STUPORE SVIZZERO
Vedi uno stambecco sulla punta più alta del mondo.. e dici: respiro! altro che Valda. La Svizzera non smette mai di stupirci con i suoi panorami idilliaci e le sue vallate che si prestano anche all’essere più pigro del mondo, e lo invogliano a darsi una mossa e…salire! Per le ferrate il posto è l’ideale, tenendo ben impresso che i mezzi di trasporto sono perlopiù ecologici e che…”non c’è posto per le automobili!”
Quindi da non perdere assolutamente l’appuntamento per i 25 anni di “Swiss Pass”, quando, appunto, la ferrovia retica celebra il suo anniversario, in quegli scenari incantevoli dove le Alpi diventano protagoniste. E se è tempo di Mondiali di calcio pensiamo anche alla trasparenza dei laghi elvetici, da solcare in battello lasciandoci andare al piacevole ondeggiamento delle acque. Proprio quest’anno lo “Swiss Travel System” festeggia il 25° compleanno dello Swiss Pass e, grazie al biglietto “all in one”, è un piacere – non solo economico – ‘scarrozzare’ su treni ed autobus, sulla cui puntualità non si discute proprio!
Chi cerca l’aria frizzante, con una offerta imperdibile sino al 23 dicembre di quest’anno, può raggiungere la magnificenza di otto vette svizzere con circolazione a monte ed a valle, calcando terre magiche quali Allalin nel Vallese dove, dopo aver preso la funivia, si cambia mezzo salendo a bordo della funicolare più alta del mondo. A Brienzer Rothorn nell’Oberland Bernese, è possibile accomodarsi su carrozze storiche trainate da una locomotiva a vapore, mentre a Cardada nel ticinese, si praticano escursioni varie e tour in mountain bike. Corvatsch gode di neve garantita in quello spettacolare carosello sciistico che soddisfa tutti i maniaci dello sport. Montagna più alta del comprensorio dello sci dell’Alta Engadina, fa parte del gruppo del Bernina; dista solamente otto km. da St. Moritz.
E se da lontano Niesen nell’ Oberland Bernese, nei pressi del lago di Thun, ricorda una perfetta piramide, Rochers – de Naye – nel Vaud, si raccomanda per l’alta rocciosità: prendi la cremagliera, ammiri boschi, prati e rocce e, in cima, vero e proprio paradiso delle marmotte, ti trovi nella magia d’una altura di 2.045 metri mentre le Alpi svizzere e francesi ti sorridono.
Santis, che si trova nella Svizzera Orientale, è imperdibile. Dalla Foresta Nera ai Grigioni, dalle alpi Glaronesi e bernesi ai Vosgi, è tutto un panorama mozzafiato. Stanserhorn, presso il lago di Lucerna, unisce la tradizione e la modernità grazie a quella storica funivia che supera i cento anni, andando su, sempre più su, verso la CabriO – Bahn, prima funivia open air al mondo.
Da tempo immemorabile la ferrovia retica viaggia nei ‘Grigioni’, cantone d’eccellenza per la sua superficie. I suoi treni panoramici, Bernina Express, nato in Italia e considerato “la Ferrari dei treni alpini” e Glacier Express, sono polo d’eccellenza capaci di snodarsi come serpenti attraverso opere architettoniche uniche, percorrendo viadotti e gallerie elicoidali: non a caso dal 2008 queste sono considerate zone del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, nel mezzo d’un un capolavoro d’alta ingegneria ferroviaria.
Piace molto quel treno “Bernina Express” rosso lacca così piacevole da osservare, tanto che ricorda i trenini della ‘Lego’ tutti ciuff, ciuffff, che ci riportano all’infanzia. Sali e scopri il modo più avvincente di scoprire le Alpi in un percorso ove natura e cultura si fondono armoniosamente. Per i più temerari, è come andare sulle montagne russe quando il treno fiammante parte da Alpnachstad, verso la cima del Pilatus, ed è piacevole sapere che proprio quest’anno la ferrovia a cremagliera più ripida nel mondo compie la bellezza di 125 anni. Prima ancora, l’amato mezzo – siamo nel giugno del 1889 – ‘sbuffava’ non poco, in quanto spinto dal vapore, poi il passo verso l’elettrificazione. Attualmente per superare i 4.618 metri di lunghezza sino alla vetta Pilatus, impiega poco meno di mezz’ora. Vale la pena, eccome se vale la pena, per ammirare scorci mozzafiato sul Lago dei Quattro Cantoni e sulle Alpi della Svizzera Centrale.
Non tralasciate assolutamente a Bergun il Museo Ferroviario Albula, che prende il nome dall’omonima valle, dove si trovano esposti i materiali della linea ferroviaria retica che, attraversando i Grigioni, ha unito genti e culture. Il visitatore può rendersi conto di come funziona una locomotiva di oltre mezzo secolo fa, la famosa ‘407 ‘ detta “il coccodrillo”. Oggi si presenta in una nuova veste dotata di un simulatore di guida così che i visitatori possono condurre la locomotiva virtualmente lungo la valle dell’Albula, con l’ausilio dell’interruttore e della leva originali. I dettagli raccontano quante e quali difficoltà sono state superate dagli ingegneri ferroviari che hanno partecipato alla costruzione di una simile opera corredata da fitte gallerie che si aprono su valli scoscese. Il museo offre inoltre visite guidate in varie lingue e prenotazioni per gruppi di visitatori.
4 giugno. Una data da segnare in quanto la Pilatus Bahn festeggia l’anniversario con un bellissimo festival ‘open’air e tutta una serie di eventi che sarebbe proprio un peccato perderli: se volete saperne di più basta andare sul sito: www.pilatus.ch.
Stiamo parlando di viaggi avventurosi, per lo più su carrozze panoramiche e in stile Belle Epoque e, se vi attirano pirati, tesori e bottini di buon peso, a Engelberg, i piccoli avventurieri riceveranno una vera cassa del tesoro. Le famiglie sono avvisate, un consiglio; andate su: www.zentralbahn.ch
A questo punto avrete capito che la Svizzera è tutta binari da gustare perchè no? con una bella tavoletta cioccolatosa delle loro Alpi. Il Cervino, sua maestà, è simbolo d’una montagna che è anche italiana. E allora tutti in sella verso questa galleria a cielo aperto!
Info: www. Rhb.ch
081- 288.65.65 – railservice@rhb.ch;
ferrovia retica – Simon Rageth – telef. 081 – 288.64.06, mail: s.rageth@rhb.ch
Carla Cavicchini – www.paomaplica.it – cavicchini@tin.it
ganzo!!!