NON E’ MODA SENZA FIMI!

                                           Evento moda

    La moda dei piccoli con tante novità che puntualmente la Fimi – Fiera Internacional de la Moda Infantil – ripropone. Presentata al “Recinto Ferial Casa de Campo”, nella città madrilena, anche stavolta nell’80ntesima edizione è stato possibile osservare le varie collezioni di moda, le numerose nonché fosforescenti sfilate delle baby e modelline e simpatici muchacos, accogliendo piacevolmente le nuove leve dell’imprenditoria con buona visione sulle professionalità che ruotano attorno al settore della piccola età. Non solo: lo spazio dedicato ai giovani designers provenienti dalla penisola iberica e da ogni parte del mondo, ha messo in luce potenzialità di tutto rispetto, interagendo coi numerosi agenti commerciali per progetti d’intensa crescita.

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Il ‘ Recinto’ presentando abbigliamento, calzature ed accessori – tutto di prima qualità – dedicato al magico mondo dei mimmi e mimmine, ha inoltre dato l’opportunità ai buyers mondiali d’intessere proficui rapporti in un settore che continua imperterrito la scalata verso bugdet d’altissimo rendimento.

Eccoci, finalmente, a ‘toccar con mano’, l’eccellenza presente nei numerosissimi stand che si aprono al pubblico, sì da visitare Apricot, Condor, Calamaro, Conguitos, Tartaleta,Kauli, Le Chic, Paloma de la O, Kids Chocolate, Lubaloo, Ropa Chica, Mia Y Lia, Carmencitas, Azul Rosa, Lili Gaufrette, Isabel Maria, Manuela Montenero, Lunares En Mayo, Pamipeke, Oca – Loca, Piccola Speranza, Pilar Batanero,Lapiyama, Zippy e tanti, tanti altri marchi ancora.

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Cammina cammina ci incuriosiscono i cappellini di “Doris Ropa” con quella forma simpatica fatta a mò di animaletti e le foto ‘lentigginose’ dei piccoli ribelli. Non solo; ci accoglie l’enorme simpatia che ‘trasuda’ lo stand, nonché le avvolgenti sciarpe che coprono dal freddo…e fanno così tendenza! Eccoci alle scarpe intelligenti! Quelle di Bobux che oltre ad essere deliziose e comode, vengono modellate al fine di rispettare pienamente l’arco plantare poiché la salute passa anche attraverso i ‘piedini’! Calzano dai 22 mesi sino ai 4 anni e i ‘tipi’ dello stand sono veramente ospitali!

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Che meraviglia! Artesania Manolita ha posto vestitini caldi e ben disegnati, tra pigne, noci e nocciole. Il colore e la struttura dei capi ricorda il Tirolo con i caldi colori autunnali, con tanto di fiocchetti e trine che completano il tutto. Kid’s Line è specializzata nelle calze: c’è molto filanca e buon cotone colorato; non manchiamo d’osservare che vengono usati esclusivamente coloranti vegetali nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute per chi li indossa. By Mafalda’s Mom si contraddistingue per i suoi deliziosi copricapo capaci di trovar spazio su testoline nonché.. teste d’adulto. Usano materiali grezzi e, nello stand, trovano posto accessori vari per capelli nonchè trasgressive ‘bandane’ per infanzia ed adolescenza, scatenatissime!

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Da Disegual è tutto musica…o quasi! Lo stand, inconfondibile, al solito è molto grande, animato, coloratissimo, colmo di frutta e champagne per gli ospiti. Bella l’immagine del bimbo con gli occhi color del cielo entusiasta ed allegro, con sotto scritto: love forever. Campeggia l’enorme scritta dell’azienda, Desigual, tutta oro e pailettes, in un frizzante corollario di giacchette, piumini, fuseaux, ove colui che comanda è il Re colore.

Sono tre i grandi eventi annuali che la Fimi organizza regolarmente: quello di cui stiamo parlando, gennaio per l’appunto, in cui è possibile osservare cosa riserva l’autunno-inverno dell’anno successivo, l’appuntamento del 15 – 17 maggio 2015 invece verterà sugli abitini da battesimo e comunioni, nonché il successivo, quello di luglio esattamente, con possibilità d’ammirare splendidi capi primavera-estate. Tutto questo ad una condizione: l’obbligo degli splendenti sorrisi dei bellissimi bambini teneroni che si divertono come pazzi a giocare sulle passerelle seppur coi “vestitini buoni”.

