LA “MADONNA COL BAMBINO IN TRONO, ANGELI E I
SANTI BERNARDO DI CHIARAVALLE E GIOVAN BATTISTA”
Pregevole trittico di Jacopo del Casentino
La preziosa tempera su tavola di Jacopo del Casentino presenta il trittico “Madonna col Bambino in trono, angeli e i santi Bernardo di Chiaravalle e Giovanni Battista”, ed è esposta nella sede del Teatro degli Antei a Pratovecchio Stia. Vi si osserva un altarolo da viaggio, oppure destinato alla devozione privata, estremamente raffinato nella fattura e ben conservato grazie al sapiente restauro. Rappresenta l’unica opera firmata da Jacopo del Casentino, come si evince dal nome dell’artista in basso nel pannello centrale: IACOBUS DE CASENTINO ME FECIT.
La raffigurazione di San Giovanni Battista, patrono di Firenze, che reca un cartiglio iscritto con un famoso passo evangelico, può essere reputato indizio della provenienza fiorentina del committente. Il lavoro palesa attentamente i caratteri stilistici peculiari di Jacopo, basati su modelli giotteschi tuttavia rivisitati verso un’indole più narrativa e descrittiva con maggior slancio verso la ricchezza decorativa. La scuola giottesca viene alleggerita dalla spontaneità gestuale del Bambino che afferra il velo della Madre mentre volge lo sguardo alla Crocifissione: simbolo ne è Gesù col corallo rosso come il sangue, ch’egli verserà per la salvezza degli uomini. Gioco forza osservare il gotico d’alta pittura senese che si manifesta grazie ai sapienti tocchi d’epoca nei confronti dei santi e dei dolenti. L’opera, donata agli Uffizi nel 1949 dal collezionista milanese Guido Cagnola, proviene dal mercato antiquario.
Antonio Natali direttore della Galleria degli Uffizi nota che i fiorentini conoscono poco Firenze e.. “figuriamoci le altre zone…! Eppure il Casentino, grazie alla sua terra selvaggia e bellissima, offre grandi spunti meditativi in cui è piacevole soffermarsi. La “Venere del Botticelli” – prosegue – si,…bene! Ma è così facile da vedersi! Bisogna spostarsi, conoscere…la storia dell’arte tutta che andrebbe maggiormente incentivata, purtroppo vi è questo “feticismo culturale” di cui buon esempio è stato e continua ad esserlo: “La Ragazza con l’orecchino di perla”. Stavolta “La città degli Uffizi” è parte integrante di un tessuto ricco e vitale: motivo da esserne fieri!”
Natali con le sue parole ha avviato un dialogo: dialogo che viene spiegato in occasione della quattordicesima edizione del 2014 de “La città degli Uffizi”, fortunata serie espositiva, ideata e fortemente da lui sostenuta, scegliendo stavolta il Casentino come sede e territorio da riproporre al pubblico. Questo in virtù degli gli antichi legami con Firenze all’insegna della cultura in tutte le sue espressioni, nonché della storia. In questa terra aspra e sanguigna, ancora oggi vengono conservati molti capolavori d’arte medievale e rinascimentale grazie ai rapporti con Florentia, nonché all’appartenenza dell’intera regione alla diocesi di Fiesole.
Ma torniamo a Jacopo di Landino di Pratovecchio che Giorgio Vasari identificava con quel Jacopo del Casentino, contemporaneo di Giotto, di cui gli Uffizi possiedono l’opera sopra menzionata.
Doveroso ricordare anche altri lavori in questo territorio quali la tavola della Madonna col Bambino di Romena del Maestro di Varlungo, il polittico murale di Taddeo Gaddi di Poppi che presenta la Madonna col Bambino e Santi. Alla la fine del ‘300 ed inizio ‘400 risalgono non poche testimonianze di pittura tardogotica; come non menzionare i polittici di Bicci di Lorenzo e il finto trittico di Poppiena di Giovanni Dal Ponte che, per la chiesa delle monache camaldolesi di Pratovecchio, eseguì una pregiata Pala presente oggi alla National Gallery di Londra.
Già, questo Casentino che agli inizi del XIV secolo, ricevé l’esule Alighieri oltre famosi letterati quali Francesco Landini figlio di Jacopo, detto anche Francesco degli Organi per la sua grandezza musicale nel Medio Evo, ed ancora il buon Donato Albanzani amico di Petrarca e Boccaccio che insegnò retorica e grammatica a Venezia.
Sino al 19 ottobre 2014 è possibile visitare la mostra: pregevole il bel catalogo edito da Maschietto Editore, con allestimento curato da Opera Laboratori Fiorentini.
Carla Cavicchini
mail: cavicchini@tin.it