò di fondare un prestigiosissimo Grand Hotel in Piazza Ognissanti, con tutti i lussi del genere.

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Questa perla del Canton Ticino – prosegue Giani – è molto attratta dal nostro artigianato . Sapere che un capoluogo di 21 cantoni con tutte le variegate espressioni culturali che conserva ‘guarda ‘ nella nostra direzione, beh, francamente, non può che non farci piacere.”

Si, è un bel viaggiare, assieme a quella puntata enogastronomica d’obbligo attraverso succulenti piatti che si sposano perfettamente tra l’alta culinaria Svizzera, dell’Alsazia, Foresta del Nord.

L’antica città grazie ai suoi musei – ben 40! – offre la possibilità di osservare collezioni e mostre temporanee di notevole valore e, nello splendido centro storico colmo piazzette, si scoprono sofisticate residenze signorili classiche, in un percorso di stili che volgono anche verso il Medio Evo, con le imponenti chiese nonché palazzi moderni ‘firmati’ da archistar di fama mondiale. Qualche nome? I nostrani Mario Botta e Renzo Piano, Herzog § de Meuron, Frank Gehry. Assolutamente da non perdere al Museo d’Arte – sino al febbraio del 2016 – la mostra “Da Cèzanne a Richter” e, già da ora, sino al giugno di quest’anno, è un vero peccato lasciarci sfuggire la favolosa raccolta di dipinti tutta esotica di Paul Gauguin, presso la Fondation Beyeler.

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Grande attesa nel mese di marzo, per il musical “The Lion King” per un Savana fuori dall’ordinario. Teste di leone poste su corpi scultorei, veloci, ma anche estremamente sinuosi, ci porteranno nell’Africa pura inieme a tutti i suoi magici riti tribali. Tra ritmi ‘giusti’ e colonne sonore di buon spessore sarà possibile, nell’originale musica di Broadway, approfittare dell’offerta fantastica di Basilea Turismo già disponibile sin da ora, del pacchetto di 79 euro capace di includere un pernottamento di hotel di categoria a scelta, con inclusa la tassa di soggiorno, e un Mobiliy Ticket per usare gratuitamente i mezzi pubblici, nonché un biglietto nella fascia preferibile. Ah….dimenticavo, non mancheranno maschere di cuccioli teneroni, per sensazioni fantastiche da raccogliere immedesimandosi nei personaggi.

Proseguiamo perché Basilea incanta di continuo come una bella donna. Nel centro fieristico Herzog de Meuron, dal 18 al 21 giugno, saranno rappresentate 300 gallerie per una visita semplicemente spettacolare e mondiale. Da prendere al volo anche questo pacchetto da 94 euro Art Basel, con delle offerte veramente pazzesche.

Savoir – vivre e buona ospitalità ci accolgono calorosamente per un viaggio indimenticabile. Siamo o non siamo più veloci della luce?

Info: info@basel.comwww.basel.com

Basel Tourismus – Aeschenvorstadt 36 , CH – 4010 Basel, tel. + 41 (0) 612686868, fax + 41 (0) 61 2686870

Carla Cavicchini

         E  LA  NAVE  VA 

                     nell’acqua fluida e plasmabile

    Poker! Un teatro ‘liquido’ che si diffonde ovunque grazie alla maestria dei suoi attori e a tutta la ‘ciurmaglia’ che gli sta dietro. L’unione fa la forza e quindi il “Teatro delle Sfide” più il “Teatro Verdi “ – Giuseppe (Beppino fù) -, simpatici luoghi ove far baldoria, si sono uniti per la stagione teatrale 2015-2016. Bientina ha chiamato Casciana Terme. Oppure è Casciana che ha chiamato la vicina Bientina. Insomma, chiama te, che chiamo io, si son messi insieme e…evviva la provincia di Pisa. Chissà perché mi viene in mente la canzoncina che sentivamo sempre da bimbetti: “evviva la Torre di Pisa che pende, che pende…che pende che và! Evviva la Torre di Pisa che…mai cadrà .