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Ci piace soffermarci un attimo sul perché è stato scelto Recinto Ferial Casa de Campo. Perché all’interno della Madrid Arena, il luogo è giustamente considerato uno dei più valenti della splendida città spagnola, possiede un buon teatro-auditorium, in un notevole raggio d’azione che si staglia per oltre 40.000 metri quadrati di area libera, con un numero non certamente indifferente di capienti padiglioni. Le varie strutture metalliche in un saliscendi di vari piani, hanno permesso d’entrare in perfetta sintonia con la moda, settore tutt’altro che frivolo, capace di segnare positivamente il buon gusto, lo stile, la cultura e anche l’economia. Eccoci alla frutta.. mentre un giramondo di piccoletti alza il cappello. Chapeau! Già alla prossima, con tanto di cappello!

Carla Cavicchini

mail: cavicchini@tin.it

E’ NATALE………ancora?!!?!!?!?!?

E’ indubbio, ogni Dicembre porta il Natale, l’albero, i regali, la famiglia.

Badate bene adoro fare i regali, mi piacciono le tavolate, evviva le luci e gli alberi immensi in città.

 

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Raccontare le storie inventate da me ai nipotini

Allora tutto bene?

Ma non domandatemi dei miei natali da bimbo.

Famiglia normale, anche ricca, ottima educazione, parenti benestanti con buone posizioni di lavoro e sociali. Quindi niente sofferenze, abbandoni, e altro.

Ma mio padre non sopportava le ricorrenze. Mai fatto un regalo alla data prestabilita.

Ogni tanto bussava un fattorino e portava un fascio di orchidee, siamo negli anni 50, per mia madre. Quel giorni per mio padre era un anniversario. E mia madre non riusciva ad entrare in questo ragionamento. Ottima madre, attenta a tutto, ma lasciava un po’ a desiderare in affettuosità.

Quindi niente alberi illuminati e festoni in casa.

Andava bene se per l’Epifania arrivavano dei dolcetti.

Difficile avere giocattoli, all’epoca non esistevano libri per i piccoli, giochi da costruire, bamboline e orsacchiotti, tutto era “stupido”.

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Ho avuto il meccano, in un giorno qualsiasi, e i libri dai 6 anni.

Andare in giostra era incomprensibile, che divertimento andare in tondo, dai Franco non lo chiedere nemmeno. Ci sono andato al Prater con moglie e figli adulti.

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A 7 anni ho avuto un soldatino, allora erano fatti di cartapesta, direi piccoli capolavori. Un capo indiano, fin da piccolo amavo gli indiani e i miei figli me ne hanno regalato uno grande.

Lui e il piccolo, due capi indiani a cavallo, mi guardano adesso mentre scrivo.

Anche il piccolo capo indiano venne non per Natale ma per uno dei miei primi mal di testa, di quelli che mi impedivano di correre e leggere e mi chiudevano in una stanza buia. E che ancora mi accompagnano.

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Padre presente per parlare di D’Annunzio, per consigliarmi i libri, per raccontare la storia, non le storielle.

Che ha conservato nel suo portafoglio un pezzo di giornale che parlava del premio vinto da me consistente in un articolo stampato nel primo giornale uscito per l’Europa unita, concorso fra le scuole superiori. A me disse che nella forma potevo migliorare.

Ma non lo cambierei per tutti i regali di Natale del mondo.

Adesso basta, devo uscire e trovare un po’ di regali per le nipotine, per i figli per……

Ebbene si da anni ho l’albero di Natale in casa, ma non lo faccio io. E le tavolate con il centro tavola natalizio.

Amo ogni festa ed ogni occasione di stare insieme. Non lo dite a nessuno, ma mi piace fare regali e pensierini in giorni qualsiasi.

Per favore, vi prego non chiedetemi dei miei Natali da bambino, preferisco i tanti viaggi che all’epoca facevamo, in una splendida Topolino decapottabile, e come guida turistica il babbo.

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Franco Pericoli