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Bella questa new di Guascone Teatro sostenuta e promossa dal comune bientinese…”boia, un’occasione così!” e da quello di Casciana Terme-Lari.

Praticamente una cosa congiunta con oltre 50 spettacoli che terranno banco sino a maggio 2015, in maniera consona ai ‘tipi’ – tipi per loro è un eufemismo, meglio ‘tipacci’, gli manca solamente lo ‘squarcio’ piratesco sulla guancia ! – di Guascone Teatro che celebra 25 anni di vita…e di stenti! Ma a loro l’entusiasmo non manca e, nel bene e nel male, grazie alle stagioni teatrali sempre zeppe, grazie a qualche aiutino economico, alla disponibilità dei negozianti, edicolanti, carrozzerie, all’intelligenza di qualche sindaco e assessore che hanno apprezzato la loro bravura, capendo l’importanza delle rappresentazioni in scena…”The Show Must Go On”! . Sì da dare il giusto sostegno a quella cosa meravigliosa che risponde al nome di arte. Quanto a questo nome così strano…Teatro Liquido…deh…direbbero i ‘livonnesi’ ‘ l’acqua e un esiste mia solo da noi, pure a quei figli di bònadonna di Asciana e e Bientina gli scorre accanto,..deh! ‘.

Anna Meacci 29 nov 2014 Cultura e coglioni 3 gennaio

E’ giunto il momento d’entrare nel corpus osiamo pure! Di comicità poetica abbracciando ‘quadri’ vari che spaziano dal gospel, al lirico, comico, con canto, cinema, spettacoli per bambini, cabaret in un percorso che volge come la buona frutta e verdura: a Km. Zero! Le donne, ah, son come il vino! Come non portare – riportare – le esilaranti Anna Meacci e Katia Beni assieme ad altri bravissimi e sensibili artisti per godimenti di cuore, pancia e mente. Già il 7 febbraio si potrà vedere “Il Tamburo sfondato” con Andrea Kaemmerle e 12 musicisti eccezionali…è dir poco!, a seguire il giorno dopo una sorta di cortometraggi, e poi ancora il ‘cine’ dal vivo, poi Alessandro Benvenuti in “Me medesimo “ ancora ‘cinemà per Sogni di gloria, ed ancora Zona Torrida, lo splendido film ‘ Reality’, ed il 21 marzo con Alberto Severi per “20 anni da Mister Hide”. Francamente è preferibile nei loschi panni del dr. Jekill, con quella voce modulare e quindi cavernosa, ammiccante, poi carezzevole, sinuosa .. assassina! Quando si spoglia e s’infila il collant ( della moglie ) ci ricorda un ballerino,…Nureyev? ma è capace anche di correre a perdifiato come Mennea, d’essere logorroico come un fiume in piena (anche un politico), eppoi timido e scanzonato come un fanciullo, birbone con quella risata piena e quella testa che incasella tutto, ma proprio tutto!!! E che come un computer ‘sputa’ fuori ciò che ha dentro, poco a poco, senza tralasciare niente di niente con grande meticolosità. Severi ha la memoria di un elefante, la forza d’un leone e…quando ingoia il beverone, ecco arrivare quello sguardo bieco e torvo di pazzo assassino che prepara il momento. Il rischio è che mammamia ! Se continua a recitar la parte anche fuori dal palcoscenico…alla RAI, di tutto, di +!

Alberto Severi 21 marzo katia beni 17 18 aprile

    Marzo, andate a teatro col ventaglio, l’aria dell’Elefante scorreggione chissà se verrà depurata dalle terme di Casciana! Ancora cinema per Intrecci, il Concerto – grande – di Andrea Valeri & Friends, e poi aria circense per il Mago Chico in Ombre di Magia. Rieccoce al cinedalvivo! Graziano Salvadori e Katia Beni , due ‘maschere’ nate, introducono Sarebbe stato facile. Non finita, per voi l’Ensamble tutto chitarra per Histoire Du Soldat e il 26 aprile per mìmmi e famiglie L’incantatore di folle. Maggio : ri-cine! Ma ne vale la pena per Uscio e Bottega, e 7 – 8 maggio Festival dei Corti qual concorso con giuria di giornalisti. Sciò, sciò, tra primavera ed estate la bionda Katia Beni, il 9 maggio ( non è tipo da Madonna del 13 …) invaderà con: Katiabenisupersciò. Altro che Carrà! Siamo alla fine, quasi alla frutta col film Il giocatore invisibile del 15 maggio e, gran finale il 25 del mese maggese alle ore 17.00, in prima nazionale, preparate i fazzoletti: madame e monsieur, La Traviata del mitico, grande genio Giuseppe Verdi. Er Beppino nazionale era un tizio studioso ma anche giacobino, estimatore del prosciutto e del Sangiovese…- beh, il convento passava quello! – L’opera lirica in tre atti, sarà in diretta con orchestra dal vivo ‘traviando’ gli spettatori seduti con tanto di ‘broccoli’ sottopelle!

Giorgio Conte 14 febbraio

Insomma, sudore, tanto! – effettivamente i termosifoni di Bientina e Casciana son sempre troppo ardenti – !!! Seduzione e quintali d’ironia ci accompagneranno in questo percorso vasto assai e persino godereccio, grazie alle degustazioni del territorio, ristoranti ed osterie capaci d’offrire menù a prezzi convenientissimi. Ciò mentre noi magicamente… “Siam qui per i matti del Teatro Liquido: che vuole, se “un son matti e un ci si diverte!”. Se poi uno è tirchio, con l’apericena sistema ugualmente lo stomachino!

Ma!! Udite udite, udite gente, poiché tutto questo non ci basta. No, non ci basta! Perché bisogna inculcare maggiormente che il teatro è sopratutto una forma di cultura e d’educazione, come le matinèè scolastiche dove i ragazzi imparano divertendosi, senza pagare, mettendo ‘su’ pure loro buoni spettacoli. Un ministro …poverino, ma chi ce l’aveva messo!!!! anni addietro disse che con la cultura non si mangia! Sono i libri che non si mangiano! Ciùo! Non era a conoscenza il ministro!! che il ‘sapere’ viene reinvestito in teatri di qualità come un seme che germoglia! Signori politici, la cultura ha mille e più sfaccettature! Come Andrea Kaemmerle direttore artistico di Guascone Teatro che coniuga perfettamente l’allegria con l’intelligenza. Il caro Andrea si presenta sempre così , particolare, spiritoso, anche buffo – se ne ha voglia e coi capelli giusti! – eppure dotato profondamente di grande serietà e meticolosità. Insomma, tale e quale a Macario, lo sanno bene lo soubrette che lavorano per lui: “o così o.. march!!!!!!!!”.

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Ma ecco che a fine presentazione teatrale in pieno clima goliardesco spuntar la vocetta recitante “Che Dio ci aiuti!

Oh, bischeracci, ma questo è plagio! Se vi sente la Elena Sofia Ricci vi può far causa! E tutti i soldarelli guadagnati… mamma mia, inventate qualcosa, fategli l’imitazione mentre intreccia le mani…fate quello che c’è da fare.. oppure prendiamo questa faccenda bonariamente come “Aggiungi un posto a tavola! Quando il buon Dio in diretta telefonò a quelli sul palco. E’ proprio vero ch’Egli è in cielo, in terra e in ogni luogo!

Un doveroso ringraziamento all’Ufficio Stampa Fabrizio Calabrese’ che, durante gli incontri, non solo si mette d’accordo con quelli della Citè per farci mangiare proprio benino, ma che di sottobanco (come il pane nero) ci rifila sempre del buon vino per farci colorir ben bene le ‘gotine’ e far scrivere cose belline su tutto, meno che su teatrino! Se non basta, per saperne di più: info@guasconeteatro.itwww.guasconeteatro.it . Cellulari: 328 – 06.25.881 – 320 – 366.73.54. Biglietti: interi 10 Euro, ridotti 8 Euro.

Carla Cavicchini

mail: cavicchini@tin.it